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La cacciata dell'Assessore / Ceccano

Caligiore caccia Gizzi dalla Giunta per la Zeta in "solidarietà alla Russia"

A Ceccano (Frosinone) il sindaco di Fratelli d’Italia firma il decreto di revoca dell’assessore della Lega alla cultura, dopo l’ennesimo caso nazionale: la condivisione della Zeta a favore della Guerra di Putin contro l’Ucraina

L’esponente della Lega Stefano Gizzi, dopo l’ennesimo caso nazionale fatto scoppiare per via della condivisione via social della Zeta a favore di Putin, non è più assessore alla cultura nel comune di Ceccano (Frosinone). Nella mattinata di oggi, martedì 29 marzo 2022, il sindaco di Fratelli d’Italia Roberto Caligiore ha firmato il decreto di revoca delle deleghe sinora detenute da Gizzi. Oltre alla cultura, curava i rapporti con il Consiglio comunale.

Come previsto tra l’altro da una preannunciata staffetta nella Lega, il posto in Giunta dovrebbe essere occupato dal consigliere Angelo Macciomei, restando delegato ai lavori pubblici. Al posto di Macciomei, infine, diventerebbe consigliere il primo dei non eletti Alessio Patriarca, coordinatore della Lega Giovani Ceccano. Il sindaco scioglierà la riserva nei prossimi giorni perché ha rimesso in discussione tale operazione. 

A prendere le distanze da Gizzi sono stati direttamente i vertici territoriali della Lega: il coordinatore regionale Claudio Durigon, quello provinciale Nicola Ottaviani, il senatore Gianfranco Rufa, la deputata Francesca Gerardi e il consigliere regionale Pasquale Ciacciarelli

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