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Lunedì, 29 Aprile 2024
Il risvolto / Cassino

"Le infiltrazioni criminali ci sono e va rivisto l'approccio di questo tribunale verso la società civile"

Il neo insediato presidente del palazzo di Giustizia di Cassino, Lucio Aschettino, rompe gli schemi e segna un nuovo passo

"Si tratta di un ufficio complesso e difficile, non solo perché insiste su tre differenti province ma anche perché, questo dato, si traduce in una disomogeneità dal punto di vista sociale e culturale di un'azione economica del territorio. Il che impone naturalmente delle scelte che tengono conto di queste caratteristiche: c'è poi l'aspetto ulteriore delle infiltrazioni da parte delle associazioni criminali. Sono infiltrazioni di cui ci parla una storia giudiziaria: io ho svolto le funzioni di giudice a Napoli, presso la sezione delle misure di prevenzione e quindi ho attinto e attingo notizie e informazioni di come questo fenomeno si sviluppi sul territorio. Mi rendo conto per altro, anche guardando i dati, dell'esistenza dei reati spia e capisco perfettamente che questo impone delle scelte importanti, non solo nel settore penale ma anche in quello civile. Perché il dato evidente è che questo fenomeno ha delle ripercussioni sulla natura del buon processo civile. Si imporrà una visione a tutto tondo, a 360 gradi, di quella che è l'organizzazione dell'ufficio giudiziario. Un percorso che potrà proseguire non solo con la collaborazione del personale di questi uffici ma anche e soprattutto con la collaborazione delle Istituzioni. Per questo ringrazio le autorità civili ed ecclesiastiche che sono qui presenti oggi, sottolineando con la loro presenza l'importanza di questo confronto". Un discorso che ha fatto da spartiacque tra il passato e il presente quello tenuto dal neo presidente del tribunale di Cassino, Lucio schettino. Un discorso a tutto tondo, rivolto non solo alle istituzioni militari ma anche civili e religiose, e che ha focalizzato l’attenzione su un fenomeno che oramai da anni rende il cassinate, il sud pontino e l’alto casertano territori ostaggio di una crisi economica che ha radici profonde, e che fino a oggi, nonostante il grande lavoro dell'autorità giudiziaria, non sono state completamente estirpate.

Insediamento presidente Aschettino

Il presidente Aschettino ha parlato delle infiltrazioni criminali anche e soprattutto nella società civile, sottolineando come i reati spia, che da sempre evidenziano il fenomeno, in maniera silente e nel corso degli anni, abbiano attecchito sul contesto sociale e che meritano una revisione giudiziaria non solo a livello penale ma anche a livello civile. Parole che hanno profondamente colpito soprattutto coloro che si sono ritrovati coinvolti in vicissitudini processuali di natura civile e che proprio a causa di una macchina giudiziaria lenta e farraginosa, hanno perso beni e anche la vita. Il pensiero torna inevitabilmente al gesto estremo compiuto da Donato Rotondo, lo scorso mese di novembre quando, dopo aver perso la propria casa all’asta è deceduto. Perché un territorio infiltrato e inquinato dalla malavita tende a impoverirsi e se provi a risalire la china, con attività in proprio ti trovi inesorabilmente schiacciato da un'economia insana e giocoforza concorrenziale. Un discorso applaudito dai tantissimi presenti e che ha visto il giudice Aschettino ringraziare il suo predecessore, Massimo Capurso, il presidente dell'Ordine degli Avvocati, Giuseppe Di Mascio e il sindaco di Cassino, Enzo Salera. 

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