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Domenica, 28 Aprile 2024
Il caso

Processo Bricca, il racconto drammatico di Omar: testimone chiave e vero bersaglio dei killer

Il giovane, coetaneo e amico di Thomas, per oltre tre ore risposto alle domande della Corte

“Un amico, un ragazzo buono, generoso che è morto al posto mio “.Omar Auodi, è il giovane di origini marocchine e testimone chiave del processo per la morte di Thomas Bricca, il 19enne di Alatri freddato con un colpo di pistola alla fronte il 30 gennaio del 2023.

Nella seconda udienza di oggi, che si è svolta nell’aula di Corte d’Assise del tribunale di Frosinone, il giovane nord africano è stato il testimone chiave ed è arrivato dopo la deposizione di altre 11 persone.

La mattinata della corte d’Assise, presieduta da Francesco Mancini, è stata dedicata all’ascolto dei testimoni minori cioè di coloro che si sono ritrovati la sera della sparatoria in largo Cittadini ad Alatri, a dovere assistere all'agguato oppure a chiamare i soccorsi dopo essersi resi conto quanto accaduto al 19enne freddato a distanza ravvicinata da una pistola a tamburo calibro nove.

Un proiettile che secondo l’accusa sarebbe stato sparato da due killer identificati, dopo sei mesi di indagini da parte dei Carabinieri, nelle persone di Roberto e Mattia Toson, rispettivamente padre e figlio e in carcere dallo scorso mese di luglio. La testimonianza di Omar è iniziata alle 15 con la ricostruzione da parte del pubblico ministero e le domande da parte della Corte e del sostituto procuratore Rossella Ricca.

Omar ha definito i Toson come “due persone che si atteggiavano a criminali e che gestivano lo spaccio nella droga ad Alatri. Violenti, aggressivi e pronti a tutto". Il giovane marocchino ha poi evidenziato in diversi momenti, con grande commozione, di essere lui in realtà il vero bersaglio dei killer e che Thomas è stato colpito semplicemente perché quella sera indossava un giubbetto bianco come lui e con il cappuccio in testa. Una testimonianza drammatica, costellata di singhiozzi e lacrime da parte del giovane teste che ha ribadito anche la generosità e il carattere gioviale di Thomas che lui considerava il suo migliore amico. L’udienza è stata aggiornata al 5 aprile per ascoltare altri 10 testimoni tra ris , investigatori e medico legale.

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