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Regione, consiglio approva nuovo regolamento privacy

Il Consiglio regionale del Lazio, presieduto da Daniele Leodori, , ha approvato all’unanimità il nuovo regolamento per il trattamento dei dati sensibili e giudiziari dell’ente proposto dall’Ufficio di presidenza. Si tratta di un adempimento...

Il Consiglio regionale del Lazio, presieduto da Daniele Leodori, , ha approvato all’unanimità il nuovo regolamento per il trattamento dei dati sensibili e giudiziari dell’ente proposto dall’Ufficio di presidenza.

Si tratta di un adempimento previsto dal “Codice in materia di protezione dei dati personali” (articoli 20 e 21 del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196), che va a disciplinare i tipi di dati trattati e le operazioni eseguibili presso il Consiglio regionale del Lazio, nei casi non specificati dalla legge. Il regolamento approvato oggi – che sostituisce il precedente del 2006 – recepisce lo schema tipo elaborato da un gruppo di lavoro creato ad hoc dalla Conferenza dei presidenti delle assemblee legislative delle regioni e delle province autonome per fornire a tutti i Consigli regionali un testo omogeneo. Uno schema che ha già ottenuto il parere positivo del Garante della Privacy, dopo che la Conferenza ha recepito alcune osservazioni.

Confermato, come previsto dal Codice, che il trattamento dei dati personali è consentito solo in riferimento ai tipi di dati e di operazioni identificati e resi pubblici, con un atto di natura regolamentare, il punto centrale del nuovo regolamento sta nell’aggiornamento delle 14 schede riferite a specifici trattamenti di dati, resosi necessario per il cambiamento della normativa di riferimento ovvero dalle diverse modalità con cui vengono effettuati i trattamenti. Ognuna di esse, infatti, indica i riferimenti normativi, la descrizione del trattamento, le modalità dello stesso, le finalità di rilevante interesse pubblico perseguite e ogni altra indicazione utile alla gestione corretta dei dati per singola materia. Di seguito l’elenco dei 14 ambiti di trattamento di dati sensibili e giudiziari effettuati presso il Consiglio regionale del Lazio:

1 – Nomine e designazioni;

2 – Instaurazione e gestione del rapporto di lavoro del personale;

3 – Assicurazione rischi di morte, invalidità permanente e temporanea, dipendenti da infortunio o infermità, e assicurazione infortuni dei Consiglieri e Assessori regionali in carica;

4 – a) Anagrafe patrimoniale dei titolari di cariche elettive e di cariche direttive di alcuni altri enti; b) Gestione economica, fiscale e previdenziale delle indennità, degli assegni vitalizi e delle reversibilità dei Consiglieri, ex Consiglieri e Assessori regionali;

5 – Attività di tutela amministrativa e giudiziaria – Patrocinio legale e rimborso spese legali;

6 – Difesa civica e altre funzioni di garanzia;

7 – Strumenti di democrazia diretta (iniziativa legislativa popolare, petizioni e referendum);

8 – Attività politica, di indirizzo e di controllo – sindacato ispettivo;

9 – Verifica elettorato passivo e requisiti per l'esercizio del mandato;

10 – Riconoscimento inabilità totale e permanente al lavoro degli eletti alla carica di Consigliere regionale;

11 – Documentazione dell'attività istituzionale del Consiglio regionale e degli Organi consiliari;

12 – Insindacabilità Consiglieri regionali;

13 – Attività del Comitato regionale per le comunicazioni;

14 – Attività amministrative relative alla concessione di patrocini, contributi e altri benefici a enti organismi senza scopo di lucro.

Per quanto riguarda gli aggiornamenti periodici previsti dalla legge, tutte le future modifiche alla disciplina del trattamento dei dati dovranno seguire un doppio passaggio, prima in Ufficio di presidenza e poi in aula consiliare, come avvenuto per il nuovo regolamento.

AVENALI, CONCLUSO ESAME PROPOSTA DI LEGGE PER LA FILIERA CORTA. UNO STRUMENTO IMPORTANTE PER VALORIZZARE LE PRODUZIONI LOCALI E L'AGRICOLTURA DI QUALITÀ

“La commissione agricoltura ha concluso l’esame dell’articolato della proposta di legge che ho presentato per valorizzare e sostenere il consumo dei prodotti provenienti da filiera corta. In un clima di grande collaborazione e condivisione, per cui ringrazio il Presidente Ciarla, l’Assessore Ricci intervenuta ieri, e tutta la Commissione, siamo riusciti a licenziare un testo migliorato e reso ancor più incisivo” commenta Cristiana Avenali, consigliera regionale del Partito Democratico e promotrice della proposta di legge 151/2014 sulla valorizzazione dei prodotti agricoli e alimentari da filiera corta.

Racconta Cristiana Avenali - “L’iter della proposta di legge è stato molto partecipato, grazie a diversi incontri con il Tavolo agroalimentare della Regione, l’Assessorato all’Agricoltura, con le associazioni ambientaliste, del biologico, con i Parchi, con le associazioni di categoria, con la grande distribuzione, che hanno apportato interessanti osservazioni e miglioramenti al testo.

Il nostro territorio ci regala grandi prodotti, sia qualitativamente che quantitativamente e dobbiamo valorizzare la qualità ed i prodotti del nostro territorio.

Questa proposta di legge, tra l’altro, si inserisce bene nel nuovo PSR, i cui primi bandi dovrebbero uscire nei prossimi mesi, e su cui potremmo prevedere delle premialità che vadano nel senso indicato dalla legge.

Il provvedimento che sarà adottato dal Consiglio dovrà avere grande efficacia e facile applicabilità, per andare incontro anche ai piccoli produttori.”

“Si tratta di un testo – continua la Consigliera – che sposa il cambiamento avvenuto nella mentalità dei cittadini, oggi più attenti ad avere prodotti di qualità, sani, tracciabili, biologici, naturali: questo cambiamento nei consumi deve essere promosso e sostenuto, attraverso misure appetibili per le aziende, promuovendo i prodotti dei Parchi, sostenendo gruppi di offerta e gruppi di acquisto per avvicinare il produttore al consumatore, e garantire prodotti agricoli e agroalimentari sostenibili, e che rispettano elevati parametri di legalità e salubrità.”

Conclude Avenali “Penso che continuando il lavoro di squadra che abbiamo svolto in Commissione Agricoltura, sono certa che potremo arrivare presto ad approvare una legge che garantisca ai nostri cittadini uno strumento utile ed efficace per sostenere l’agricoltura tradizionale, di qualità, la cultura del cibo legata al territorio.”

Così in una nota Cristiana Avenali, consigliera regionale del Partito Democratico e prima firmataria della proposta di legge sulla valorizzazione e consumo dei prodotti di qualità provenienti da filiera corta

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