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La candidata alla Camera

Romani in Ciociaria, Grippo: "Ho toccato con mano criticità e opportunità"

Intervista a Valentina Grippo, consigliera e segretaria regionale di Azione. È candidata alla Camera con il Terzo polo, formato con Italia Viva, nei collegi plurinominali di Frosinone - Sora e Cassino - Terracina

Valentina Grippo, consigliera e segretaria regionale di Azione, è candidata alla Camera nei collegi plurinominali di Frosinone-Sora e Cassino-Terracina. Scende in campo con il Terzo polo, l'asse con Italia Viva per le elezioni politiche 2022, nuovamente protagonista ieri sera nel ristorante La Palombella del capoluogo ciociaro.

Hanno presenziato nell'occasione, tra gli altri, anche il segretario di Azione Antonello Antonellis, la coordinatrice di Iv Valentina Calcagni e il candidato alla Camera Stefano Carducci. Per il Senato, in quota Italia viva, corre invece il sindaco di Posta Fibreno Adamo Pantano

Valentina Grippo, nella veste di consigliera regionale, dice di aver "toccato con mano criticità e opportunità di sviluppo della provincia di Frosinone". Criticità e opportunità che, a detta dell'esponente romana del partito di Calenda, sono perlopiù attribuibili a tre macrosettori: industria, infrastrutture e sanità. Non mancano passaggi sulla bonifica della Valle del Sacco nonché sulla controversa tratta ferroviaria Roma-Frosinone-Cassino. 

“Su tutti questi temi e su molto altro ancora, cercherò di dare risposte e di portare in Parlamento le istanze dei cittadini di Frosinone e Latina - assicura la candidata alla Camera - Come penso di aver dimostrato in questi quattro anni da consigliera regionale, noi ci siamo sempre per i cittadini e continueremo ad esserci”. 

Consigliera Grippo, lei è romana ed è schierata nel Lazio sud. Sente di poter rappresentare la Ciociaria ed il Pontino?

“Negli ultimi cinque anni, in qualità di consigliera regionale, ho avuto modo di studiare e di toccare con mano sia le criticità che le tante opportunità di sviluppo che interessano la provincia di Frosinone. Si tratta di un’area difficile, che ha bisogno di interventi di carattere nazionale per poter essere rilanciata. Noi della lista Calenda siamo convinti che, al netto delle distorsioni a cui il meccanismo della legge elettorale spinge le forze politiche, la scelta del personale politico da candidare non possa prescindere da due fondamentali presupposti. Primo, serietà e competenza. Abbiamo infatti candidato soltanto persone che nella loro vita hanno dimostrato di possedere le qualifiche necessarie per svolgere con ‘disciplina ed onore’, come dice la nostra Costituzione, le funzioni pubbliche a cui saranno chiamati. Secondo, la rappresentatività delle comunità territoriali”.

Sempre alla Camera, per l’appunto, sarà candidato nel collegio del Frusinate anche Stefano Carducci. Come si è arrivati alla sua candidatura?

“Per rafforzare la nostra democrazia, dobbiamo recuperare il rapporto di fiducia diretto tra i cittadini ed i loro rappresentanti. Per questo, è fondamentale candidare donne e uomini conosciuti dalle proprie comunità, con una storia personale e politica sul territorio, che siano tenuti a rispondere ai cittadini del loro operato politico in rappresentanza di quella zona. È un basilare principio di accountability che esiste in ogni democrazia avanzata del mondo, tranne che da noi. La candidatura di Stefano Carducci nasce su proposta del coordinamento territoriale del nostro partito e va quindi proprio in questa direzione”.

Ieri ha presenziato nuovamente a Frosinone per incontrare i cittadini. Com’è andata?

“È la seconda volta che visitiamo Frosinone nel corso di questa campagna elettorale, a dimostrazione dell’impegno e dell’attenzione che vogliamo dedicare a questo territorio. In queste quattro settimane abbiamo avuto modo di confrontarci dando risposte serie e concrete. Ci impegna a rappresentare le loro istanze nel prossimo Parlamento e sono sicura che insieme riusciremo a raggiungere grandi traguardi”.

Dalla alleanza elettorale tra Azione ed Italia Viva-il Terzo Polo-potrebbe nascere ben presto un partito unico. Lei cosa ne pensa?

“Credo fermamente in questo progetto politico, nella sua forza e capacità di dare finalmente risposte ai tanti cittadini, che si sono stufati di una politica urlata, sempre contro qualcuno e qualcosa, ma mai capace di mettere a terra le misure necessarie che servono al Paese, a prescindere dal fumo ideologico che serve a militarizzare il proprio elettorato contro la fazione avversaria. Incontro tanti cittadini e tanti amministratori locali di piccoli comuni, spesso eletti in liste civiche e fino ad ora tenutisi lontani dalle forze politiche esistenti, proprio perché, essendo seri amministratori abituati ad una politica della concretezza e dell’intervento mirato, sono incapaci di adeguarsi alle perenni risse da asilo nido dei partiti”.

Cosa vi dicono cittadini e amministratori dei piccoli comuni?

“Che finalmente l’offerta politica della lista Calenda, la quale si rifà allo spirito repubblicano che unisce il Paese dimostrato da Mario Draghi e dal suo governo, fornisce alle loro realtà preziose una casa nella quale sentirsi a proprio agio, per la serietà e la competenza ‘no-non sense’ che ci contraddistingue. Dobbiamo ringraziare Carlo Calenda per la disponibilità a guidare questa grande avventura e Matteo Renzi per la generosità con cui ha fatto un passo indietro, mettendo il noi di fronte all’’io’. Il partito unico è una ottima idea: non sarà una fusione a freddo fra ceto politico, ma lo sbocco naturale per due forze diverse, che vengono da storie diverse, ma che condividono praticamente tutto sui temi. Siamo rimasti gli unici, fra le forze politiche, a sostenere incondizionatamente l’esperienza di Draghi.

Se verrà eletta come deputata nel Lazio Sud, cosa farà per le province di Frosinone e Latina?

“Alcune cose comuni a tutto il Pese, altre specifiche dell'area hanno fortemente bisogno di interventi nazionali, in particolare di investimenti, per essere rilanciate. Penso innanzitutto al sostegno dei distretti industriali, alle oltre 8500 aziende artigiane che costituiscono la vera ricchezza di questo territorio. Bisogna intervenire sulla riqualificazione di Stellantis, nel Cassinate, sulla bonifica della Valle del Sacco, tenendo insieme transizione ecologica, sostenibilità e sviluppo. Fondamentali sono poi il tema delle infrastrutture e della sanità. L’Italia è collegata in verticale e non in orizzontale: per questo la direttrice Sora-Ceprano-Fondi, il corridoio Tirreno-Adriatico, è un’opera assolutamente da realizzare sia per la mobilità dei cittadini sia per gli scambi commerciali. Aprirebbe nuove occasioni di crescita”.

Ecco, la famigerata tratta Roma-Frosinone-Cassino. Cosa vorrebbe fare?

“È una delle più congestionate d’Italia, con picchi di ritardi fino a 400 minuti. È un binario vecchio, che però ogni giorno trasporta migliaia di pendolari. Un investimento sul potenziamento di questa infrastruttura favorirebbe lo sviluppo urbanistico dell’intera area. Il nostro obiettivo dovrebbe essere quello di percorrere in 30 minuti Frosinone-Roma e in 1 h Roma-Cassino”.

Altri temi a cui è particolarmente sensibile?

“La sanità. Troppo spesso il tema in Ciociaria ha ricevuto attenzione solo per via delle lotte di potere locali. Dobbiamo piuttosto garantire servizi adeguati ai cittadini. Nella sanità del Lazio, oggi mancano 7000 lavoratori e solo nell’ultimo anno e mezzo ci sono stati oltre 4600 pensionamenti. Abbiamo bisogno di figure di assistenza, tecnici, amministrativi, professionisti, ausiliari. A livello nazionale, noi diciamo che ogni euro disponibile debba essere investito in sanità ed istruzione: i due pilastri del nostro stato assistenziale. In questo territorio, dobbiamo rafforzare il presidio ospedaliero di Sora e garantire assistenza adeguata all’ Isola Liri ed in tutta la Valle di Comino, favorendo nuove assunzioni per rimpiazzare l’organico in uscita”.

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