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Martedì, 19 Marzo 2024
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Omicidio Mollicone, le struggenti parole del militare-poeta

Lo scritto, dedicato alla giovane assassinata ad Arce nel 2001 ed al padre Guglielmo che lotta contro la morte, è divenuto 'virale'. L'autore è un sottufficiale originario di Cassino ma in servizio al nord

Nella quotidianità arresta narcotrafficanti e mafiosi. Lavora spesso sotto traccia, in maniera silente e negli ultimi anni ha smantellato, con i suoi colleghi di Varese, organizzazioni criminali di caratura mondiale. Eppure sotto la divisa di integerrimo investigatore batte il cuore di un animo poetico e nobile che lo porta a comporre poesie e sonetti struggenti. L'ultimo componimento Giuseppe Zaffiro, nato e cresciuto a Cassino, in provincia di Frosinone, ma da anni residente in Lombardia, è dedicato a Serena Mollicone ed al padre Guglielmo che da oltre un mese lotta per la vita a seguito di un grave malore. Una ventina di righe pubblicate sulla sua pagina social che sono divenute virali. Centinaia i commenti e le condivisioni. A pochi giorni dalla prima udienza Gup, l'onta emotiva continua a tenere banco sui social e sui media nazionali.

Diciotto anni di dolore

La poesia

A Serena Mollicone

Campagne brinate asciugate dal sole
Un sorriso si veste e va incontro al suo giorno
Bellezza divina ma sei ancora bambina
Tuo padre ti osserva ed esulta orgoglioso
Sarai la più bella in un mondo invidioso
Ma il raggio di sole di colpo svanì
E nel buio improvviso lo sguardo del male
Saranno odio e rancore mascherati d'amore
A rubare i tuoi sogni e portare dolore
Soltanto la forza per un grido d'aiuto
Caduto nel vuoto ed andato perduto
Una mano vigliacca ti ha strappato alla vita
Sperando nel tempo in una coscienza pulita
Ma oggi quel tempo é finalmente arrivato
Serena sorride
Il suo mostro è gabbato!

(CapHar)

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