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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Rischio frane, la provincia di Frosinone è quella messa peggio nel Lazio

Una situazione che coinvolge circa 33mila abitanti ciociari, ovvero il 6,8% della popolazione totale della provincia

Il Lazio, con 72 eventi negli ultimi 14 anni, è la seconda Regione in Italia più colpita per allagamenti da piogge intense. Il Lazio è infatti seconda solo alla Sicilia. Di questi 72 allagamenti 49 hanno riguardato la città di Roma. Nel Lazio il 3,5% del territorio è ad elevato rischio idrico, un bacino di utenza che conta circa 175 mila abitanti. A sottolineare questi dati è il “Rapporto Città Clima 2023 Speciale Alluvioni” realizzato da Legambiente, con il contributo del Gruppo Unipol

Secondo il report la provincia di Frosinone è quella che ha il territorio più ad alto rischio frane in termini percentuali. In Ciociaria infatti il 14,8% del territorio, ovvero 481 ettari è ad elevato rischio smottamento. Una situazione che coinvolge 33mila abitanti circa, ovvero il 6,8% della popolazione totale della provincia. Gli edifici che ricadono in quell’area sono quasi 15.000 ovvero l’8,2% del totale.

Va decisamente meglio per quel che riguarda il rischio alluvioni. In Ciociaria è il 2,2% del territorio ad essere a rischio allagamento, circa 71 ettari, con una popolazione di circa 11.400 abitanti coinvolti. Gli edifici che potrebbero essere soggetti ad allagamenti sono circa 4500 ovvero il 2,3% della totalità, 866 le imprese con una percentuale del 2,5%. 

“A Roma e nel Lazio – commenta Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio – deve crescere la consapevolezza che un territorio come il nostro non debba essere ulteriormente cementificato e impermeabilizzato, ma dell’esatto opposto, di deimpermeabilizzazione e adattamento al clima. Ci rivolgiamo in tal senso alla Regione e a tutte le amministrazioni comunali, e su tutte a quella della Capitale, per chiedere che venga fermato il consumo di suolo. Bisogna stoppare ogni possibilità edificatoria in aree a rischio idrico, con varianti puntuali ai Piani Regolatori grazie alle quali prevedere riduzioni e cancellazioni di eventuale ulteriore edilizia residenziale, logistica o stradale, ma anche con delocalizzazioni del costruito a maggior rischio e potenziamento dei piani di emergenza e della loro conoscenza da parte dei cittadini".

Nella Capitale peraltro, secondo i dati Idrogeo di Ispra, a rischio alluvioni c'è il 9,1% del territorio, abitato da 96.586 persone, dove ci sono 11.388 edifici, 9.650 imprese e 177 beni culturali; i quartieri più a rischio sono: Ostia, Acilia, Casal Palocco, Infernetto, Eur Torrino, Tor di Valle; Tiburtina e Prenestina; Settebagni, Labaro, Salaria e Tiberina, Villaggio Olimpico, Corso Francia, Via Guido Reni. Nel Lazio il 3,5% del territorio è a elevato rischio idrico, dove abitano 175.851 persone.

Il lancio del report avviene a pochi giorni dell’apertura della COP28 sul clima a Dubai e del suo XII congresso nazionale dal titolo “L’Italia in cantiere” in programma a Roma l’1, 2 e 3 dicembre, incentrato su crisi climatica e transizione ecologica.

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