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Domenica, 28 Aprile 2024
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Caro benzina, il Codacons denuncia il Ministero anche alla Procura di Frosinone

L’associazione di tutela dei diritti dei consumatori è tornata a incalzare il governo sulla decisione di non rinnovare lo sconto da 30 centesimi sulle accise per il 2023

Interessa anche la provincia di Frosinone la denuncia presentata nei giorni scorsi dal Codacons contro il Ministero dell’Economia e delle finanze per appropriazione indebita e speculazione da aggiotaggio, con diffida a congelare i 2,2 miliardi di euro di accise incamerati dalla vendita di carburante solo nell’ultima settimana, e anche contro le pompe e i grossisti che nel corso di queste settimane hanno “speculato sulle vacanze degli italiani”. La segnalazione è stata presentata alle Procure di Roma, Latina, Frosinone, Viterbo e Rieti e denuncia "l’incredibile paradosso rappresentato dai maggiori incassi per lo Stato derivanti, sotto forma di accise, dall’aumento dei prezzi della benzina e del gasolio” oltre a richiedere di sanzionare pompe e grossisti responsabili di speculazioni.

L’associazione di tutela dei diritti dei consumatori è quindi tornata a incalzare il governo sulla decisione di non rinnovare lo sconto da 30 centesimi sulle accise per il 2023: “Nonostante le promesse non c’è traccia dell’atteso taglio delle accise, e proprio le tasse sulla benzina rappresentano la mazzata finale che in questa infinita estate sta colpendo il portafogli degli italiani, con conseguenze dirette e indirette - denuncia Carlo Rienzi, presidente dell’associazione - Un’incongruenza, non certo l’unica, della quale il governo a breve si troverà a rispondere in termini di consenso in assenza di soluzioni alternative a tutela degli automobilisti”. Alla magistratura si chiede di intervenire sui rincari che si registrano in occasione delle partenze degli italiani, aprendo una indagine tesa a verificare la possibile fattispecie di aggiotaggio, oltre che indagare sulla causa dei repentini aumenti dei listini alla pompa e se vi siano possibili manovre speculative finalizzate ad alzare i prezzi in occasione degli spostamenti dei cittadini. Per farlo, richiede ancora una volta controlli e sequestri presso gli impianti che vendono la benzina a prezzi che si discostino eccessivamente da quelli medi.

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