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Domenica, 28 Aprile 2024
Effetto domino

Caso Ruberti, Francesco De Angelis ritira la candidatura al Parlamento

Dopo "la lite per motivi calcistici" a Frosinone, costata le dimissioni al capo di gabinetto del sindaco di Roma Gualtieri, il leader provinciale del Pd rinuncia alla corsa alla Camera "pur essendo estraneo al diverbio". Letta: "Scelte giuste e doverose"

Albino Ruberti, dopo la furiosa “lite per motivi calcistici” a Frosinone, si è dimesso da capo di gabinetto del sindaco di Roma. Ad appena tre giorni dalla presentazione delle liste per le Elezioni politiche 2022, come riporta Il Foglio con il video choc, la tegola sul Pd ciociaro. Il leader provinciale Francesco De Angelis, infatti, ha ritirato la sua candidatura al Parlamento.

A confermarlo, ancor prima del diretto interessato, il segretario nazionale del Partito democratico, Enrico Letta: "Sono scelte giuste e doverose. L'ho detto fin da questa mattina e non credo di dover aggiungere altro". Così, a ruota, De Angelis: “Pur essendo completamente estraneo al diverbio al quale ho solo in parte assistito, al fine di evitare strumentalizzazioni durante la campagna elettorale ho ritirato la mia candidatura per il Collegio di Roma 1, confermando tutto il mio impegno a supporto della lista del Partito democratico e di tutti i suoi candidati”.

Caso Ruberti: il video girato a Frosinone

Nel filmato, girato da una finestra posta al di sopra di un noto ristorante, Ruberti inveisce contro il fratello di De Angelis, Vladimiro, e il sindaco di Giuliano di Roma Adriano Lampazzi. “A me me compri? - urla alla fine -. Cinque minuti je do, cinque. Vi sparo! T'ammazzo! Cinque minuti, qui, in ginocchio, tutti e due!". Chiede le scuse in ginocchio “perché sennò io stasera scrivo quello che mi avete chiesto a tavola”.

La sua compagna Sara Battisti, vicesegretaria e consigliera regionale del Pd, proverebbe invano a riportarlo alla calma: “Ti stai facendo sentire male - si sente nel video - Amore, basta”. “Se stai dalla parte loro, io prendo le conseguenze”, ribatte lui. Da De Angelis, che sostiene di “non aver assistito ad alcuna lite”, si sentirebbe poi esclamare: “Stanno a chiamà i carabinieri, guarda che ca**o di scena”. Al potenziale vaglio degli inquirenti il contenuto del video amatoriale di quello che Ruberti definisce “un litigio verbale durante una cena privata che nulla ha a che vedere con il mio ruolo istituzionale”.

Le prime conseguenze: le dimissioni di Ruberti

Il Pd nazionale, come hanno fatto sapere dal Nazareno, aveva intanto stigmatizzato "un caso gravissimo che non può restare senza conseguenze". Sono scattate così le dimissioni di Albino Ruberti, già capo di gabinetto del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. “Ho reagito con durezza alla frase ‘mi ti compro’ - scrive al sindaco di Roma Gualtieri - che pur non costituendo in sé una concreta proposta corruttiva, mi ha portato a chiedere, con foga sicuramente eccessiva e termini inappropriati, di ritirarla immediatamente perché l’ho considerata lesiva della mia onorabilità”.

“Sono a disposizione per ogni chiarimento che riterrai necessario - conclude - e, per evitare strumentalizzazioni che possano ledere il tuo prestigio e quello dell'istituzione che rappresenti, con la presente rimetto il mio mandato da capo da gabinetto”. Al Foglio, chiamato in causa, Ruberti ha spiegato: "Si tratta di una lite per motivi calcistici, accaduta circa due mesi fa a Frosinone con una terza persona, che non voglio citare, al termine di una cena. Alla scena erano presenti anche Vladimiro e Francesco De Angelis con il quale ho ottimi rapporti. Niente di più”.

La vicenda è stata minimizzata anche dalla consigliera regionale Sara Battisti: “Era un banale diverbio per motivi di tifoseria tra Albino e altre persona sulla Roma e la Lazio”. Ieri sera, poco prima della pubblicazione del video, Battisti aveva pubblicato un post sulla sua pagina social a favore dell'ormai saltata candidatura di De Angelis. 

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