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Domenica, 28 Aprile 2024
I dati

Povertà educativa, Frosinone al 68esimo posto

Sono quasi tutte del Mezzogiorno le dieci province con la più elevata incidenza di residenti con basso livello di istruzione. Latina è l’unica del Lazio a superare la media nazionale

Frosinone al 68esimo posto per quanto riguarda la povertà educativa: un dato che emerge dalla classifica stilata da “il Sole 24 Ore”. La povertà educativa è una forma di povertà purtroppo in crescita, che impatta fortemente sulla capacità dei minori di immaginare il proprio futuro. Il divario nei livelli di istruzione spacca l’Italia in due: il gap emerge in modo marcato dai dati elaborati dal Sole 24 Ore sui titoli di studio della popolazione residente oltre i 9 anni, età minima di riferimento per l’alfabetizzazione (censimento permanente 2021). Sono quasi tutte del Mezzogiorno le dieci province con la più elevata incidenza di residenti con basso livello di istruzione, cioè uguale o inferiore alla licenza media: Sud Sardegna, Barletta, Nuoro, Oristano, Ragusa, Caltanissetta, Enna, Prato, Brindisi, Taranto.

La geografia dei titoli di studio offre una dimensione del fenomeno della povertà educativa, prendendo in esame il solo risultato finale (in termini di titolo di studio conseguito, appunto). Sono inclusi gli analfabeti, gli alfabeti privi di titolo di studio, i titolari di licenza elementare o media. I dati riflettono così l’abbandono scolastico, ma non riescono a misurare il ruolo del contesto: dotazione scolastica, contesto ambientale, capacità reddituale delle famiglie, disoccupazione e accesso a internet.

Il capoluogo con meno povertà educativa è Roma con il 38,2%. Seguono Milano (40,1%) e Trento (41,1). Nel Lazio dopo Roma c’è Rieti con il 44,8% poi Frosinone con il 47,6%, Viterbo con il 48,1% e Latina che con il 48,8%, l’unica della Regione a superare la media nazionale che ha il 48,2%.

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