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La decisione / Paliano

La famiglia di Willy chiede rispetto e rigetta ogni forma di strumentalizzazione

Con un messaggio sui social chiariscono che hanno deciso di restare in silenzio e sconfessano le lettere a firma la “mamma di Willy”

"Ci discostiamo da ogni genere di strumentalizzazione. Stanno girando molte lettere firmate la "Mamma di Willy" non scritte dalla famiglia". Questa l’unica dichiarazione ufficiale apparsa su facebook nelle ore scorse e quindi alcuni giorni dopo la sentenza del tribunale di Frosinone di lunedì scorso.

Una situazione veramente spiacevole quella che si sono trovati ad affrontare i genitori e la sorella di Willy che in questi giorni hanno visto i social invasi da lettere firmate la mamma di Willy. Loro hanno scelto, cosi come fatto per l’intero anno del processo con l’attenzione mediatica altissima di rimanere in silenzio anche dopo la condanna in primo grado all’ergastolo per i Fratelli Bianchi, ai 23 anni di carcere per Belleggia ed ai 21 per Pincarelli.

La sentenza del processo Willy

Ovvero i quattro ragazzi di Artena, poco più grandi di Willy, che la notte del 6 settembre 2020 provocarono, cosi come affermato dalla sentenza letta dal giudice Mancini a Frosinone, la morte del giovane ragazzo palianese preso a calci e pugni mentre tentava di difendere un amico.

La famiglia di origini copoverdiani che abita nella zona dei cappuccini a Paliano dove ora c’è un bel parco sempre pieno di bimbi festanti che ha preso il nome del loro amato figlio, ha deciso di restare in silenzio e di chiudersi nella preghiera e nella loro fede cristiana evitando ogni forma di strumentalizzazione.

Questa sera ci sarà la seconda edizione di “Willy stiamo on line” l’evento in ricordo del giovane organizzato dal comitato dei cappuccini e dall’accademia Ars Nova che siamo sicuri anche quest’anno richiamerà moltissimi giovani.

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