rotate-mobile
Politica

Anagni, bufera politica sul biodigestore

Nella serata di ieri si è appreso che la Regione Lazio ha rilasciato l’autorizzazione integrata ambientale

La pubblicazione della Determina regionale con l’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) per il biodigestore di Anagni di fatto non cambia nulla né accelera le procedure rispetto a quanto già sancito ad ottobre 2022, anzi, la società proponente deve ancora ottemperare ad una serie di richieste, non ancora esaudite, prima di poter procedere alla costruzione dell’impianto.

A spiegarlo è il Sindaco Daniele Natalia che dichiara: "La determina AIA regionale G05538 pubblicata ieri non cambia nulla. L’AIA è, infatti, subordinata alla bonifica del terreno poiché, come scritto nel documento, l’ARPA ha individuato nel sito di costruzione materiale contaminante sia direttamente sul suolo che nel sottosuolo e nella falda acquifera.

Inoltre vigono i pareri sanitario e urbanistico contrari del Comune di Anagni emessi da questa Amministrazione; il parere negativo dei Vigili del Fuoco; ed il divieto da parte della Provincia di allaccio in fogna.

L’inizio della costruzione è connesso, per di più, all’effettuazione di un sopralluogo congiunto tra tutti gli enti interessati, compreso il Comune di Anagni, che dovranno valutare l’effettiva ottemperanza delle stringenti richieste imposte alla società per la costruzione dell’impianto.
Resta, inoltre, ancora da richiedere l’Autorizzazione Unica Ambientale alla Provincia di Frosinone.
Resta ferma la volontà dell’Amministrazione di opporsi in ogni grado di giudizio al biodigestore, come ho più volte già detto e con gli atti alla mano che lo dimostrano.
Il ricorso al TAR dell’Amministrazione già è in atto e l’Avvocato dell’ente, il Prof. Franco Gaetano Scoca ha ricevuto questa mattina da parte del Comune tutti gli atti necessari per effettuare l’impugnativa della determina regionale. Su questo punto, come da mandato della cittadinanza, non abbiamo minimamente intenzione di cedere".

La nota di LiberAnagni

"Nella serata di ieri si è appreso che la Regione Lazio ha rilasciato l’autorizzazione integrata ambientale del biodigestore. Abbiamo subito recuperato l’atto regionale del 24.04.2023 ed abbiamo passato la notte ad esaminarlo. Ci sono 60 giorni per impugnarlo". Spiega in una nota Luca Santovincenzo Candidato Sindaco Coalizione LiberAnagni che poi prosegue
Non si deve mollare. E’ giusto e doveroso andare fino in fondo per chiedere e pretendere giustizia.
Il dovere primario di un Sindaco è tutelare l’ambiente e la salute dei suoi cittadini.
In questa vicenda, il sindaco Natalia non solo non ha fatto il suo dovere rilasciando il 24 dicembre 2020 un parere favorevole che nemmeno gli competeva, ma ha anche provato a strumentalizzare per fini elettorali la vicenda, annunciando solo pochi giorni fa in una intervista che il biodigestore non si sarebbe fatto grazie al suo ripensamento ed ai suoi buoni rapporti con la nuova presidenza della Regione.
Nell’intervista Natalia chiariva che all’epoca del rilascio del suo parere anche gli altri due candidati Cardinali e Tuffi erano d’accordo con lui, perché amministravano con lui.
Non c’è bisogno di aggiungere altro. I cittadini anagnini sapranno fare le loro valutazioni.
Dal canto nostro, riteniamo che sia giusto e doveroso andare fino in fondo per chiedere e pretendere giustizia davanti al TAR del Lazio, ferme restando le altre iniziative di carattere politico e amministrativo oggetto del nostro programma elettorale.
Sotto tale aspetto vogliamo informare i cittadini che persistono a nostro avviso i profili di illegittimità sollevati nel ricorso al TAR pendente promosso da Crescita Comune, Quartiere Cerere, Legambiente e 26 residenti vicino all’impianto con il patrocinio degli Avvocati Alessandro Mari, Roberto Colagrande e Michele Mammone.

Pertanto, è nostro impegno, come futura amministrazione, oltre che portare avanti l’ultimo ricorso promosso dal Comune di Anagni con l’Avv. Scoca, sostenere economicamente il ricorso al TAR Lazio di Crescita Comune ed altri che è l’unico di quelli originariamente proposti che, grazie agli sforzi e contributi economici di tanti cittadini tra cui molti della nostra coalizione LiberAnagni inclusi diversi iscritti ai circoli locali del PD, M5S e Possibile, risulta coltivato con la proposizione di motivi aggiunti contro le ultime due determinazioni di chiusura della Conferenza dei Servizi".

Le parole di Alessandro Cardinale (SiamoAnagni)

Alessandro Cardinali, candidato sindaco della coalizione Siamo Anagni, interviene sull'autorizzazione rilasciata dalla Regione Lazio per la realizzazione di un impianto di biodigestione nell'area industriale di Anagni

Un argomento che Cardinali conosce bene, in quanto nelle conferenze dei servizi ha rappresentato, come delegato all'ambiente, la Provincia di Frosinone.

"La Provincia di Frosinone - dichiara Cardinali - è stato l'unico ente che, documentazione alla mano, si è opposto in modo chiaro alla realizzazione dell'impianto, che porterà ad Anagni 84mila tonnellate di rifiuti. Una portata decisamente sovradimensionata rispetto alle esigenze del territorio dato che tutta la provincia ne produce trentamila.

Questo significa, ed è inaccettabile, che l'impianto è progettato per ricevere rifiuti anche da Roma.

Un danno per gli anagnini di cui deve assumersi la responsabilità il sindaco Daniele Natalia che ha espresso il suo parere favorevole in fase di rilascio di Via. Fare retromarcia con il successivo parere negativo, con l'ammissione di aver fatto un errore, certo non lo assolve. Inutile che adesso cerchi di condividere, come fa in un video, le responsabilità con altri. Il suo errore non può essere cancellato, soprattutto perché all’inizio della procedura ha tentato di nascondere il suo parere favorevole rilasciandolo personalmente anziché farlo rilasciare dagli uffici competenti.

Un parere, l'unico positivo in quella fase, che ha agevolato l'iter per l'autorizzazione, compromettendo il futuro del territorio.

Inoltre, la presenza dell’impianto di biodigestione non porta benefici alla collettività neanche dal punto di vista economico. Non è scritto da nessuna parte che verranno ridotte le tariffe per il servizio di smaltimento dei rifiuti, in quanto l'amministrazione comunale non è stata in grado neanche di prevedere e garantire queste agevolazioni. Come candidato sindaco e a nome di tutta la coalizione Siamo di Anagni ribadisco l'assoluta contrarietà a questo impianto”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Anagni, bufera politica sul biodigestore

FrosinoneToday è in caricamento