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Sabato, 27 Aprile 2024
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Arce, “Serena Vive”: un grande evento per ricordala e per continuare a chiedere giustizia

Cosi come ha fatto in queste ultime ore la cugina Gaia con un post sui social  

Il 18 settembre ad Arce (Frosinone) si terrà un grande evento per ricordare Serena Mollicone e per continuare a chiedere giustizia dopo la sentenza di assoluzione a fine luglio. Un omicidio rimasto senza un colpevole dopo decenni di indagini e processi.

"Serena vive" è un grande evento commemorativo che la Città di Arce sta organizzando in ricordo di Serena Mollicone. L'evento si svolgerà domenica 18 Settembre in Piazza Umberto I, dalle 14 alle 24: sarà un festival musicale e non solo, in cui tutti la cittadinanza si metterà a disposizione e nel quale tutti i personaggi e gli artisti che vi interverranno lo faranno a titolo gratuito.

Saranno presenti circa 25 band musicali, artisti di strada, ballerini, attori, animatori, giornalisti, criminologi, magistrati, associazioni anti violenza e familiari di vittime di omicidio. Il tutto per mantenere viva la memoria di Serena e di tutto ciò che la sua storia rappresenta per un'intera comunità e per tutti noi.

Lo sfogo della cugina Gaia

Intanto sui social i familiari ed i parenti di Serena, 21 anni dopo continuano a chiedere Giustizia per Serena. La cugina Gaia parla di morti, ovvero di coloro che adesso non parlano più.

“Nel 2001 scompare una ragazza, si chiama Serena, ha 18 anni. Ha gli occhi verdi, i capelli chiari, le lentiggini sparse sul viso, in particolare sul naso. Ha sempre il sorriso stampato sul volto e l’energia di una cavalletta. Serena studia tanto, ama gli animali, la musica, ama la sua famiglia, i suoi amici, la sua vita.

Dopo due giorni Serena viene ritrovata, in un bosco, legata. Serena non ha più vita. Lascia una famiglia distrutta, un paese attonito, lascia amici sconvolti. Girano voci, avvistamenti, testimonianze. Dopo 21 anni le voci si sono placate. Gli avvistamenti sono spariti. Le testimonianze sono state cambiate.

Dopo 21 anni di attese, rabbia, dolore… Serena chiede ancora Giustizia. Giustizia che forse non è arrivata per l’omertà delle persone, per le coscienze sporche che non accennano a pulirsi, per le tante persone che hanno visto o sentito ma adesso non ricordano più. Non ricordano di aver visto e di aver sentito. Forse i morti sono loro.

Si, credo che siano morte le loro coscienze. Invece Serena vive, vive attraverso i nostri ricordi, vive attraverso le sue canzoni preferite, attraverso gli occhi di chi l’ha amata, amata veramente. Serena vive… E la ricordiamo il 18 Settembre ad Arce. La ricordiamo attraverso le canzoni, le testimonianze di chi l’ha conosciuta, attraverso i movimenti di una ballerina e i versi di poetesse.

La ricordiamo Serena. Perché bisogna ricordarla, perché vogliamo ricordarla come lei merita di essere ricordata. È la nostra morale che lo dice… È il nostro cuore. Serena VIVE, vive ed è libera”.

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