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Fine obbligo green pass

Addio allo stato di emergenza Covid, gli insegnanti no-vax tornano a scuola ma senza poter insegnare

Nel Lazio sono circa 4mila tra docenti e operatori scolastici quelli che dovranno tornare nel proprio luogo di lavoro. Il Presidente dell’Associazione Nazionale Presidi: “Escamotage per riprendere a pagargli lo stipendio senza fargli fare nulla”

Da domani, 1 aprile, gli insegnanti No-Vax torneranno a scuola, ma non ad insegnare. Nel Lazio sono circa 4mila tra docenti e operatori scolastici che hanno deciso di non vaccinarsi.

Dal primo aprile, con la fine dell’obbligo del green pass, gli insegnanti potranno infatti tornare nel proprio luogo di lavoro, ma senza poter stare a contatto con gli alunni, e quindi senza poter lavorare.

"Non posso condividere l'idea che si sia trovata una scappatoia, un cavillo per far rientrare i no vax sostanzialmente per non fargli fare nulla perché queste mansioni, non a contatto con gli studenti di fatto non esistono, quindi è una finzione. Ritengo si sia trovato un escamotage per riprendere a pagargli lo stipendio senza fargli fare nulla sostanzialmente". Lo ha detto all'Adnkronos Antonello Giannelli, presidente dell'Associazione Nazionale Presidi commentando il nuovo decreto Covid che cambia le regole per la scuola.

"Ma c'è di peggio, perché questo stipendio verrà pagato sottraendo risorse al rinnovo dei contratti dei docenti tutti che nella stragrande maggioranza si sono vaccinati con grande senso di responsabilità - ha evidenziato Giannelli - Un ennesimo esempio di come chi non rispetta le regole in questo Paese, venga trattato con molta più attenzione di coloro che invece le rispettano. Mi sembra una beffa nei confronti dei tantissimi docenti che invece hanno rispettato l'obbligo di vaccinale".

Più in generale Giannelli ha sottolineato che "è evidente che tutti vogliamo uscire dall'emergenza, vogliamo tornare alla normalità o pensare di essere tornati alla normalità. E' chiaro che si dovesse andare in questa direzione. - ha concluso il presidente dell'Anp - Osservo che siamo in un momento in cui i contagi crescono e io mi auguro davvero che siano state compiute tutte le valutazioni del caso, perché poi non vorrei che ci ritrovassimo di nuovo in una situazione incresciosa sul finire dell’anno scolastico”.

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