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Roma, Il Gambero Rosso mette le ali e vola in Borsa

Storico ingresso in Borsa del Gambero Rosso, il gruppo editoriale che ha registrato una forte crescita negli ultimi anni nel comparto enogastronomico, sia in Italia che all’estero. Alla fine di settembre, infatti,  l’azienda guidata da Paolo...

Storico ingresso in Borsa del Gambero Rosso, il gruppo editoriale che ha registrato una forte crescita negli ultimi anni nel comparto enogastronomico, sia in Italia che all’estero. Alla fine di settembre, infatti, l’azienda guidata da Paolo Cuccia sarà quotata sull’Aim, il segmento di mercato di Piazza Affari riservato alle piccole e medie imprese. Si punta a raccogliere dai 7 ai 9 milioni di euro da utilizzare in nuovi investimenti per la crescita per 14 milioni di euro da realizzare in tre anni. C'è tempo fino al 14 ottobre per sottoscrivere le azioni ed arrivare al debutto sul listino previsto per il prossimo 19 ottobre. L'operazione di quotazione è un passo storico per l'Azienda, che punta a consolidare la sua leadership nel settore del food and wine: il capitale raccolto sarà impiegato nelle attività digitali (canale tv e web) per il 41%, nella formazione e nelle scuole per il 29%, nella creazione di contenuti editoriali (libri e guide) per il 16% e nelle attività di promozione per il 14%.

“È un investimento che possiamo fare, sia per l'aumento di capitale, sia per il miglioramento dei flussi di cassa, fortemente cresciuto nel 2014” ha sottolineato il presidente di Gambero Rosso “con un deciso trend di crescita che è proseguito anche nel 2015, a livelli che in soli quattro mesi hanno già superato il dato di cash flow di tutto il 2013, pur essendo la prima parte dell'anno quella in cui la società investe e incassa meno”. Dopo una fase di risanamento ed essere entrato in nuove attività, oltre a quella tradizionale di guida enogastronomica, il marchio cerca ora risorse finanziarie per la crescita focalizzata soprattutto sull’estero. «Saremo l’unica guida quotata, neanche Michelin lo è» ha spiegato Paolo Cuccia. «Per noi la Borsa è un esercizio di trasparenza ed è operazione strategica. La quotazione serve a finanziare in gran parte la crescita a livello internazionale».

In un mercato come quello del food and wine, orientato oggi alla ricerca delle eccellenze, il brand Gambero Rosso rappresenta una sorta di passaporto per le aziende: “Una vera e propria agenzia di rating che valorizza le eccellenze del made in Italy sui mercati internazionali, che dimostrano nei numeri di apprezzare la nostra italian food experience”. E per il Gambero, con quasi trent'anni di esperienza alle spalle, l'obiettivo è allargare l'offerta. Sarà l'estero uno dei principali canali di espansione: “Nel comparto educational, amplieremo la nostra piattaforma formativa con sette nuove Città del gusto all'estero, oltre ad altre cinque che nasceranno in Italia".

Di particolare interesse potrebbe risultare, a nostro avviso, la costruzione di una specifica “Rete delle Città del Gusto” in grado di offrire una vasta gamma di servizi di supporto alle aziende retiste e consentire alle imprese di rafforzarsi senza perdere la propria identità. Grazie alla stipula di contratti di rete omogenei e alla ripartizione dei costi all’interno della Rete delle Città del Gusto si potranno massimizzare le risorse all'interno dell’aggregazione ed il Gambero Rosso sarà in grado di penetrare con maggiore efficacia ed aggressività nei mercati internazionali emergenti, rafforzando i prodotti, la storia e la propria identità imprenditoriale.

Per quanto riguarda le destinazioni degli investimenti esteri, l'azione sarà focalizzata sulle aree dell'Europa centro orientale, sul Nord America, ma anche con attenzione all'America Latina e agli Emirati Arabi, senza tralasciare il quadrante sudest dell'Asia. L'obiettivo sarà quello di assecondare le esigenze non solo del mercato, ma anche di conoscere la storia e le usanze del nostro Made in Italy alimentare che si celano spesso dietro i singoli prodotti, da quelli vinicoli ai salumi, dal pane all'ortofrutta.

L'attenzione del Gambero Rosso si concentrerà pertanto anche sulle nuove modalità di fruizione del turismo con particolare riferimento al “turismo esperienziale”, ossia quel tipo di vacanza che consente ai viaggiatori di conoscere un luogo e apprenderne le tradizioni. “Cercheremo” ha concluso Paolo Cuccia “di far capire agli stranieri che l'offerta che si può trovare in tutte le regioni d'Italia è talmente vasta da permettere loro di tornare più volte in Italia a conoscere le nostre eccellenze”.

Dr. Giorgio De Rossi

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