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Cronaca

Tre anni senza Willy, da oggi una piazza bianca con il suo nome

Il 6 settembre non sarà mai più un giorno come gli altri. Oggi l'inaugurazione della piazza con il Ministro Piantedosi

Tre anni esatti senza Willy. Il tempo corre via veloce ed i ricordi di quella tragica notte che ha segnato in maniera indelebile tutti gli abitanti della zona tra il nord della Ciociaria ed il sud della provincia di Roma tra i comuni di Paliano, Colleferro ed Artena restano ben saldi nella memoria. Il 6 settembre è il giorno in cui venne ucciso a calci e pugni in largo Oberdan in pieno centro a Colleferro, il giovane cuoco palianese Willy Monteiro Duarte che era intervenuto per dissuadere un suo amico che era stato coinvolto in una lite.

Oggi in quel luogo subito sotto la zona dei locali dalla quale partì la rissa che sfociò nella violenta aggressione da parte dei quattro ragazzi di Artena condannati in Appello ad oltre 20 anni di carcere nascerà una piazza tutta bianca a un anno esatto dalla posa della prima pietra

Un omicidio violento che ha scosso gli animi

Un omicidio cruento quello del 6 settembre 2020 che ha sconvolto l’Italia intera per la violenza con la quale i quattro ragazzi di Artena i due fratelli Bianchi condannati e Pincarelli a 21 anni di carcere e Belleggia a 23 ai domiciliari, si sono avventati sull’esile ragazzo di colore arrivato in Italia con la famiglia dalle Isole di Capo Verde e che per tutti i suoi amici palianesi era l’esempio della gioia di vivere e della felicità fatta persona.

La giornata più lunga

"La giornata più lunga di tutte fu quella del 6 settembre del 2020, nella quale i secondi sembravano ore e si percepiva che non ci fosse stata l’alba a separare la notte appena conclusa col giorno nuovo. Tre anni però sono trascorsi anche se sono volati velocemente rispetto a quella giornata di pietra". Cosi il sindaco di Colleferro Pierlugi Sanna sui social.

 "La percezione del tempo a volte è data dalle circostanze, un po’ come quella della giustizia ma questo è un altro discorso visto che noi non facciamo ne gli orologiai ne i giudici.  A noi è dato un altro compito: quello della memoria.  Da un lato la conservazione sulla carta e nella pietra della memoria, da benedettini; dall’altro l’attualizzazione di quanto accaduto a Colleferro e che accade ancora in altre parti del Paese purtroppo. 

Sembra di ieri il mio appello ad andare dai Carabinieri a raccontare, rivolto a chi aveva visto qualcosa. Sembrano ieri la costituzione di parte civile nel processo, le fiaccolate, il funerale, la medaglia del Presidente della Repubblica… la nostra memoria è ancora salda per fortuna ma è anche profondamente attuale. 

Un luogo bianco, di pietra e di luce ci aiuterà a conservarla ancora negli anni, proprio dove lui è mancato. Un’opera d’arte, dopo la conclusione del concorso il 31 di agosto, sarà sulla piazza a ricordare non solo ai cittadini ed ai ragazzi di oggi ma anche ai cittadini ed ai ragazzi del futuro ciò che Willy ha fatto, con generosità e coraggio. 

Ci ritroveremo alle 17 in largo Oberdan e perdoneremo gli operai che hanno lavorato giorno e notte se tutto non sarà perfetto al millimetro ma era importante farlo oggi, per ovvi motivi. 
Alle 18 ci sarà la messa in Santa Barbara presieduta dal nostro vescovo Stefano, come richiesto dalla famiglia.  Alle 19 ed alle 21 invece la Rai ci aiuterà, con il suo nuovo documentario, a conservare una memoria diversa dalla pietra e dalla carta: quella dell’audiovisivo. Chi vorrà venire al cinema potrà gratuitamente prenotarsi sul sito del Multisale Ariston. Educare è la cosa più difficile, siamo impegnati in tanti a farlo sempre meglio in memoria di Willy".

E si è proprio questo il punto, la sfida più grande che abbiamo è quella di educare i nostri figli nel rispetto del prossimo. Nel rispetto della natura e degli animali ma gli ultimi episodi avvenuto nella vicina Anagni, della capretta presa a calci da alcuni giovani, ci fanno capire come siamo ancora lontani dal raggiungimento di questo traguardo.

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