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La storia

“Un infarto mi ha cambiato il cuore”

La storia di Giancarlo Pacitto: “Ho fatto pace con mio fratello dopo anni di incomprensioni. A volte basta poco per cambiare”

“Basta veramente poco per non esserci o per cambiare. Doveva essere un momento difficile e, invece, è stata un'occasione di crescita”, parte così l’emozionante post social di Giancarlo Pacitto, un uomo originario di Alatri che lo scorso 23 dicembre è stato colto da un malore improvviso. Dopo l’infarto Giancarlo è rinato ed ha capito cosa sono realmente le cose importanti nella vita.

Con un lungo post sui social ha raccontato la sua esperienza e quanto questa lo abbia cambiato, in meglio. Dopo l’intervento ha capito che bisognava prendere la vita in un altro modo, con più spensieratezza e che bisogna circondarsi di persone a cui si vuole bene. Come il fratello con cui non aveva rapporti ormai da anni e che adesso, invece, è tornato prepotentemente nel suo ‘nuovo cuore’.

“Ad un mese dall'infarto che ha rivoluzionato la mia vita -spiega Giancarlo ringrazio Dio e il destino per esserci ancora, non solo per me ma per i miei figli e per tutte quelle persone che mi sono state vicine con affetto, proteggendo anche la mia tranquillità. Grazie davvero a tutti quelli che si sono preoccupati, che mi hanno chiamato, scritto e che sono venuti a trovarmi. A quelli che ho incontrato in questi ultimi giorni. A tutti i miei meravigliosi colleghi di lavoro. Siete stati veramente tantissimi e mi avete regalato emozioni grandi e un bene indescrivibile. Vi porterò sempre nel cuore e nell'animo.

Grazie alla musica e ai social, mi sono stati di grande stimolo ed hanno riempito alcune ore delle giornate.  Alle tante persone che hanno seguito fino ad oggi il mio percorso. Siete stati dei formidabili compagni di viaggio. Tutti voi, insieme alla mia voglia di ridere, avete fatto la differenza. Tutto va meravigliosamente bene. Grazie veramente di cuore”.

Un grazie anche al reparto di cardiologia dell’ospedale di Frosinone

“Sento di fare un ringraziamento particolare a chi da Roma mi ha riportato in macchina a Frosinone in una notte infernale – continua Giancarlo - Al personale del pronto soccorso, ai medici, agli infermieri e a tutti gli operatori del reparto di cardiologia dell'ospedale di Frosinone. A Loreta di Sora e agli altri compagni di degenza.  Siete stati tutti fantastici!

Grazie ai miei figli Luca e Matteo che si preoccupano ogni giorno della mia tranquillità. Vi voglio bene e desidero vedervi felici e sorridenti sempre! Un abbraccio grande lo voglio fare al mio cuore che ha retto e che continua instancabilmente a fare il suo duro lavoro. Sei adorabile perché oltre a gestire l'infarto hai dovuto gestire, in questi giorni, anche tutto il peso del passato”.

Il cambiamento

“Da oggi però basta parlare di infarto e di dolori del passato perché tu ed io abbiamo bisogno e voglia di positività, di sano ottimismo e di tante, ma veramente tante, risate da condividere con chi ci fa l'eco -prosegue Giancarlo- Con chi sente e vede la bellezza prima ancora delle difficoltà. Tutti siamo unici, perfetti e degni di fiducia fino a prova contraria.

Ora guardo le mie foto qualche ora prima dell'infarto, il giorno dopo in ospedale ed oggi e penso a come ti cambia la vita in un attimo. E come mi ha cambiato dentro questa esperienza. Tutto ha un senso nuovo e non riesco più a capire e tollerare le cose che, pur avendo un senso, mi appaiono piccole e con la caratteristica di poter essere superate, un attimo dopo le scuse, se necessarie, con un abbraccio ed un sorriso. Perché la vita è veramente un attimo tra il primo e l'ultimo respiro.

Bisogna saper apprezzare sempre qualcosa che va oltre i piccoli fastidi o dolori del momento. Perché i momenti passano insieme ai dispiaceri del passato. Bisogna saper aspettare senza perderci nel poco trascurando e dimenticando il tutto. Bisogna saper perdonare uscendo dalla corazza dell'orgoglio, dell’egoismo, dell'insicurezza e del proprio io. Bisogna saper andare oltre per non trasformare il presente in un quadro immodificabile. Una realtà in bianco e nero per assaporarne i colori ed i sapori dell'emozioni profonde e del cambiamento.

Non sono diventato un maestro di vita, un giudice e nemmeno un angelo perfetto. Vivo ogni secondo sulla mia pelle e nell'animo. Certe cose funzionano meglio se fatte con il cuore, con un sorriso e con un abbraccio.

Pace fatta con il fratello dopo anni di incomprensioni

Pochi giorni fa ho sciolto il ghiaccio che c'era da anni con mio fratello e vicino di casa. E pensare che solo il giorno prima si era consumata l'ennesima incomprensione, quasi una tragedia. Sono andato io a trovare lui senza aspettare che facesse lui un passo verso di me. Un passo che forse non avrebbe mai fatto fine alla fine dei nostri giorni. In tanti anni ho solo pensato e sentito che avessi io tutte le ragioni e che lui era un ignorante insensibile. È bastato un sorriso ed un abbraccio per sciogliere il ghiaccio e far uscire da lui quel lato umano e colorato di emozioni e sensibilità che in anni non avevo mai visto, accecato dalle mie certezze che lo dipingevano un ignorante, egoista ed insensibile. Tutte etichette utili a me per sostenere le mie (non) ragioni o vere ragioni del momento, utili solo ad intossicare un futuro che non ci sarebbe mai più stato e per vederlo in bianco e nero.  A volte basta veramente poco per cambiare".

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