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Venerdì, 26 Aprile 2024
Valle Del Sacco

Gavignano, l'ass. Tiberi scrive alla Regione; necessaria una nuova caratterizzazione dei terreni

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO: "Ad ormai oltre 10 anni dall'insorgenza della questione dell'inquinamento della Valle del Sacco e dopo le tante misure messe in campo per contenere la grave situazione ambientale venutasi a

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO: "Ad ormai oltre 10 anni dall'insorgenza della questione dell'inquinamento della Valle del Sacco e dopo le tante misure messe in campo per contenere la grave situazione ambientale venutasi a

determinare, dove comuni, ufficio commissariale e proprietari dei fondi interessati hanno con grandi difficoltà operato per limitare l'impatto negativo che la vicenda ha suscitato nei più disparati ambiti, vorrei con la presente inoltrare una richiesta e fare alcune considerazioni. Dico subito allora - Si legge in una lettera inviata da Carlo Tiberi, assessore allo sviluppo aree rurali comune di Gavignano, inviata alla presidenza della Regione Lazio, agli assessori Refrigeri, Buschini al dirigente Lasagna ed al sindaco di Anagni Bassetta - che a parere dello scrivente i tempi sono maturi per una nuova caratterizzazione dei terreni che chiarisca definitivamente se l'inquinante è ancora presente e se si in che quantità, se hanno avuto effetto le tante misure intraprese, dal blocco delle coltivazioni alla piantumazione di colture no food, insomma un'indagine che ci dica a distanza di oltre un decennio se la natura ha fatto il suo corso. Peraltro gli studi compiuti nella immediatezza del fatto, in un clima assolutamente non sereno e di emergenza, insieme alla scarsa conoscenza della molecola (il b-HCH) e dei metodi di ricerca, con esiti analitici spesso discordanti tra i vari laboratori incaricati, impongono riflessioni ed azioni non più rinviabili. L'intero comparto agro-zootecnico ha subito in questi anni gravi ripercussioni tanto che in molti hanno abbandonato le proprie attività. Tanti invece, con l'ostinazione tipica di chi lavora la terra ed è abituato alle contrarietà, hanno tenuto duro e con determinazione hanno continuato, in qualche caso riconvertendo la propria attività e comunque mantenendo in loco presidi agricoli di fondamentale importanza. E' soprattutto a quest'ultimi che credo debba essere rivolta la nostra attenzione ed il nostro impegno di amministratori. E' dal confronto quotidiano con questi operatori che nasce la richiesta appena fatta di riprendere l'attività di verifica e controllo che dia indicazioni precise agli stessi sul loro Muro e sul futuro della loro terra. Le scelte aziendali che il mercato agricolo impone non possono prescindere da questo. Soltanto da uno studio puntuale che tenga nella giusta considerazione quanto fatto finora e quello che c'è ancora da fare può scaturire da parte dell'agricoltore la decisione di orientarsi verso una coltura piuttosto che un'altra. La perimetrazione fatta con metodi discutibili all'inizio della vicenda deve essere rivista alla luce delle acquisizioni scientifiche nel frattempo intervenute e delle nuove indagini analitiche che a questo punto si impongono. Debbo infine registrare come negli ultimi anni si noti un progressivo graduale allontanamento degli organi sovracomunali preposti. La sensazione di abbandono, nonostante le tante meritorie iniziative dei Sindaci dell'area ( Coordinamento Sindaci Valle del Sacco) e delle associazioni ambientaliste esistenti sul territorio incomincia a farsi strada. E' per questo che chiedo ai destinatari della presente di valutare le sollecitazioni appena fatte inserendo tra le priorità un rinnovato impegno per la questione Valle del Sacco. Ciò al fine di incominciare ad intravvedere, qualora supportati da esiti analitici positivi, qualche spiraglio per la nostra Valle e dare seguito alla legittima aspettativa dei nostri agricoltori di riappropriarsi un giorno dei propri terreni.

Ringraziando per l'attenzione invio Cordiali Saluti.

Carlo Tiberi

Assessore allo sviluppo aree rurali comune di Gavignano

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