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Lunedì, 29 Aprile 2024
L'indagine

Furti sacrileghi nelle chiese del frusinate, 27 indagati

La Procura di Santa Maria Capua Vetere ha concluso le indagini a carico dei componenti di un'organizzazione criminale

Hanno portato via oggetti preziosi e sacri da diverse chiese della provincia di Frosinone. I componenti di un'organizzazione criminale con base in Campania sono finiti al centro di un'indagine portata avanti dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere in provincia di Caserta.

Nell'elenco delle razzìe anche le ossa e le reliquie di Sant'Erasmo dall'omonima chiesa di Gaeta. Ventisette le sono indagate per furto e ricettazione di opere d'arte da chiese e palazzi storici in varie città d'Italia. 

I carabinieri di Caserta hanno notificato il provvedimento di chiusura delle indagini preliminari emesso dal pubblico ministero Daniela Pannone della Procura di Santa Maria Capua Vetere. Secondo l'accusa i 27 indagati farebbero parte di un'associazione a delinquere, attiva dal febbraio 2017, finalizzata al furto e alla ricettazione di opere d'arte da chiese e palazzi storici.

Almeno 61 le persone offese che hanno denunciato i raid subiti. Tra i colpi quello del maggio 2017 alla chiesa di Sant'Erasmo di Gaeta dove vennero asportati una teca contenente la reliquia del santo e un reliquario con le ossa di Sant'Erasmo. Diversi i furti messi a segno nel casertano. Nell'aprile 2017 a Palazzo Mazzocchi a Santa Maria Capua Vetere da dove vennero portate via 4 porte con cornici in legno dorato, una tela posta a decorazione del soffitto e l'opera "Madonna con le mani giunte".

Tra le imputazioni figurano anche la ricettazione di un reliquario rubato dalla chiesa di "Sant'Audeno" ad Aversa, di un ostensorio rubato dall'Istituto Pontificio delle missioni estere di Trentola Ducenta, di un messale romano del '700 rubato nella congrega del "Monte dei morti nella casa santa dell'Annunziata" e due dipinti rubati dal Palazzo Arcivescovile di Capua. La banda sarebbe entrata nella disponibilità anche di opere rubate dalla chiesa di "San Marco Evangelista" a Santa Maria a Vico, tra cui le sculture raffiguranti "Pecora" e "Bue". Nel corso dell'indagine sono state documentate ricettazioni di opere portate via dalle province di Napoli, Latina, Frosinone, Firenze, Bolzano, Roma, Potenza, Avellino, Salerno, Catania e Potenza. 

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