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Recuperato uno speleologo alla profondità di 250 metri

L'esercitazione ha coinvolto le delegazioni speleologiche del Soccorso Alpino e Speleologico Campania - Cnsas e del Lazio per un totale di 20 tecnici

Si è conclusa nelle prime ore di domenica mattina una esercitazione di soccorso speleologico tra le delegazioni di Campania e Lazio del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico - CNSAS. La manovra è stata effettuata presso la grotta degli Urli, in località Campocatino, nel comprensorio del comune di Guarcino, in provincia di Frosinone.

L'esercitazione ha simulato il recupero di uno speleologo infortunatosi alla profondità di 250 metri. La prima squadra è entrata in grotta nella mattinata di sabato, per posizionare il cavo telefonico che garantisse le comunicazioni tra interno ed esterno della grotta.

Successivamente le altre squadre hanno attrezzato la grotta per consentire il recupero dell'infortunato in barella. In particolare, sono state approntate le corde sia per i tratti orizzontali che per quelli verticali. All'interno della barella, uno dei tecnici ha simulato di essere ferito per essere condotto all'esterno, sempre assistito da un medico del CNSAS.

La movimentazione della barella è stata effettuata mediante tecniche speleologiche in corda singola per i tratti verticali e di trasporto in meandro nei tratti più angusti della grotta. Le operazioni hanno avuto inizio sabato mattina e si sono concluse domenica all'alba con l'uscita della barella. La manovra ha coinvolto le delegazioni speleologiche del Soccorso Alpino e Speleologico Campania - CNSAS e del Lazio per un totale di 20 tecnici
 

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