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Valle Del Sacco

Colleferro, egiziano titolare di una frutteria espulso dall'Italia

L'uomo era stato arrestato in passato con il fratello ma la loro estradizione fu bloccata dal Tar

C'è voluto un provvedimento ad hoc del ministro dell'Interno Matteo Piantedosi per espellere dall'Italia e viveva Fetouh Moustafa Matar, 31enne egiziano, già arrestato lo scorso anno dai carabinieri del Ros insieme al fratello maggiore Hathem ancora in carcere per terrorismo. L'uomo, che in passato ha gestito un frutteria a Colleferro (Roma), era considerato pericoloso per la sicurezza dello Stato nelle ore scorse è stato raggiunto ed arrestato.

La Digos, in sinergia con i colleghi di Modena, la Direzione Centrale Polizia di Prevenzione e la Direzione Centrale e l'Ufficio dell'Immigrazione, l'altra sera lo ha rintracciato proprio nella cittadina emiliana.  Il trentunenne propagandava lo stato islamico, esaltando il jihad e gli attentati suicidi quali strumenti per stabilire la supremazia dell'Islam.

Ritenuti “combattenti virtuali” dello Stato islamico, i due fratelli – già da diversi anni – erano nel mirino delle Forze dell’Ordine che ne monitoravano sia i movimenti e gli spostamenti in giro per l’Italia che i loro rispettivi profili social dai quali uno dei due aveva espresso sentimenti di giubilo per lo sgozzamento di un giornalista americano nel 2014.

Per entrambi – dopo il fermo – venne richiesta subito l’espulsione. Ma un ricorso al T.A.R. del Lazio bloccò tutto, accogliendo la richiesta dell’avvocato dei due fratelli secondo il quale qualora Hathem e Ibrahim fossero stati rimpatriati per un’accusa tanto grave qual era quella di terrorismo, nelle carceri egiziane sarebbero stati torturati cadendo così vittime di un regime non garante dei diritti umani.

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