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Domenica, 28 Aprile 2024
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Più poteri e risorse a Roma Capitale, Magliocchetti: “Ora bisogna riconsiderare e valorizzare le province”

Anche il Consiglio regionale, con una mozione, spinge ormai per il riconoscimento dello status giuridico istituzionale della Città Eterna. Per il capogruppo della Lega “servono ulteriori infrastrutture e investimenti per fare rete". Anche e soprattutto con la provincia di Frosinone

Più poteri e risorse a Roma Capitale, tramite un riconoscimento dello status giuridico istituzionale della Città Eterna, li ha sollecitati ormai anche il Consiglio regionale con una mozione accompagnatasi a un’altra: quella che chiede più ristori e vaccini nella zona rossa come la provincia di Frosinone. Proprio le province, ivi inclusa quella che va dalla Ciociaria al Cassinate e al Sorano, devono essere a questo punto riconsiderate e valorizzate a detta del capogruppo consiliare della Lega Frosinone Danilo Magliocchetti.

Magliocchetti: “Percorso di pari passo con le riconsiderazione delle province”

“È corretto iniziare le procedure parlamentari per attribuire quanto prima a Roma poteri speciali e funzioni amministrative, conformi al riconoscimento di unicità e specificità nel territorio nazionale”, concorda l’altresì delegato per il Lazio al Consiglio Anci.

Premessa a parte, Magliocchetti ritiene che “un simile percorso deve andare, però, di pari passo con la riconsiderazione e la valorizzazione di tutti gli altri territori, ergo Province, della Regione Lazio, allo scopo di contribuire alla costituzione di una completa architettura del ruolo di Roma Capitale, veramente sostenibile e realizzabile”. Come in tutte le altre capitali europee, che “hanno considerato, dal punto di vista della organicità - evidenzia il leghista ciociaro - gli altri territori vicini”.

Il leghista ciociaro: “Servono ulteriori infrastrutture ed investimenti per fare rete”

Una provincia di Frosinone ancor più vicina anche e soprattutto dopo l’attivazione della fermata Tav nel Capoluogo. Come sottolinea Magliocchetti, infatti, “consente di raggiungere la Capitale in poco più di mezz’ora ed è un esempio importante di intefunzionalità e interconnesione”. In attesa della vera e propria stazione ciociara dell’Alta Velocità, “in vista della futura promozione - aggiunge l’esponente del Carroccio – di un vero e completo percorso culturale, storico o religioso, senza considerare il collegamento autostradale”.

Per Magliocchetti, dunque, “servono ulteriori infrastrutture ed investimenti per mettere veramente in rete Roma con le altre importanti città del Lazio e in particolare i Capoluoghi”. A tal fine, sempre a detta sua, sarà importante sfruttare “le opportunità del Recovery Fund, del Giubileo del 2025 ed eventualmente dell’Expo 2030, con Roma candidata”. Una ripresa economica che “fisiologicamente riprenderà, una volta arginata la pandemia, e dovrà essere ad una velocità quantomeno uniforme per tutti – conclude – Impensabile avere ancora velocità tanto diverse, con Roma da una parte e Frosinone-Latina-Rieti e Viterbo dall’altra”.   

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