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Incendio Pomezia, istituto zooprofilattico da domani via a campionamento su latte

“In seguito all’incendio dell’azienda Eco X di Pomezia, l’istituto Zooprofilattico sperimentale del Lazio e della Toscana (IZS) ha promosso una serie di riunioni operative per stabilire le misure di prevenzione in ambito di sicurezza alimentare e...

“In seguito all’incendio dell’azienda Eco X di Pomezia, l’istituto Zooprofilattico sperimentale del Lazio e della Toscana (IZS) ha promosso una serie di riunioni operative per stabilire le misure di prevenzione in ambito di sicurezza alimentare e sanità pubblica veterinaria. Dopo aver ripercorso sinteticamente gli eventi l’Osservatorio epidemiologico dell’IZS ha ridisegnato la nuova area oggetto di indagine convenendo sull’utilizzo del latte ovi-caprino come matrice di origine animale come indicatore della contaminazione. L’Osservatorio epidemiologico ha estratto dall’anagrafe gli allevamenti che si trovano nella nuova area e che vengono valutati per decidere quali inserire nel piano di campionamento. In considerazione della necessità che gli animali concentrino nel latte eventuali sostanze nocive assunte, si è deciso di iniziare l’attività di campionamento del latte non prima di domani proprio per ridurre il rischio di eventuali falsi negativi.

A seguito degli incontri è stato stabilito un calendario che prevede un’attività di campionamento nei seguenti giorni: venerdì 12 maggio (1 campione), sabato 13 maggio (1 campione), da lunedì 15 maggio verranno prelevati 2 campioni di latte fino a venerdì 19 maggio per un totale di 12 campioni di latte. L’istituto ha inoltre stabilito alcune indicazioni per permettere alle Asl di rilasciare le autorizzazioni per l’acquisto del latte crudo. Le Aziende che non ricadono nell’area soggetta a restrizioni possono ottenere dall’Asl di competenza gli attestati necessari mentre le aziende che si trovano nell’area di restrizione potranno autocertificare il rispetto dei divieti dell’ordinanza sindacale, ovvero che gli animali non hanno avuto accesso al pascolo e sono stati alimentati con mangimi e foraggi non prodotti in loco o prodotti in loco prima del 5 maggio 2017 ed in ogni caso conservati al riparo dell’inquinamento. Si svolgerà lunedì prossimo un’ulteriore riunione per fare il punto della situazione sui campionamenti”. Lo comunica in una nota la Regione Lazio.

RIFIUTI : REGIONE LAZIO, ‘SPOSTAMENTO TRITOVAGLIATORE A OSTIA RICHIESTO DA AMA E COMUNE’

“Si precisa che lo spostamento del tritovagliatore mobile da Rocca Cencia a Ostia è stato richiesto da Ama (Società del Comune di Roma) , così come richiesto dalle normative vigenti. Alla Regione spetta solo compito meramente autorizzatorio”. Lo precisa in una nota la Regione Lazio

RIFIUTI: REGIONE, I 5 STELLE SMETTANO DI FARE I "BUCIARDI"

“Il partito Cinque Stelle, oggi per voce di Di Maio, continua a fare gaffe e diffondere bugie. Per Acea infatti il procedimento è quasi concluso e la Regione, entro mercoledì, presenterà il parere sulla VIA. Di Maio dimentica però che l'impianto per poter funzionare ha bisogno anche di autorizzazione AIA, ma Acea non ha ancora presentato richiesta per averla, questione già sollevata e rilevata dall'assessore regionale ai Rifiuti, Mauro Buschini e comunicata all'assessore Pinuccia Montanari martedì 9 maggio. Si segnala, inoltre, che si tratta di un impianto che non si trova a Roma, ma a San Vittore del Lazio in provincia di Frosinone, ribadendo lo schema ripetuto in questi giorni: vogliono portare altri rifiuti nelle province. Per quanto riguarda Ama è importante sottolineare che non ci sono richieste in atto se non quella per lo spostamento del tritovagliatore mobile ad Ostia presentata il 9 maggio, dunque in fase di istruttoria, come annunciato ieri in Consiglio regionale. I cinque stelle si assumano le proprie responsabilità e la smettano, come si dice a Roma, di fare "i buciardi". La Regione Lazio sta facendo di tutto per risolvere il problema rifiuti nella Capitale". Lo comunica in una nota la Regione Lazio



RIFIUTI ABBRUZZESE (FI): BASTA SCARICABARILE. REGIONE E COMUNE ROMA TROVINO SOLUZIONI PER EMERGENZA CHE NON COINVOLGA ALTRE PROVINCE


"La situazione ambientale in provincia di Frosinone è drammatica e quindi visto che in termini di "accoglienza" rifiuti abbiamo dato già molto, l'emergenza che riguarda Roma non deve senz'altro intaccare il nostro territorio. Pertanto, governo regionale e amministrazione comunale della Capitale si confrontino e trovino una soluzione nella riorganizzazione del ciclo dei rifiuti che non penalizzi, come al solito, gli altri territori del Lazio". Lo ha dichiarato Mario Abbruzzese, consigliere regionale di Forza Italia del Lazio e Presidente della Commissione Speciale Riforme Istituzionali.

"E' palese che la Ciociaria come del resto tutte le altre realtà territoriale della Regione non debbano diventare le "pattumiere" di Roma. La provincia di Frosinone continua ad essere tempestata da progetti per il trattamento e lo smaltimento di rifiuti di ogni genere. Nella fattispecie c’è quello ad Anagni dell’Ipercompost (27mila ton. all’anno) che è attualmente sottoposto al procedimento di Valutazione d’impatto ambientale (VIA) in Regione. E poi il progetto Recall a Patrica (100mila ton all’anno), quello di Ares Ambiente a Piedimonte San Germano (70.000 ton) per il quale è in corso un contenzioso. Sommando i progetti si arriva a circa 300mila tonnellate di rifiuti organici all’anno. La metà di quelli prodotti nel Lazio nel 2015 (446.749 tonnellate in base ai dati Ispra), undici volte di più di quelli della provincia di Frosinone (26.832 ton).

Esiste una criticità e va affrontata senza coinvolgere altre aeree che già hanno enormi difficolta per quanto riguarda l'inquinamento atmosferico. Questo è il messaggio che mandiamo forte chiaro sia al governatore Zingaretti che alla Sindaca Raggi, ma anche all'assessore all'Ambiente, Mauro Buschini che invito a sedere nella commissione competente per riuscire a dirimere le criticità esistenti, fino ad ora discusse soltanto tramite i mezzi di comunicazione con uno scarica barile che è risultato essere poco dignitoso per gli enti che rappresentano". Ha concluso Abbruzzese.




"La situazione ambientale in provincia di Frosinone è drammatica e quindi visto che in termini di "accoglienza" rifiuti abbiamo dato già molto, l'emergenza che riguarda Roma non deve senz'altro intaccare il nostro territorio. Pertanto, governo regionale e amministrazione comunale della Capitale si confrontino e trovino una soluzione nella riorganizzazione del ciclo dei rifiuti che non penalizzi, come al solito, gli altri territori del Lazio". Lo ha dichiarato Mario Abbruzzese, consigliere regionale di Forza Italia del Lazio e Presidente della Commissione Speciale Riforme Istituzionali.

"E' palese che la Ciociaria come del resto tutte le altre realtà territoriale della Regione non debbano diventare le "pattumiere" di Roma. La provincia di Frosinone continua ad essere tempestata da progetti per il trattamento e lo smaltimento di rifiuti di ogni genere. Nella fattispecie c’è quello ad Anagni dell’Ipercompost (27mila ton. all’anno) che è attualmente sottoposto al procedimento di Valutazione d’impatto ambientale (VIA) in Regione. E poi il progetto Recall a Patrica (100mila ton all’anno), quello di Ares Ambiente a Piedimonte San Germano (70.000 ton) per il quale è in corso un contenzioso. Sommando i progetti si arriva a circa 300mila tonnellate di rifiuti organici all’anno. La metà di quelli prodotti nel Lazio nel 2015 (446.749 tonnellate in base ai dati Ispra), undici volte di più di quelli della provincia di Frosinone (26.832 ton).

Esiste una criticità e va affrontata senza coinvolgere altre aeree che già hanno enormi difficolta per quanto riguarda l'inquinamento atmosferico. Questo è il messaggio che mandiamo forte chiaro sia al governatore Zingaretti che alla Sindaca Raggi, ma anche all'assessore all'Ambiente, Mauro Buschini che invito a sedere nella commissione competente per riuscire a dirimere le criticità esistenti, fino ad ora discusse soltanto tramite i mezzi di comunicazione con uno scarica barile che è risultato essere poco dignitoso per gli enti che rappresentano". Ha concluso Abbruzzese.



ROGO CENTOCELLE, BONAFONI (MDP): “POLI CIVICI STRUMENTO REGIONALE DI ACCOGLIENZA”



“All’indomani della tragedia costata la vita a una ragazza e a due bambine a Centocelle, è più che mai urgente interrogarsi sugli strumenti a nostra disposizione per venire incontro ai soggetti più fragili della popolazione e per evitare che fatti simili possano ripetersi. A tal proposito, ci sembra una buona proposta quella avanzata alle istituzioni dall’associazione Medicina Solidale, che propone l’istituzione poli civici di accoglienza che consentirebbero di intervenire prontamente in caso di disagio. Si tratta di una buona pratica che come Regione Lazio abbiamo già accolto grazie a un emendamento da me presentato e inserito nella legge sul welfare approvata a luglio del 2016. Uno strumento importante a nostra disposizione per sperimentare forme di prima accoglienza diffusa, ma anche per avviare progetti di welfare di comunità e interventi di mutualismo sociale rivolti alle categorie a rischio. Indipendentemente dalle gravi responsabilità individuali, che ci auguriamo vengano accertate il prima possibile, la tragedia di Centocelle ci insegna che è anche la sola povertà mettere in pericolo la vita delle persone e che di fronte a tale rischio è necessario predisporre interventi urgenti”. E’ quanto afferma la consigliera regionale di Art. 1 Movimento Democratico e progressista, Marta Bonafoni.







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