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Roma, Posthuman Time, il futuro presente è tra Noi

E' in uscita Posthuman Time. Il futuro presente (ebook e cartaceo) per i tipi della Carmelina ( a cura di Federico Felloni) edizioni di Ferrara-Roma.  Volume collettaneo a cura del futurista Roby Guerra, note di Cristiano Rocchio (filosofo di...

E' in uscita Posthuman Time. Il futuro presente (ebook e cartaceo) per i tipi della Carmelina ( a cura di Federico Felloni) edizioni di Ferrara-Roma. Volume collettaneo a cura del futurista Roby Guerra, note di Cristiano Rocchio (filosofo di Padova) e Maurizio Ganzaroli (scrittore multimediale di Ferrara).

Trattasi di una Analisi futuribile, atipica e eclettica, sui nascenti tempi postumani, alla luce delle nuove tecnologie e degli effetti socio-culturali, con scansioni anche storico sociali nel futuro anteriore e poetico-letterarie contemporanee. Gli autori: Pierluigi Casalino (Imperia, storico e esperto mondo arabo, su Dante, anniversario 750), Maurizio Ganzaroli (racconti noir/futuristici) , Roby Guerra (sul Transumanesimo e intervista a Zoltan istvan, candidato futurista alle presidenziali Usa 2016), Achille Olivieri (storico e filosofo docente di Padova, sulla prima guerra mondiale e Erasmo da Rottardam) , Cristiano Rocchio (sulla fine dell'800 e la nascita del Futurismo storico) , Marco Tani (Poeta sperimentale di Ferrara, inediti 2015) , Bruno Vigilio Turra (Sociologo di Trento e sociocibernetico, testi per la societa della conoscenza futura) , Stefano Vaj (di Milano, futurologo e avvocato, sul transumanesimo futurista e la Biopolitica) *Cover di Giancarla Parisi

Dalle prefazioni di Guerra, Rocchio e Ganzaroli

(GUERRA) Scansione in libertà di diversi autori, tra sociologia e filosofia e persino letteratura: tra parola socio-cibernetica di Turra (verapragmatica del Change attuale e dissolvimento del grande simulacro socioeconomico odierno) o transumanista futurista di Vaj ; parola storico psicologica di Casalino (su Dante interetnico e futuribile ante litteram) o Olivieri e Rocchio, sorta di tac su fenomeni epocali non ancora paradossalmente illuminati in certa cifra immaginale sorprendente, ovvero la Grande Guerra ( nel suo centenario attuale) e il futurismo come matrice del posthuman stesso; parola pura fantapoietica, i vari Ganzaroli, Tani e chi scrive, focalizzando rispettivamente la simbiosi nascente uomo-robot, l'incredibile nuova bellezza futurante, certa tecnovisonarietà. Cosi forse fiorisce il Futuro presente: ritorno del senso e la sfida dell'avvenire obliati nel contemporaneo liquido fin troppo diffuso.

(ROCCHIO) Questa prospettiva adombra una nuova concezione dell'uomo, la cui elaborazione corrispondente alla realtà storica ci sembra davvero opportuna. Resta una questione, a quale scienza spetti questo ripensamento, quale «entra nei bisogni dell'uomo» (3). A nostro parere, come è già avvenuto nell'Umanesimo e nel primo Rinascimento, la disciplina più adatta alla ricomprensione raccoglie la filologia, la dialettica e la retorica, e tale riflessione può cominciare con le scienze del discorso. Questo in poche parole uno dei futuri possibili per l'Uomo.

(GANZAROLI) La pelle sintetica cede il posto a quella umana che ha una sua decadenza e scadenza, preferendo la consunzione e l'inevitabile oblio, piuttosto che la vita eterna. La ricerca dell'eternità con innesti cibernetici, meccanico biologici e robotica per sopravvivere a se stessi, alla propria razza alla propria umanità, un moderno patto con il diavolo, dove le protesi, la plastica, il metallo e l'olio prendono il posto del sangue e delle ossa verso qualcosa di nuovo o di infinitamente vecchio, poiché le antiche popolazioni terrestri già possedevano virtualmente queste conoscenze.

INFO

https://www.bookrepublic.it/book/9788899365110-posthuman-time/

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