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Cronaca

Processo Bricca, si va avanti in corte d'assise nessun rito abbreviato

Nella prima udienza del processo il papà di Thomas ha chiesto l'ergastolo per i due imputati

Ergastolo è stata la parola più pronunciata. L'hanno utilizzata più volte i genitori, i parenti e gli amici di Thomas Bricca prima, durante e dopo la prima udienza del processo che vede, sul banco degli imputati, Roberto e Mattia Toson, padre e figlio, considerati i due presunti killer del ventenne, ucciso con un colpo di pistola alla testa la sera del 30 gennaio del 2023, in piazza ad Alatri, in provincia di Frosinone.

Venerdì davanti al collegio della corte d'Assise d'Appello del capoluogo della Ciociaria e alla giuria popolare, è cominciato il contraddittorio  - come riporta l'agenzia di stampa lapresse - tra la procura di Frosinone e le difese dei due imputati, accusati di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione. Perno centrale delle eccezioni preliminari, presentate dai due avvocati difensori dei Toson, è stato appunto quello della contestazione della scelta del rito immediato, anziché dell'abbreviato chiesto dalle difese, la cui opzione eviterebbe, in caso di condanna, l'ergastolo.

Al termine di una camera di consiglio durata un'ora, il presidente Francesco Mancini, ha rigettato tutte le contestazioni mosse dalla difesa dei Toson nei confronti della procura. In un'aula gremita di familiari di Thomas, giornalisti, telecamere, carabinieri e poliziotti, i grandi assenti erano i due imputati. Il procuratore capo di Frosinone, Antonio Guerriero, era seduto accanto alla pm Rossella Ricca. "Gli assassini di mio figlio meritano la pena massima. Quella dell'ergastolo. Stare in tribunale oggi è un trauma e mi provoca un dolore enorme perché riapre la ferita. Meritano l'ergastolo perché ci sono abbastanza prove", ha detto Paolo, padre della giovane vittima a LaPresse.

Le parole dell'avvocato Ottaviani (difensore della famiglia Bricca)

"Bisogna assumersi la responsabilità di una condotta studiata a tavolino. Una condotta con la volontaria di uccidere. Non c'è diritto a nessun sconto di pena - cosi l'avv. della famiglia Bricca Nicola Ottaviani subito dopo la prima udienza -  Abbiamo riproposto le eccezioni e quindi si va in corte di assisi. Per vicende minimali si è arrivati addirittura a prendere una pistola e indossare dei caschi e coprire la targa ed inventare cene. Quindi come si fa a dire che sia stato un colpo nell'aria e come faranno a dire se siamo stati noi non l'abbiamo fatto apposta se fino ad adesso hanno negato ogni cosa. Alle favole non crede più nessuno".

"Ergastolo per tutti e due gli assassini di Thomas. Quando lo hanno ucciso, ci hanno tolto un pezzo di cuore. I Toson avevano premeditato il delitto. Hanno fatto sparire la pistola e lo scooter utilizzato per l'omicidio. In paese tutti sapevano, anche prima dell'arresto che a sparare erano stati loro", ha detto invece Lorenzo Sabellico, lo zio materno di Thomas.

Ha preferito invece, non rilasciare dichiarazioni e rimanere raccolta nel suo dolore, Federica Sabellico, la mamma di Thomas, che avvolta da un cappotto è rimasta in silenzio ad ascoltare. "Siamo pronti a dare battaglia", ha esordito l'avvocata Marilena Colagiacomo, legale di parte civile del padre e della sorella della vittima. La prossima udienza, nella quale verranno ascoltati dodici testimoni della Procura, tra cui gli investigatori dei carabinieri che parteciparono al primo sopralluogo e che effettuarono l'intervento sulla scena del crimine, subito dopo i fatti, è stata fissata per venerdì 1 marzo.

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