Roma, Yuriko Damiani favole di porcellana

Sfoglio con interesse e curiosità il catalogo di Yuriko Damiani, “Favole di Porcellana”. L’eleganza delle orchidee, la sinuosità delle peonie, tonalità fredde e calde che si sovrappongono nelle figure di draghi, il coraggio e la perseveranza della dolcezza dei fiori esotici, la leggerezza e la leggiadria della carpa, gli accesi colori dei pappagalli, rivivono su vasi, piatti, centrotavola, oggetti vari in fine porcellana decorata a mano libera da Yuriko.

Pittrice giapponese, Yuriko Damiani, ha presentato il volume “Favole di Porcellana” presso il circolo degli Esteri in un’atmosfera resa orientaleggiante dai kimono ad arredamento delle pareti, dagli oggetti realizzati in porcellana in cui il senso della profondità, del gioco chiaro-scuro, l’asimmetria tipica dell’arte nipponica, la ricerca dell’equilibrio tra pieno e vuoto, l’accostamento di cromie dei temi tanto orientali quanto occidentali, le raffinatezze del materiale usato - la porcellana appunto -, si stendono in Occidente quale prosecuzione della cultura del Sol Levante per usare le parole della storica dell’arte, d.ssa Marina Marinelli.

Ma la fusione della cultura italiana con la pittura orientale, Yuriko la esprime nella tecnica dell’oro antico a rilievo su oro brillante. L’armonia delle forme plasmate da delicate pennellate, in un lavoro certosino dove l’uso dell’oro 14 carati proveniente direttamente dal Giappone, simbolo di luce, di rinascita non può che esprimersi in tutta la sua brillantezza e splendore nell’ibiscus o nel crisantemo fiore di vita e di speranza.

La presentazione del volume si è conclusa con un momento musicale a cura del pianista Lorenzo Apicella e della voce Hiromi Maekawa con “Memorie Future” hanno reso omaggio alla canzone pop italiana degli anni 60.

Maryàm

foto di Giancarlo Flavi