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Valle Del Sacco

Colleferro, insulti e minacce di morte sul pianerottolo di casa, allontanato un vicino

La donna ha raccontato ai militari di essere stanca delle continue vessazioni e violenze psicologiche commesse dalluomo che le hanno ingenerato un grave e perdurante stato di ansia e paura

Cattivi rapporti di vicinato si trasformano in una denuncia e in un conseguente divieto di avvicinamento. Questo in sintesi quanto avvenuto a Colleferro e che ha portato all'intervento dei carabinieri. 

In tale contesto, a seguito delle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Velletri, i militari della Stazione carabinieri di Colleferro hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misura cautelare personale del divieto di avvicinamento alla persona offesa, emesso dal Gip di Velletri su richiesta della locale Procura, nei riguardi di un 40enne del luogo, gravemente indiziato di atti persecutori.

Il provvedimento scaturisce a seguito delle continue vessazioni commesse dal vicino di casa della vittima, sul pianerottolo dell’abitazione, nel momento in cui la donna rincasava nella propria abitazione talvolta in compagnia delle proprie figlie. Le indagini approfondite condotte dai carabinieri colleferrini hanno consentito tempestivamente alla autorità giudiziaria veliterna di emettere la misura nei confronti dell’uomo.

La donna ha raccontato ai militari di essere stanca delle continue vessazioni e violenze psicologiche commesse dall’indagato, senza alcun motivo apparente, che con il passare del tempo sono aumentate e le hanno ingenerato un grave e perdurante stato di ansia e paura.

L’ultimo episodio si è verificato il 20 dicembre scorso, in cui la vittima, sul pianerottolo dell’abitazione, ha incrociato l’uomo che oltre a vessarla le ha rivolto reiterate minacce di morte. A quel punto, la donna ha richiesto al 112 l’intervento dei Carabinieri che hanno raccolto la denuncia, escusso i testimoni e di concerto con l’Autorità Giudiziaria hanno fatto scattare nei confronti dell’uomo il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima, rispettando una distanza di almeno 500 mt, oltre al divieto di comunicazione attraverso qualsiasi mezzo con la stessa, cosa che ha consentito di porre fine alle continue vessazioni e violenze psicologiche.

Il presente comunicato è stato redatto nel rispetto dei diritti dell’indagato, da ritenersi presunto innocente in considerazione dell’attuale fase del procedimento fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.

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