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Alvito, cresce l’attesa per il XLV Premio “Val di Comino”

Con l’attore Adriano Giannini, premiati Marcoaldi, Ferroni, Martinelli e Di Brango

Insieme al Premio Strega, il “Val di Comino” è il Premio Letterario più longevo del Lazio e tra i più antichi e ambiti riconoscimenti letterari d’Italia. Quarantacinque edizioni senza saltarne mai una e neppure il Covid-19 ha fermato l’evento, che si terrà con la scrupolosa adesione ai protocolli Governativi. Era il 1976 quando l’allora vicepresidente della Provincia, lo scrittore Gerardo Vacana, fondava quello che è diventato negli anni uno dei Premi letterari più prestigiosi d’Italia. Un forte legame con il territorio ha sempre contraddistinto l’evento: primo presidente della giuria fu Libero de Libero, poi Giuseppe Bonaviri seguito da Giogio Bàrberi Squarotti. Domenica 18 ottobre il Premio, che ancora oggi è Vacana a portare avanti, insieme al figlio Luigi ed al Centro Studi Letterari “Val di Comino”, spegnerà quarantacinque candeline.

Circa duecentocinquanta premiati dalla prima edizione, sfogliando il glorioso albo d’oro, compaiono tra gli altri: Mario Luzi, Andrea Zanzotto, Edoardo Sanguineti, Tonino Guerra, Vivian Lamarque, Maria Luisa Spaziani, Giovanni Raboni, Luciano Erba, Jolanda Insana, Claudio Magris, Luigi Baldacci, Evgenij Solonovich, Jacqueline Risset, Alberto Bevilacqua; ma anche gli attori Giancarlo Giannini, Giorgio Albertazzi, Enzo Decaro, Enrico Lo Verso, Vincent Spano, Giuliana De Sio, Lina Sastri, Angela Luce, Violante Placido, Silvio Muccino etc.

Questi i Vincitori che riceveranno, domenica 18 ottobre, alle 18.00 al Teatro Comunale di Alvito, l’edizione XLV del Premio: per la Poesia Franco Marcoaldi, con il volume Amore non Amore (La nave di Teseo, Milano); per la Saggistica Giulio Ferroni con il testo “L’Italia di Dante. Viaggio nel Paese della Commedia” (La nave di Teseo, Milano); per il Giornalismo Massimo Martinelli, Direttore de “Il Messaggero”; Menzione Speciale per il Giornalismo a Lorenza Di Brango, Vicedirettore Tg Teleuniverso; per il Teatro Adriano Giannini. Figlio dell'attore Giancarlo - che ad Alvito ricevette la stessa sezione nel trentennale del Premio - e della regista Livia Giampalmo. Adriano, che esordisce come aiuto operatore proprio accanto alla madre, collaborerà poi come aiuto regista con Giuseppe Tornatore, Sylvester Stallone e altri. Ricalca le orme paterne, dopo la frequentazione di scuole di teatro, debuttando al cinema con Maurizio Sciarra. Nel 2002 è scelto da Madonna per il remake di Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto di Lina Wertmüller. In questo remake, diretto da Guy Ritchie, interpreta lo stesso ruolo interpretato dal padre nel 1974. Da qui altri ruoli, per  Livia Giampalmo, ma anche per Paolo Sorrentino e Fulvio Ottaviano, e per l’opera prima di Federico Zampaglione. Sulle orme del padre anche da doppiatore, come nel caso di Heath Ledger ne Il cavaliere oscuro, dove è Joker (personaggio interpretato in precedenza già da Jack Nicholson e doppiato dal padre Giancarlo nel film Batman). Lavoro che gli vale il Nastro d'argento, quale miglior doppiatore.

La giuria del “Val di Comino”, Presieduta da Giovanna Ioli, annovera Marcello Carlino, Elio Gioanola e Gerardo Vacana. La manifestazione, come sempre, dopo un recital dalle pagine di Ferroni, affidato a Dionisio Paglia, ha in programma un concerto d’onore a cura della straordinaria Orchestra da Camera di Frosinone. 

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