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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica Ceccano

L’appello: “Ceccano non è una città per bambini”.  

Per gli esponenti di Ceccano2030 mancano i luoghi pubblici e i giardini dove farli giocare

“Ceccano non è una città per bambini e per bambine, ce ne stiamo rendendo conto, giorno dopo giorno, dove un Nulla fatto di cemento sta distruggendo la nostra città.  Come nel libro “La storia infinita”, il Nulla si sta impossessando di tutto, lasciando dietro di sé solo brutture… purtroppo a Ceccano non arriverà un ragazzo in sella a Artax per salvarci…” Cosi in una nota gli esponenti di Ceccano2030 che poi prosegue:

“I bambini e le bambine di Ceccano non hanno un luogo pubblico dove giocare in sicurezza. La villa comunale è ridotta in uno stato vergognoso, la fontana dove prima usciva acqua fresca e zampillante ora è piena di rifiuti, mentre le staccionate divelte rendono il parco simile a un paesaggio post apocalittico. L'area denominata “L’isola che c’è”, ma che ormai non c’è, è ridotta ad un cumulo di giochi inagibili avvolti da triste nastro rosso e bianco. Ancora peggiore la situazione nell’area giochi del quartiere Di Vittorio.

Va ricordato a questa amministrazione che i parchi giochi per bambini non sono soltanto luoghi dove i bambini possono divertirsi, ma delle vere e proprie palestre per lo sviluppo della loro personalità e della loro salute; per questo è fondamentale garantire che tali spazi siano sicuri, custoditi, fruibili e ben curati.

Il diritto al gioco è un diritto inalienabile di ogni bambina e di ogni bambino, è una forma di educazione, e prima forma di socializzazione. Inoltre, tale diritto  consente l’abbattimento delle barriere sociali. Però, al fine di consentire tutto questo, occorre che la comunità sia arricchita di spazi verdi e di parchi giochi pubblici, adeguatamente  attrezzati e custoditi. Il futuro di Ceccano dipende necessariamente da queste scelte, per questo come collettivo Ceccano2030 siamo impegnati nel costruire una proposta seria, concreta ed efficace per un’altra città possibile, quella che i cittadini vogliono vivere nel futuro, una città a misura di bambina e di bambino; il diritto al gioco,  come d’altronde ogni diritto, deve poter essere esercitato da ciascuno, altrimenti non si parla più di diritti ma di privilegi: il tempo per dare vita a un’idea alternativa di città è oggi, il futuro di Ceccano comincia adesso!

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