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Regione,  bando per sostenere l’internazionalizzazione della produzione vitivinicola

Al via una nuova iniziativa della politica regionale di internazionalizzazione dell’economia laziale. È stato infatti pubblicato un bando rivolto ai produttori vitivinicoli laziali e destinato a promuovere la loro partecipazione alla fiera...

Al via una nuova iniziativa della politica regionale di internazionalizzazione dell’economia laziale. È stato infatti pubblicato un bando rivolto ai produttori vitivinicoli laziali e destinato a promuovere la loro partecipazione alla fiera internazionale del vino, dedicata al B2B, Vinòforum Trade 2014 che si terrà alla Fiera di Roma dal 12 al 14 novembre.

L’avviso pubblico è stato messo a punto da Fiera di Roma nel quadro dell’accordo stretto nei mesi scorsi con la Regione Lazio – che prevede la possibilità per i due enti di cofinanziare eventi e manifestazioni che promuovano il sistema produttivo e il territorio del Lazio – ed è la seconda azione che si concretizza in questo ambito, dopo la partecipazione alla Wine Expo, in Cina, dello scorso luglio. Il bando, che rimarrà aperto fino al prossimo 10 ottobre, è rivolto alle aziende vitivinicole e ai consorzi della Regione Lazio che producano vini certificati Dop, Igp e biologici. Le aziende che saranno selezionate (in tutto i posti sono 25) dovranno pagare solo i 300 euro di quota d’iscrizione, mentre saranno a titolo gratuito lo spazio espositivo completo di allestimento (di 16 mq) e l’organizzazione di un’agenda di incontri di business (minimo di 7 incontri calendarizzati ad azienda) con buyer nazionali ed internazionali. Scopo dell’iniziativa per la Regione Lazio – che sarà peraltro presente al Vinòforum Trade con un suo stand istituzionale nel quale si promuoveranno congiuntamente i percorsi enogastronomici e le bellezze paesaggistiche del territorio – è quello di sostenere, in una logica di progressivo sviluppo e accompagnamento del tessuto produttivo regionale, il processo di apertura ai mercati internazionali del settore vinicolo laziale, aiutando i produttori ad ampliare i propri canali commerciali, soprattutto in direzione dei Paesi europei e del Mediterraneo allargato e dei mercati nordamericano e cinese. In particolare, per quanto riguarda quest’ultimo mercato, la Regione intende accompagnare le imprese laziali che prenderanno, durante il Vinòforum Trade, contatti commerciali significativi con buyer cinesi – buona parte dei quali sono stati contattati durante il Wine Expo di luglio – fornendo loro assistenza e formazione in ambito fiscale, legale e commerciale.

“Questo bando costituisce un nuovo passo della politica di rilancio dell’internazionalizzazione dell’economia laziale presentata nei mesi scorsi – ha dichiarato l’assessore regionale allo Sviluppo Economico e Attività Produttive, Guido Fabiani – e si inserisce appieno nel quadro di una serie di interventi pensati per sostenere in modo continuativo il tessuto produttivo regionale, accompagnandone la proiezione verso l’estero in modo organico, superando così la dinamica dei finanziamenti di iniziative spot, tipica del passato.”

“Voglio ricordare – ha continuato – che per il nostro piano di internazionalizzazione, ‘Lazio International’, abbiamo stanziato 50 milioni di euro in 5 anni, tra risorse regionali e fondi europei, di cui 11,4 milioni per il programma di interventi 2014. Di questi ultimi, 7,2 milioni sono destinati a due avvisi pubblici pubblicati proprio nei giorni scorsi e finalizzati a supportare le iniziative per l’internazionalizzazione proposte direttamente dalle imprese laziali (5 milioni) e dal sistema camerale e dalle associazioni di categoria (2,2 milioni).”

“La promozione dell’export delle imprese agricole – ha dichiarato l’assessore regionale all’Agricoltura, Caccia e Pesca, Sonia Ricci – rappresenta una priorità delle nostre linee d’azione a favore della crescita della produzione, dell’occupazione e della competitività dei prodotti agricoli di qualità del Lazio. Il comparto vitivinicolo nella nostra regione è cresciuto molto in questi ultimi anni, diventando uno dei nostri punti di forza sui mercati internazionali. Fondamentali, per migliorare questi risultati, sono le attività di promozione svolte dalla Regione Lazio mirate a far conoscere le nostre eccellenze a un pubblico sempre più vasto. Per questo il nostro impegno è rivolto ad accompagnare la partecipazione delle imprese del Lazio agli eventi internazionali e a favorire gli incontri con le rappresentanze commerciali più importanti in Europa e nel resto del mondo. Il Vinòforum Trade 2014 rappresenta in tal senso una grande opportunità per i nostri produttori, che sempre più numerosi sono orientati alle produzioni certificate e biologiche”.

Le domande, compilate sull’apposita modulistica scaricabile dal link https://www.fieraroma.it/pagina_vinoforum_trade.php?l=ita, dovranno pervenire entro le ore 18.00 del giorno 10/10/2014, via fax al n. 06 65074479.

ETEROLOGA; REGIONE:LAZIO:TICKET FISSATO A 500 EURO

Nel Lazio il costo della quota di compartecipazione (ticket) per la prestazione di procreazione medicalmente assistita, sia omologa che eterologa, sarà uguale a quella stabilita dalle altre Regioni, ad eccezione della Lombardia che autonomamente ha deciso di far pagare per intero il costo della prestazione. Pertanto il ticket nella regione Lazio sarà di 500 euro. Lo dichiara in una nota la Regione Lazio

SANITA’, REGIONE LAZIO E COMUNE DI LATINA CHIEDONO SBLOCCO PER CENTRO ALTA DIAGNOSTICA

“Regione Lazio e Comune di Latina ribadiscono la volontà di sbloccare positivamente la vicenda del progetto relativo alla realizzazione del Centro di Alta Diagnostica presso l’Ospedale Santa Maria Goretti di Latina su finanziamento della “Fondazione Roma”. Ribadiscono altresì l'impossibilità ad adottare soluzioni a forte rischio di illegittimità. Al riguardo Comune di Latina e Regione Lazio chiedono alla Fondazione la conferma dell’investimento per il Centro di Alta Diagnostica nello spirito inziale, nella città di Latina, rinnovando l’impegno per lo sblocco delle procedure burocratiche nel pieno rispetto della legge e nella massima trasparenza di atti e comportamenti per arrivare al più presto alla realizzazione dell’opera. Il Comune di Latina e la Regione confermano, nonostante gli ostacoli frapposti, la volontà di raggiungere congiuntamente l’importante obiettivo attraverso un lavoro sinergico insieme alla “Fondazione Roma”, a cui va il ringraziamento per aver scelto di allocare nella nostra regione un così ingente investimento per realizzare un’opera di straordinaria importanza, che consentirà alla città di Latina e a tutto il Lazio di avere un Centro diagnostico all’avanguardia a disposizione anche degli utenti dell’Italia intera”.

Lo dichiarano in una nota congiunta la Regione Lazio e il Comune di Latina.

SANITA’, SIMEONE (FI): “BANDI ASL DI LATINA, PRESENTATA INTERROGAZIONE URGENTE”

“Questa mattina ho presentato una interrogazione urgente per fare chiarezza sui bandi della Asl di Latina, “bocciati” dalla Regione Lazio, destinati alla ricerca di personale medico ed infermieristico. Nello specifico ho chiesto se tutti i bandi pubblicati dalla Asl di Latina, compresi i due bandi in oggetto, per l’assunzione di personale medico ed infermieristico, siano validi o meno e quale sia l’atto di indirizzo della Regione Lazio nei confronti della Asl di Latina al fine di dare la giusta comunicazione in merito agli interessati; come la Regione Lazio intenda agire nei confronti di coloro che, dati i tempi stretti di partecipazione, hanno presentato domanda ai bandi e di coloro che, a seguito della nota della Direzione regionale, non hanno preso parte agli avvisi pubblici; se, vista la confusione che si è creata in merito ai due avvisi pubblici, la Regione Lazio intenda riaprire i termini di partecipazione ai bandi stessi. E’ inaccettabile il caos in cui la Regione ha gettato tutti gli interessati a partecipare a questi bandi. E’ inaccettabile che siano state create aspettative di lavoro che, ad oggi, potrebbero essere deluse. Quanto accaduto è solo l’ennesima dimostrazione della incapacità del presidente Zingaretti di affrontare con serietà e adeguato controllo un settore delicato come la sanità in tutte le sue articolazioni".

Lo dichiara in una nota il consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Simeone

PIANO TURISTICO REGIONALE, D. BIANCHI: 32 MILIONI DI EURO PER CAMBIARE IL MODO DI FARE TURISMO. PREVISTE RETI DI IMPRESE, 5 MACRO-AREE DI INTERVENTO E MARKETING 2.0

Con i 31,7 milioni di euro del Piano Turistico Regionale cambieremo profondamente il modo di fare turismo nella nostra regione. Sfrutteremo le tante potenzialità inespresse del Lazio in campo turistico per creare lavoro, aiuteremo le imprese e riscopriremo luoghi, culture e vocazioni locali.

A dichiararlo è Daniela Bianchi, consigliera Regionale del gruppo "Per il Lazio" al termine dei lavori della Commissione cultura della Regione Lazio, presieduta da Eugenio Patanè, che stamattina ha approvato il primo via libera al Piano Triennale Turistico 2014-2016 . Per il parere definitivo si dovrà aspettare il voto in commissione bilancio.

Il piano approvato in Commissione vuole cambiare profondamente la concezione di turismo che abbiamo avuto fino ad oggi nel Lazio. - sottolinea la consigliera Bianchi - Un’idea a volte miope, che guardava al turismo principalmente in chiave molto parcellizzata, con oltre 100 tipi diversi di turismo, e con Roma unico attrattore.

Tante le novità introdotte: si punterà sul sostegno alle reti di impresa, all’aggregazione delle linee di sviluppo turistico in soli 5 macro-temi, all'affermazione del marchio "Lazio" e all’uso delle nuove tecnologie per la promozione ed il marketing.

Le imprese turistiche verranno incentivate a collaborare, per creare una ricettività e dei servizi integrati che facciano sentire il turista accolto nel migliore dei modi. Le aggregazioni dovranno seguire quelle che sono le 5 aree turistiche identificate: turismo naturale e dei cammini, turismo enogastronomico, turismo dell’italian life-style, turismo congressuale e servizi personalizzati e di gamma alta.

Anche gli enti locali verranno spinti a mettersi insieme per dare vita a distretti turistici, accordi di programma sempre il linea con i 5 cluster definiti.

In tema di promozione e marketing, ci sarà un forte investimento sui nuovi media, con strategie di comunicazione che useranno social network, internet, realtà aumentata e strumenti 2.0. In questo modo, verrà comunicata un’idea nuova e autentica di Lazio, capace di offrire al visitatore cultura, buon cibo (sono 350 i prodotti locali) natura (con 223 aree naturali) e servizi all’avanguardia.

In tema di reti, è intenzione della Regione mettere in connessione soprattutto la mobilità sostenibile, con aree di mobilità che colleghino percorsi in treno, in bici e di trekking.

L’integrazione ci sarà anche tra i vari settori economici: gli assessorati regionali all’ambiente, al lavoro, alle attività produttive, all'agricoltura dovranno lavorare a politiche comuni legate allo sviluppo turistico. Ciò vuol dire che il turismo sarà sempre più legato all'economia nei prossimi anni, diventando uno degli asset decisivi.

-Il piano votato oggi segna una netta discontinuità con le politiche turistiche del Lazio. - racconta Daniela Bianchi - L’evento organizzato pochi giorni fa “La Terra dei Cammini” a Trisulti, con oltre 300 presenze, ha dimostrato che c’è una grande vivacità e ricchezza nei territori. Una voglia di lavorare insieme tra associazioni, imprenditori ed enti locali per trovare nuovi percorsi. Quella che chiamo “economia della bellezza” in cui i paesaggi naturali e culturali, il saper vivere e il saper mangiare diventano economia reale e opportunità di lavoro. Dopo anni di ragionamenti astratti sull’idea di turismo, si sta costruendo qualcosa di forte e tangibile puntando sulle risorse locali.-

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