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Regione, ok in commissione alle leggi sui debiti fuori bilancio

Con le nuove regole in materia di contabilità i debiti imprevisti sono riconosciuti con legge regionale. Audizione con il direttore generale di Lazio Innova, Andrea Ciampalini

Con le nuove regole in materia di contabilità i debiti imprevisti sono riconosciuti con legge regionale. Audizione con il direttore generale di Lazio Innova, Andrea Ciampalini

La Commissione Bilancio, partecipazione, demanio e patrimonio, programmazione economico-finanziaria, presieduta da Marco Vincenzi, ha dato parere favorevole a due proposte di legge con le quali il Consiglio regionale del Lazio si accinge a riconoscere debiti fuori bilancio per un totale di 18,272 milioni di euro. Si tratta della proposta di legge regionale n. 300, d'iniziativa della Giunta regionale, riguardante il riconoscimento di 16.969.508 euro di debiti fuori bilancio della Regione Lazio, e della pl 309 riguardante 1.302.621 euro di debiti del Consiglio regionale del Lazio.

Una nuova norma in vigore dal 1 gennaio 2015 consente, per la prima volta, di riconoscere la legittimità delle posizioni debitorie delle regioni riconducibili alla fattispecie dei “debiti fuori bilancio”, al pari di quanto è previsto per gli enti locali in determinati casi previsti dal Testo unico degli enti locali (Tuel). Come ha spiegato l'assessore al Bilancio, Alessandra Sartore, in passato la Regione provvedeva con atti amministrativi di Giunta. Con la nuova norma (contenuta del dlgs 126/2014 che modifica il dlgs 118/2011) si interviene dunque con legge regionale.

I debiti fuori bilancio della Regione Lazio, individuati a seguito di una ricognizione effettuata dal segretario generale della Giunta, riguardano: le sentenze esecutive (di primo grado, decreti ingiuntivi definitivamente esecutivi, cartelle esattoriali), per un valore complessivo di 7.697.421 euro; procedure espropriative o di occupazione d'urgenza per opere di pubblica utilità, da cui deriva un debito derivante dalla corresponsione dell'indennità, per 156.369 euro. Una quota significativa del debito, 9.125.718 euro, riguarda l'acquisizione di beni e servizi in assenza del preventivo impegno di spesa, riguardante la gestione degli interventi di emergenza e soccorso, la tutela e difesa del territorio regionale e il ripristino dei luoghi e delle infrastrutture a seguito di eventi calamitosi. Il debito fuori bilancio del Consiglio regionale del Lazio, pari a 1.302.621 euro, riguarda l'acquisizione di beni e servizi da parte della società in house Lazio Service.

Al termine delle votazioni per i due provvedimenti, è iniziata l’audizione del direttore generale della società regionale di servizi in house Lazio Innova, Andrea Ciampalini, il quale ha risposto alle numerose domande poste in una precedente audizione dai consiglieri regionali. Ciampalini ha innanzitutto illustrato in sintesi i risultati raggiunti, a seguito del piano di riordino delle società del Gruppo Sviluppo Lazio, oggi Lazio Innova, previsto dalla legge regionale 10/2013. Attraverso singole operazioni di fusione, le società del gruppo dedicate allo sviluppo economico sono passate da sei a due, Lazio Innova, appunto, e Bic Lazio. Entro settembre/ottobre di quest’anno, anche quest’ultima sarà incorporata in Lazio Innova. Il processo di riordino ha portato tagli ai costi per complessivi 4,5 milioni di euro l’anno, attraverso la riduzione del numero delle sedi e degli affitti, dei dirigenti e delle spese amministrative, oltre che con la razionalizzazione degli uffici e gli interventi sulle politiche degli acquisti e sull’utilizzo di consulenti esterni. Complessivamente gli stanziamenti della Regione Lazio sono passati dai 39 milioni di euro per il fondo di dotazione delle società del Gruppo Sviluppo Lazio del 2014 ai 34,1 per il funzionamento di Lazio Innova e di Bic Lazio del 2015, con una diminuzione pari a circa cinque milioni di euro. Un ulteriore risparmio, pari a trecentomila euro, è previsto per il 2016.

8 MARZO, BONAFONI: “DALLA SALUTE DELLE DONNE ALLE PARI OPPORTUNITÀ, UN IMPEGNO PER 365 GIORNI L'ANNO”

“L'8 marzo è una ricorrenza importante per ricordare le conquiste delle donne, ma anche per rivendicare i diritti acquisiti e quelli che rischiamo di perdere. Oggi, in occasione della Giornata internazionale della donna, vogliamo ribadire un impegno lungo 365 giorni e trovare, nelle pari opportunità e nel contrasto agli stereotipi di genere, le parole d'ordine del nostro agire politico. Un agire che si traduca, nella pratica quotidiana, in obiettivi da perseguire. Penso, ad esempio, al potenziamento dei servizi, quali scuole, ma anche alle politiche a sostegno delle famiglie e del lavoro, affinché nessuna donna debba mai dover scegliere se l'una o l'altro.

A quarant'anni dalla legge sui consultori, per questo 8 marzo, non posso che stigmatizzare il ruolo essenziale che hanno avuto e devono ancora avere per tutte donne. Il viaggio per i consultori del Lazio, che ho iniziato ormai un anno fa, mi ha dimostrato che molto è stato fatto rispetto al passato ma che molto c'è ancora da fare sul tema della salute delle donne. Il piano straordinario di rilancio e rifinanziamento dei consultori, annunciato oggi dal presidente Zingaretti, muove proprio in questa direzione. Perché non c'è miglior modo di celebrare l'8 marzo se non attraverso atti concreti”. E' quanto afferma la consigliera regionale di Si – Sel, Marta Bonafoni, presente stamattina all'iniziativa organizzata dalla Regione Lazio al Chiosco del Bramante.

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