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Valle Del Sacco

Olevano Romano, in sette sfiduciano il Sindaco Quaresima

Presentata la mozione per richiedere il consiglio comunale nel quale far decadere il primo cittadino dopo appena un anno e mezzo dalla rielezione

Il mese di ottobre ad Olevano Romano si è aperto con il botto, ovvero con la presentazione della mozione di sfiducia al sindaco Umberto Quaresima firmata dai consiglieri di Minoranza di Rinascita Civica e dagli ex consiglieri di maggioranza, ed ora nuovo gruppo politico Uniti per Olevano.

In pratica un passaggio che già si era prospettato sin dalla fine di agosto ovvero da quando l’ex vice sindaco Paola Buttarelli aveva rimesso le sue deleghe ed insieme ad altri tre consiglieri comunali (Viti, Lico e Totaro) era uscita dalla maggioranza.

A questo punto il presidente del consiglio comunale ha 30gg per indire un consiglio comunale e portare alla votazione della giunta la mozione. Che se come previsto, verrà votata da 7 persone (firmanti), il consiglio e la giunta verranno sciolti nell'immediatezza. A quel punto arriverà il commissario prefettizio che traghetterà l’amministrazione alla prossima data utile per rivotare una nuova amministrazione.

I 30 giorni si sovrappongono ai 20 concessi dalla Prefettura per l’approvazione del bilancio, di fatto entro 10 giorni dovrebbe essere indetto il consiglio, che vedrà il sindaco decadere.

Venendo alla motivazioni che hanno portato alla mozione a firma dei sette consiglieri comunali si legge della: “paura del dialogo e del confronto franco. Del non fidarsi degli interlocutori istituzionali e di decidere di procedere in solitudine nella convinzione di fare il bene del paese”.

Quello che emerge è la solitudine del primo cittadino Umberto Quaresima che dopo appena un anno e mezzo dalla rielezione a Sindaco si trova da solo nel mare in burrasca e si sfoga parlando della forza del suo agire e degli improbabili inciuci.

Il messaggio del sindaco

“Sapete che per educazione e cultura personale – scrive Umberto Quaresima sui social - sono abituato a lavorare sodo, con umiltà ed equilibrio, senza fare chiacchiere e senza offendere nessuno.  Ho cercato di raggiungere con sacrificio gli obiettivi prefissati, anche sbagliando, cadendo e rialzandomi, ma mantenendo sempre la testa alta e nel rispetto degli altri, soprattutto dei più deboli, perché questo fa parte della mia natura.

Nel lavoro e nella vita chi mi conosce sa bene che mi sono assunto sempre le mie responsabilità, senza mai fare capo a improbabili padrini e senza prestarmi ad inopportuni inciuci. Adesso andiamo avanti senza paura con la testa e con il cuore”.

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