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Domenica, 28 Aprile 2024
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Ciociaria insostenibile: 84esima in Italia. Sardellitti: “Pensino a questo i nostri rappresentanti istituzionali”

A fronte del Rapporto Italia sostenibile 2021, stilato da Cerved, la consigliera comunale e provinciale pensa alle grandi ma inespresse potenzialità della provincia di Frosinone. Che, a livello di sostenibilità ambientale, è addirittura 101esima su 107

“Su questa costante posizione di insostenibilità della nostra provincia, nonostante le grandi potenzialità, si concentra il mio pensiero e si dovrebbe concentrare il pensiero dei nostri rappresentanti istituzionali”. Così la consigliera comunale e provinciale di Frosinone Alessandra Sardellitti, in quota Pd, a fronte di un “Rapporto Italia sostenibile 2021” in cui la Ciociaria risulta 84esima su 107 nel ranking generale della sostenibilità economica, sociale e ambientale.

Provincia di Frosinone: 78° nello sviluppo economico, 61° nel sociale, 101° nella tutela dell'ambiente

Nel report, curato dal gruppo di lavoro composto da Cerved group, Innovation team e Cerved rating agency, la provincia di Frosinone è innanzitutto 78esima nella sostenibilità economica: capacità produttiva, investimenti e innovazione, trasformazione digitale, competitività, solidità delle imprese, reti di trasporto, infrastrutture, e occupazione e dinamiche del lavoro.

Da considerare, poi, la 61esima piazza a livello di sostenibilità sociale: capitale umano e formazione, assistenza alle famiglie, ricchezza delle famiglie, fragilità sociale, condizione degli anziani, salute e sanità, e sicurezza e giustizia.

A incidere pesantemente, però, è il 101esimo gradino rispetto alla sostenibilità ambientale: inquinamento e consumo di risorse, tutela del territorio e delle acque, sostenibilità idrogeologica e sismica, consumo e riconversione energetica, e gestione di scorie e rifiuti.

Ciociaria tra le 8 province in cui sono previste ulteriori criticità nella sostenibilità ambientale 

È soprattutto rispetto all’insostenibilità ambientale che la consigliera Sardellitti, delegata provinciale alla Pubblica Istruzione e  all’Ufficio Europa, invoca maggiore attenzione da parte dei parlamentari e consiglieri regionali eletti sul territorio.

“L’obiettivo di emissioni zero entro il 2050 annunciato dall’Unione Europea - recita il Rapporto Cerved - richiede forti investimenti nei sistemi produttivi nazionali, per trasformare gli apparati produttivi e renderli sostenibili dal punto di vista ambientale. Il Recovery Fund fornirà risorse e incentivi per favorire questa transizione, ma è evidente che un ruolo fondamentale sarà costituito dagli investimenti delle imprese”.

Questo perché, ovviamente, la sostenibilità ambientale deve essere correlata alla perdita stimata di capitale e investimenti. Così si individuano “i territori - si legge ancora - che potrebbero accumulare i maggiori ritardi”. La provincia di Frosinone, intanto, è tra le otto per cui si prevedono situazioni ulteriormente critiche a livello di tutela dell’ambiente e gestione dei rifiuti. Le altre sono Messina, Agrigento, Reggio Calabria, Vibo Valentia, Campobasso, Taranto e Isernia.

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