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Frosinone, un weekend nel segno del jazz si chiude sabato con il trio di Paolo Tombolesi nel culturando alla saletta

Il cartellone dalla Saletta delle Arti di Frosinone, in via Matteotti, nel centro storico del capoluogo, prosegue la sua entusiasmante stagione di eventi con un doppio appuntamento di stampo jazzistico. Venerdì 19, con inizio alle 21:30, si...

Il cartellone dalla Saletta delle Arti di Frosinone, in via Matteotti, nel centro storico del capoluogo, prosegue la sua entusiasmante stagione di eventi con un doppio appuntamento di stampo jazzistico. Venerdì 19, con inizio alle 21:30, si esibirà un gruppo di giovani jazzisti, il Cellitti/Raponi Quintet, mentre sabato 20, sempre alle 21:30, riflettori su uno dei concerti più attesi della stagione, quello che vedrà impegnato il trio di Paolo Tombolesi

Il Cellitti/Raponi Quintet nasce dalla collaborazione di cinque musicisti che nel corso degli anni hanno maturato ciascuno una propria originalità e sensibilità artistica e che hanno deciso di far confluire le loro esperienze musicali in un unico grande progetto. Il repertorio è composto esclusivamente da arrangiamenti e da brani originali scritti dal vibrafonista Roberto Cellitti e dal sassofonista Danilo Raponi i quali, per le loro composizioni, si ispirano ad alcuni tra i migliori interpreti e compositori del jazz moderno, come quali Joe Locke, PatMetheny, Stefon Harris, Kenny Garrett. Lo stile moderno del quintetto e il tipo di scrittura delle composizioni tendono a far risaltare le peculiari qualità di ognistrumento e di ogni singolo componente: Danilo Raponi sax tenore; Roberto Cellitti, vibrafono; Marco Cataldi, chitarra; Giuseppe Talone, contrabbasso e Andrea Proia, batteria.

Il concerto del Paolo Tombolesi Trio, invece, è un evento da non perdere, anche perché questo ensemble, dal glorioso passato, torna all’attività dopo qualche tempo in cui i componenti hanno seguito altri progetti. La figura di Paolo Tombolesi, uno dei più illustri musicisti che il nostro territorio abbia mai regalato al jazz nazionale, non avrebbe bisogno di eccessive presentazioni.

Paolo Tombolesi, infatti, ha alle spalle una lunga carriera come accompagnatore di musicisti italiani e stranieri ed il trio, che si è costituito nel 2003 in occasione della registrazione del Cd "Unawares" (Philology), rappresenta una sintesi delle sue molteplici esperienze musicali e un momento significativo nella ricerca di un lirismo che trascenda dalla natura meccanica del pianoforte per portarlo verso le possibilità espressive dei fiati e della voce umana. Al suo fianco sono attualmente Stefano Cantarano al contrabbasso e Alessandro Marzi alla batteria, una ritmica solida e creativa al tempo stesso, sempre pronta a seguire il mutevole flusso delle emozioni che nascono nel rapporto tra i musicisti e il pubblico con la spontaneità e l'immediatezza che sono fondamentali per il sound del trio.

In questi anni il trio si è esibito in importanti jazz club e festival tra cui Orvieto jazz, Pescina jazz, Alexanderplatz (Roma), ArcheoJazz (Villa dei Quintili, Roma), Atina Jazz, Alatri Jazz, Keyboard Synth Expo (Verona), ecc. Il repertorio è costituito da brani originali che traggono ispirazione da fonti diverse, nei quali l’improvvisazione estemporanea, basata sul rapporto e l’interazione tra i musicisti, ha un ruolo basilare.

Paolo Tombolesi si è diplomato in pianoforte e in jazz presso il Conservatorio “Licinio Refice” di Frosinone, ed ha perfezionato i suoi studi trascorrendo tra l’altro un periodo presso la Manhattan School of Music di New York.

La sua lunga attività musicale, sia come pianista che tastierista, si è svolta prevalentemente in ambito jazzistico, senza disdegnare escursioni in altri territori musicali. Tra i musicisti con cui ha collaborato, sia in studio che dal vivo, vi sono Massimo Urbani, Paolo Fresu, Bruno Tommaso, Tony Scott, Maurizio Giammarco, Rosario Giuliani, Mark Murphy, Alvin Batiste, Scott Reeves, Terrell Porter, JayRodriguez, Piero Leveratto, Eliot Zigmund, Charles Davis, George Garzone, Dino Piana, John Ramsay, Bob Gullotti e Frank Tiberi. Ha partecipato inoltre alla registrazione di diversi dischi con il trombonista Marcello Rosa.

Attivo anche sul fronte della didattica musicale da oltre venticinque anni, è attualmente titolare della cattedra di “Tecniche di improvvisazione musicale” e coordinatore dei corsi di jazz presso il Conservatorio di Frosinone.

Impegnato nella promozione della cultura musicale, ha fatto parte dei consigli direttivi dell’Associazione Nazionale Musicisti di Jazz e dell’Associazione Massimo Urbani, attualmente fa parte del direttivo della MIDJ, Associazione dei Musicisti Italiani di Jazz, ed è da venti anni direttore artistico del festival “Acuto Jazz”

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