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Lunedì, 29 Aprile 2024
La storia / Atina

Si risveglia dal coma ed ha bisogno di cure: grande gara di solidarietà

La piattaforma Gofundme in pochi giorni ha raccolto oltre 25mila euro a favore di Federica De Luca, 45enne di Atina gravemente malata

È travolgente la partecipazione e la solidarietà nei confronti di Federica De Luca, la donna di 45 anni, del borgo di Atina in provincia di Frosinone che necessita di cure riabilitative continue a causa della sua disabilità. Per lei i familiari hanno lanciato una raccolta fondi su GoFundMe “Una disabilità così grave ha bisogno di grandi sforzi economici” spiega la sorella Fabiana. In soli tre giorni sono stati raccolti oltre 25 mila euro, grazie alla partecipazione commossa di 321 donatori.

“Il 6 gennaio 2023, dopo essere entrata in coma, Federica viene trasferita prima all'ospedale di Frosinone, poi in terapia intensiva al Sant’Eugenio di Roma dove è rimasta per un mese. Niente e nessuno ci dava speranze, anzi la frase era sempre la stessa: "Rimarrà un vegetale." Ma la forza e la volontà di Federica sono servite a farla risvegliare - racconta Fabiana.

Ad oggi Federica è ricoverata presso la clinica San Raffaele di Cassino e a breve dovrà tornare a casa con tutte le difficoltà che questo comporta: “La sua disabilità è gravissima e vorremmo darle la possibilità di migliorare e darle tutte le cure necessarie per raggiungere una vita dignitosa per il tempo che verrà” conclude la sorella.

La drammatica vicenda ha inizio il 4 gennaio 2023: Federica si sveglia per andare a lavoro ma un mal di testa forte la costringe a rimanere a letto per tutta la giornata fino a cena, quando prova a mangiare ma la sua bocca si blocca e inizia a perdere l'uso della parola. Interviene il 118 e viene ricoverata all'ospedale di Sora: Passano i giorni e il 6 gennaio, per chiunque un giorno di festa, per Federica la fine. Peggiora ed entra in coma e viene trasferita prima all'ospedale di Frosinone, poi in terapia intensiva al Sant'Eugenio di Roma dove rimane per un mese. "Niente e nessuno ci dava speranze, anzi la frase che mai nessuno dimenticherà è sempre la stessa: "Rimarrà un vegetale - racconta ancora la sorella -. Ma, la forza e la volontà di Federica sono servite a farla risvegliare. E dopo la terapia intensiva viene ricoverata presso la Fondazione Santa Lucia (clinica di neuroriabilitazione) dove inizia a fare notevoli progressi. Ma come tutte le cose belle, i mesi a disposizione terminano e viene trasferita in cod. 56 al San Raffaele di Cassino per proseguire la riabilitazione. E anche lì, il termine è arrivato e con lei tutti i progressi. Una disabilità così grave ha bisogno di grandi sforzi economici ed è per questo che abbiamo deciso, in famiglia, di creare una raccolta fondi. Per darle ancora la possibilità di migliorare e darle le cure necessarie per una vita adeguata".

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