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Valle Del Sacco

Valmontone, dalla coltivazione del grano una nuova opportunità di lavoro per i giovani

Creare una vera e propria filiera dalla materia prima fino al prodotto finale, questo l’ambizioso obiettivo del nuovo progetto presentato a Palazzo Doria

Creare una filiera agricola che va dalla prduzione del grano di qualità alla pasta facendo lavorare i giovani. Questo quanto emerso dall’interessante convegno che si è tenuto lo scorso fine settimana a Valmontone che è stato promosso da Unicoop, Diocesi di Velletri-Segni e Università Agraria che ha messo a disposizione ben 13 ettari di terreni situati a Valmontone. Al convegno hanno partecipato i rappresentanti degli enti coinvolti, tra cui mons. Vincenzo Apicella, vescovo di Velletri e delegato della Conferenza episcopale laziale per la Pastorale sociale e del lavoro; Roberto Pizzuti, presidente di Università Agraria; Francesca Litta di Slow Food; il presidente del Comitato di promozione etica Romeo Ciminello; Patrizia di Fazio del Gruppo di azione locale Monti Prenestini e Castelli Romani ed il produttore di Labico Carlo Noro, un’eccellenza nell’ambito delle produzioni biodinamiche.

E' partito di fatto il progetto promosso 1 anno fa dalla Pastorale Sociale del Lazio ha trovato, sin dall’inizio, la condivisione di altre importanti realtà tra le quali: la Comunità parrocchiale di Labico con l’indimenticato parroco Don Antonio Fiasco scomparso alcuni mesi fa in conseguenza del Covid 19, il Comitato di Promozione Etica, la Diocesi di Velletri-Segni, l’Associazione Prospettive Future, la Condotta Slow Food Territori del Cesanese, Unicoop Lazio e che si vedrà la sua attuazione nei comuni di Valmontone, Labico e Palestrina.

“A Don Antonio – ha spiegato ai presenti Claudio Gessi (responsabile pastorale sociale del Lazio) - dedicheremo la nascente Associazione di Promozione Sociale, che sarà lo strumento di partecipazione alla nostra iniziativa, aperto a tutti i soggetti interessati, individuali e associativi, pubblici e privati.  Oggi il percorso assume visibilità e concretezza. Speriamo sia la risposta efficace e concreta alle attese e aspettative di tanti giovani dei nostripaesi, desiderosi di mettersi in gioco con attività lavorative innovative, sostenibili ambientalmente, in grado di valorizzare le opportunità e le ricchezze del territorio.

Non nascondiamo inoltre che la nostra ambizione è anche quella di coinvolgere l’intera comunità sociale e ecclesiale della nostra zona, e di avere il fattivo contributo delle forze sociali, economiche, imprenditoriali e del volontariato attive nell’area dell’alta Valle del Sacco.  Proporremo nelle prossime settimane, con adeguati strumenti informativi, concrete forme di azionariato popolare che permettano a tutte le persone sensibili e motivate di dare il proprio contributo e di far diventare l’iniziativa patrimonio dell’intera comunità. Con la sua presenza all’evento, il nostro Vescovo Mons. Vincenzo Apicella testimonia quanto la chiesa diocesana crede nel progetto.

Le attività programmate, che prenderanno  vita a breve,  saranno  inoltre promosse e valorizzate con l’ingresso ufficiale tra i Gesti Concreti del Progetto Policoro. In tale prospettiva va anche sottolineta la recente scelta compiuta dalla Equipe diocesana del Progetto Policoro, che ha individuato il giovane valmontonese Marco Livignani, presidente dell’Associazione Prospettive Future a dall’inizio del percorso perno della nostra iniziativa, quale prossimo animatore del Progetto Policoro di Velletri-Segni dal 1 gennaio 2022. 

Profonda riconoscenza va innanzitutto alla Presidenza dell’Università Agraria di Valmontone che ha creduto sin dall’inizio all’iniziativa, accogliendo la proposta elaborata dal nostro Coordinamento Territoriale con grande entusiasmo e convinzione, mettendo a disposizione oltre 13 ettari di terreno. Già alcuni giovani sono impegnati in attività formativa di agricoltura biodinamica sotto la guida di Carlo Noro, vera autorità nel campo. E molti altri stanno rispondendo ai diversi bandi posti in essere.

L’obiettivo non nascosto è anche quello di realizzare, attraverso la messa in rete di tutte le realtà interessate, tutte le fasi produttive sul nostro territorio, dalla semina, al raccolto, alla trasformazione, alla commercializzazione. Importante ad esempio sarà la funzione dello storico Molino Pesoli di Anagni, resosi pienamente disponibile ad entrare nella filiera del progetto. Ruolo fondamentale poi quello di Unicoop Lazio, sia nel finanziamento dei pacchetti formativi che nell’assistenza alle forme di cooperative che scaturiranno sul territorio. In conclusione, in occasione del 130° anniversario dell’enciclica Rerume Novarum di Papa Leone XIII (1891/2021) facciamo nostro l’invito che il pontefice carpinetano pone nell’ultimo paragrafo dell’enciclica: Ciascuno faccia la parte che gli spetta senza indugio!”.

valmontone incontro terreni cooperative gruppo Labico-2

Presente all’incontro anche il consigliere comunale di Labico Marco Aurelio Marcelli che ha descritto in un post su facebook le fasi iniziali di questo progetto: “La crisi economica, la pandemia e la violenza, assolutamente non giustificabile, sono i protagonisti di un disagio sociale che da troppo tempo imperversa nelle comunità. Alla luce di questi problemi, chi è armato di buona volontà, di competenza e voglia di mettersi in gioco, dovrebbe contribuire a creare un sistema sociale che funga da scudo per tutte le famiglie ed in modo speciale per quelle  più fragili. 

Ho avuto il piacere di partecipare presso la splendida aula di Palazzo Doria Pamphilj alla nascita del progetto “Filiera ed Occupazione”.  Grazie alla realizzazione di Cooperative Agricole affiancate dal supporto dell’Università Agraria di Valmontone, dal Direttore della Pastorale Sociale e Lavoro Lazio, dal Presidente UNICOOP, dai tanti Tecnici e volontari, stiamo cercando di realizzare una rete di economia circolare  al fine di creare  nuovi posti di lavoro.

Il progetto mira ad aiutare tutti i giovani che vorranno immergersi nel mondo dell’agricoltura cercando di promuovere prodotti sani e biologici senza l’utilizzo di additivi chimici.  Si partirà dall’affidamento gratuito dei terreni, passando poi all’insegnamento dell’arte della coltivazione   e non lasciandoli soli nella sponsorizzazione e la vendita dei prodotti. E’ un progetto ambizioso  che mira a realizzare una economia circolare sul nostro territorio,  senza passare dalla grande produzione e distribuzione .

Alla luce di quanto detto, ci tengo ad effettuare un grandissimo ringraziamento  al Presidente ed amico dell’Università Agraria di Valmontone Roberto Pizzuti, al Direttore della Pastorale Claudio Gessi ed a tutti i tecnici e gli operatori che sono intervenuti al convegno. 

Un ringraziamento particolare va sicuramente a Marco Livignani, cuore labicano di questa iniziativa che con perseveranza e tenacia ha messo in piedi una squadra che dal primo giorno ha creduto e operato  per la realizzazione di questo progetto, al quale ho avuto il piacere e l’onore di partecipare e contribuire. Un grazie va a Carlo Noro, eccellenza nel campo dell’agricoltura biodinamica, fiore all’occhiello del team e maestro per tutti i ragazzi che vorranno immergersi in questo progetto; un ringraziamento va ad Angela Di Cola e Costantino Tulli per la volontà e la passione messa in campo,  ma soprattutto un grande grazie  a chi si è impegnato dal primo giorno per concretizzare tutto questo e che purtroppo oggi non è con noi per vedere i primi frutti di questa iniziativa, grazie di tutto Don Antonio Fiasco.

Concludo facendo un appello a tutti i ragazzi di Labico, chiunque fosse interessato e volesse partecipare nella realizzazione di una propria cooperativa o impresa agricola, chiunque voglia mettersi in gioco per tuffarsi in questo campo, sappia che noi siamo qui ed abbiamo una squadra pronta ad aiutarlo non lasciandolo solo, accompagnandolo in tutti gli ambiti nella realizzazione di questo sogno, che mira ad essere un modello sociale e culturale e che vuole cercare di migliorare e valorizzare  il nostro territorio e tutto ciò che ci circonda. Vi aspettiamo! Il progetto è completamente gratuito”.

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