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L'inchiesta / Pescosolido

Resti umani nel giardino, svelato il mistero: ecco a chi appartiene il corpo

Le indagini coordinate dalla Procura di Cassino hanno avuto nei giorni scorsi un'importante svolta. Indagato un uomo che deve ora rispondere di soppressione di cadavere

I resti umani rinvenuti nel giardino di una villa di Pescosolido, nel sorano, appartengono ad un uomo deceduto negli anni '60. L'importante svolta nelle indagini è arrivata grazie a degli specifici esami che sono stati eseguiti dai Carabinieri del Ris su ossa e mantibola. Purtroppo, però, non è stato ancora possibile dare un nome ed un volto allo scheletro.

Il sostituto procuratore ha iscritto nel registro degli indagati un uomo che deve ora rispondere di 'soppressione di cadavere'. Gli accertamenti investigativi vengono portati avanti con grande riservatezza dai Carabinieri della Compagnia di Sora e dai colleghi del Reparto Operativo Provinciale di Frosinone.

A fare la macabra scoperta era stato, nel marzo del 2021, un operaio impegnato nella pulizia e sistemazione di prato ed aiuole. L'uomo, che stava piantando dei bulbi, ad un certo punto ha visto spuntare pezzi di ossa dal terreno. Per questo ha allertato il padrone di casa che a sua volta ha chiesto l'intervento dei Carabinieri.

Nella villa, fino a qualche mese prima del ritrovamento delle ossa umane, viveva in affitto un uomo che, avrebbe lavorato a stretto contatto con onoranze funebri ed esperti di medicina legale. Non è da escludere che lo stesso possa aver 'smaltito' illecitamente e senza rispettare le normative vigenti, resti destinati al seppellimento o alla distruzione. Intanto i carabineri all'interno del sacco hanno rinvenuto 13 costole, parte di una colonna vertebrale e un femore, insieme a resti di abiti 

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