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MARCO SILVESTRONI (FDI): DELEGAZIONE FDI-AN DAL PREFETTO GABRIELLI

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO: Oggi 16 ottobre alle ore 9.30 presso la sede della Prefettura di Roma, una delegazione di Fdi-An con Fabio Rampelli capogruppo alla Camera, Fabrizio Ghera capogruppo in Campidoglio, Andrea De Priamo portavoce romano...

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO:

Oggi 16 ottobre alle ore 9.30 presso la sede della Prefettura di Roma, una delegazione di Fdi-An con Fabio Rampelli capogruppo alla Camera, Fabrizio Ghera capogruppo in Campidoglio, Andrea De Priamo portavoce romano, Marco Silvestroni capogruppo in Città Metropolitana e portavoce della Provincia di Roma, Marco Marsilio portavoce regionale ha incontrato per una visita istituzionale il Prefetto Franco Gabrielli per discutere dei temi relativi alla nomina dei commissari e all'indizione di nuove elezioni per Roma Capitale e della Città metropolitana di Roma Capitale.

Secondo Silvestroni non è stata portata a compimento la Legge Delrio in merito alla elezione a suffragio universale del Sindaco metropolitano, avendo l’attuale Consiglio approvato nel proprio Statuto l’elezione diretta dello stesso Sindaco, presupposto per l’applicazione di tale sistema elettorale così come sancito dalla stessa Legge 56/2014.

Secondo la normativa per attuare il suffragio universale per l’elezione dei consiglieri metropolitani di Roma è condizione necessaria che lo statuto della città metropolitana preveda la costituzione di zone omogenee, che il comune capoluogo abbia realizzato la ripartizione del proprio territorio in zone dotate di autonomia amministrativa, in coerenza con lo statuto della città metropolitana.

Decisioni e provvedimenti spettanti ad Ignazio Marino nella doppia veste di sindaco di Roma e sindaco metropolitano a cui chiaramente non ha ottemperato. A ciò si aggiunge la latitanza di Zingaretti che come Governatore della Regione Lazio non ha ancora deciso sulla riallocazione delle funzioni regionali al momento ancora delegate alla ex Provincia di Roma, quando la scadenza prevista dalla attuale normativa è il 31 ottobre prossimo e al Presidente del Consiglio Renzi che nel testo delle riforme costituzionali che sta approvando non sta inserendo il potere legislativo da attribuire alla Città metropolitana

Occorre dunque rivedere la ripartizione delle competenze legislative di cui all’art. 117 Cost. e l’occasione sono proprio le riforme costituzionali in esame alle Camere.

Tale ridefinizione degli assets istituzionali rappresentativi nazionali e territoriali spiega Silvestroni fornisce l’imperdibile occasione per elevare Roma capitale - città sì metropolitana, ma soprattutto capitale del Paese - ad ente territoriale dotato di uno statuto di autonomia differenziata con il riconoscimento di un nuovo ente territoriale al quale attribuire un’autonomia speciale. Per Silvestroni lo strumento non può che essere l’art. 116 Cost. che stabilisce “Il Friuli Venezia Giulia, la Sardegna, la Sicilia, il Trentino- Alto Adige/Südtirol e la Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste dispongono di forme e condizioni particolari di autonomia, secondo i rispettivi statuti speciali adottati con legge costituzionale” dove andrebbe inserito subito dopo l’elenco degli enti dotati di autonomia differenziata la dicitura “Distretto di Roma capitale”.

A questo punto conclude Silvestroni: “il Ministro Boschi dovrebbe accettare il fatto che le funzioni legislative del nuovo ente siano allocate in una struttura che sostanzialmente riproduce il modello del “consiglio metropolitano” della legge n. 56 del 2014, che , per ragioni di coerenza con le altre assemblee legislative presenti nell’ordinamento, necessiterebbe di essere legittimata con una elezione a suffragio universale diretto.

Risulta automatico a questo punto che avvenga quello che Fratelli d’Italia chiede da quando è stata approvata la legge Delrio ovvero l’elezione diretta del governatore del Distretto di Roma capitale, nonché l’adozione del sistema elettorale attualmente vigente per la Regione Lazio, avendo però attenzione alla definizione dei collegi in modo da non svantaggiare la rappresentatività dei territori meno popolosi”.

Il prefetto in chiusura ha chiarito ogni dubbio circa le sorti del Consiglio metropolitano che alcune indiscrezioni lo volevano sciolto a seguito delle dimissioni del Sindaco Ignazio Marino. In realtà si applica la legge Delrio secondo la quale in caso di dimissioni del Sindaco metropolitano decadono solo i consiglieri del Comune di Roma e si procede alla loro surroga e il Vice Sindaco in carica ricoprirà il ruolo di Sindaco Metropolitano.

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