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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Il museo dell'energia di Ripi: storia e curiosità

Una vera eccellenza del territorio il Museo è il luogo ideale per comprendere le tematiche ambientali legate alle fonti di energia del passato del presente e del futuro

Il Museo dell’Energia di Ripi è un laboratorio didattico, un museo geologico e museo scientifico insieme. Il luogo ideale per comprendere le tematiche ambientali legate alle fonti di energia del passato del presente e del futuro.

L’idea iniziale nasce dalla presenza di alcuni pozzi di petrolio, ancora oggi in funzione e dal recupero di due manufatti dismessi, un mattatoio e un lavatoio. A Ripi fu scoperto uno dei primi giacimenti petroliferi italiani risalenti addirittura all’11 marzo 1868.
Il Museo dell’Energia di Ripi prende spunto da questo per realizzazione un posto che ha lo scopo di parlare delle più importanti fonti di energia sfruttate dall’uomo sin dall’antichità nella società mediterranea:

  • l’energia eolica,
  • l’acqua
  • il carbone, di cui restano preziose testimonianze evidenti sul territorio.

In più il museo si pone come momento di riflessione sulle fonti rinnovabili e alternative.

La storia

Il Museo dell’Energia di Ripi nasce dal recupero di due manufatti dismessi, un mattatoio e un lavatoio, entrambi di proprietà comunale. Quest’ultimo è senza dubbio il più interessante e significativo, sia dal punto di vista storico sia architettonico.

L’edificazione non è certa ma dovrebbe collocarsi nella seconda metà del XIX secolo. Le prime documentazioni conservate nell’archivio comunale sono del 1894 e si riferiscono a lavori di manutenzione e ristrutturazione dell’intera struttura. Ma è solo con l’intervento di recupero ad hoc dei primi anni Duemila che prende vita il progetto di allestimento del Museo dell’Energia di Ripi, in una nuova cornice architettonicamente moderna, ma rispettosa dell’antico. Aperto al pubblico il 3 giugno 2009, il Museo dell’Energia di Ripi è un laboratorio didattico, museo geologico e museo scientifico insieme, un luogo ideale per comprendere le tematiche ambientali legate alle fonti di Energia (al petrolio in Italia).

E’ a Ripi, infatti, che centocinquanta anni fa fu scoperto uno dei primi giacimenti petroliferi italiani. L’origine della miniera, come si legge dalla sua prima Concessione, denominata le “Petroglie”, è fatta risalire addirittura all’11 marzo 1868.

Tale rarità ha suggerito la realizzazione di un posto speciale che ha lo scopo di approfondire le fonti di energia sfruttate dall’uomo sin dall’antichità nella società mediterranea: l’energia eolica, dell’acqua o il petrolio, di cui restano preziose testimonianze, evidenti sul territorio ripano.

RIPI MINIERA

Il Percorso museale

Per visitatori adulti e famiglie con bambini il Museo dell’Energia di Ripi, museo geologico e museo scientifico propone una visita didattica che è una sequenza di scoperte attraverso exhibit interattivi, installazioni multimediali e modelli didattici che illustrano le principali fonti di energia utilizzate in passato in questo territorio.

Gli exhibit interattivi consentono di toccare con mano le più importanti fonti di energia sfruttate dall’uomo sin dall’antichità nella società mediterranea: l’energia eolica, dell’acqua o il petrolio, di cui restano preziose testimonianze sul territorio ripano. Il percorso si snoda in tre tappe – ieri, oggi e domani – e si propone anche come luogo di riflessione sulle nuove fonti di energia, rinnovabili e alternative.

Al termine del percorso, completa la visita al museo, una breve escursione in auto alla “Miniera di Ripi”, situata in località Le Petroglie che conta una decina di pozzi ancora attivi, dove potrete scoprire tutto sul petrolio di Ripi. La visita al museo ha la durata di un’ora circa. Il biglietto comprende la possibilità di visita didattica guidata.

I pozzi

Oltre al Museo dell’Energia vero e proprio ed ai laboratori didattici le visite al museo di gruppi e scuole si completano con la Miniera di Ripi, situata in località “Le Petroglie”.

Il sito conta una decina di pozzi ancora oggi attivi, raggiungibili con una breve escursione lungo “La via del petrolio”, dove viene illustrata la storia del petrolio di Ripi. Il percorso si snoda in un contesto ambientale privo di urbanizzazioni, agricolo e boschivo, attraverso pozzi petroliferi in parte dismessi e in parte ancora funzionanti. Il Museo dell’Energia di Ripi è stato pensato proprio per approfondire le tematiche ambientali legate alle fonti di energia (al petrolio in Italia). A Ripi, infatti, centocinquanta anni fa fu scoperto uno dei primi giacimenti petroliferi italiani. L’origine della miniera, come si legge dalla sua prima Concessione, denominata le “Petroglie”, è fatta risalire addirittura all’11 marzo 1868.

Dopo gli anni di abbandono del post dopoguerra, il campo petrolifero è stato gestito prima dalla “Lumax Oil Spa” e poi dalla “Pentex Italia Limited”. Attualmente la concessione è tornata al Ministero dello Sviluppo Economico.

MUSEO RIPI POZZI

Attività del Museo dell’Energia di Ripi

Il Museo dell’Energia di Ripi, con i suoi laboratori, le installazioni multimediali ed i plastici interattivi sulle forme di energia del passato e del presente è particolarmente adatto per la formazione didattica.

  1. Energia di ieri, oggi e domani: percorsi di scoperta del territorio attraverso la visita guidata al museo, in cui si racconta la storia delle antiche fonti di energia e del diverso utilizzo che, nel tempo, ne ha fatto l’uomo in una società mediterranea come quella ripana
  2. Al museo con la protezione Civile: attività frontali, esperimenti ed incontri con esperti in collaborazione con l’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) e con il Gruppo comunale di Protezione civile sull’inquadramento geologico del territorio ripano e l’individuazione dei rischi ambientali che esso può correre: il rischio sismico, vulcanico, idrogeologico, etc.
  3. Visita agli importanti pozzi di petrolio presenti nel territorio ripano.

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