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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Processo Willy, un testimone: "Nessuno litigava più ma poi sono arrivati i fratelli Bianchi"

Nell'udienza che si è tenuta in tribunale a Frosinone sono state anche ascoltate delle intercettazioni ambientali su richiesta dell'avvocato di Belleggia

Il processo per l'uccisione di Willy Monteiro entra nel vivo e nel corso dell'udienza che si è svolta nel tribunale di Frosinone, la difesa di Francesco Belleggia ha chiesto che venissero ascoltati stralci di intercettazioni ambientali tra i fratelli in carcere. E in aula è rimbombata la voce dei due imputati che dicono, riferendosi ad un testimone dicono: "Ma questo che è impazzito". Marco e Gabriele Bianchi non riescono a credere di essere stati 'tirati in ballo' e si confrontano all’indomani del loro arresto. 

L'udienza poi visto deporre un maggiore dei Carabinieri del Ris che ha eseguito le analisi sugli abiti dei quattro imputati, su quelli della vittima e sulla macchina con la quale sarebbero poi andati via dopo il pestaggio. L'ufficiale ha riferito che non sono state trovate tracce di sangue di Willy sugli abiti degli imputati. Un fatto questo che non alleggerisce la loro posizione processuale in quanto è stato accertato che Willy è deceduto a causa di un'emorragia interna.

L'aggressione del padre dei Bianchi ad un cameraman

Il secondo testimone ascoltato è stato Gianmarco Frabotti: "Cominciammo a vedere l’agitazione in piazza attorno a Pincarelli e Belleggia che dopo aver colpito Federico Zurma si è allontanato mentre Pincarelli continuava la lite verbale con altri amici di Zurma. Poi si sono spostati tutti dietro l’edicola, in dieci minuti sembrava tutto finito ma poi sono arrivati i fratelli Bianchi. Li conoscevo per nomea e per lo sport che praticano. Quando sono arrivati tutti hanno fatto silenzio, la gente si allontanava. A Cenciarelli ho detto non ti mettere in mezzo con questa gente. I loro nomi erano conosciuti a Colleferro e dintorni per le risse, i pestaggi e lo spaccio.

Li ho visti andare diretti verso il gruppo di ragazzi e cominciare ad aggredirli. Conoscevo Willy, giocavamo a calcio assieme da piccoli, e conosco Cenciarelli. Nessuno di loro due stava partecipando alla discussione. Gabriele Bianchi è andato spedito verso Willy e l’ha colpito in petto con un calcio frontale, di corsa, piegando la gamba, facendo leva con l’altra e spingendo col bacino. Willy è sbattuto contro una macchina, è caduto e Marco Bianchi l’ha colpito con un pugno in faccia mentre provava a mettersi in piedi. Da allora non si è più rialzato. Anche Pincarelli gli ha dato un calcio in faccia mentre Belleggia non l’ho visto partecipare. Poi sono scappati tutti e quattro".

Michele Vinciguerra ha invece riferito: "I fratelli Bianchi si sono diretti al centro del gruppo dei ragazzi che discutevano e io già sapevo chi erano. Willy stava solo assistendo ma Gabriele lo ha colpito subito con un calcio in petto che l’ha fatto cadere, Willy ha iniziato a boccheggiare, ha appena alzato lo sguardo e lui l’ha colpito di nuovo con un cazzotto al volto. Poi è arrivato Marco e l’ha colpito di nuovo con un calcio alla testa. Anche Pincarelli l’ha colpito. Belleggia non l’ho notato".
 

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