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Aeroporto di Roma-Frosinone, l'Aparf: "È ora della concretezza. La posizione di Marzi dettata da interessi di campagna elettorale"

L'associazione sull'aeroporto civile: "A differenza di qualsiasi altro progetto di qualsivoglia natura, porterebbe sviluppo e occupazione dell'ordine dei 3000 posti di lavoro tra diretti ed indiretti, ma anche turismo, mobilità e prestigio per un territorio intero"

Nei giorni scorsi è andato in scena un convegno dove Legambiente ha illustrato la propria idea di un parco fotovoltaico nella zona occupata attualmente dall'aeroporto Moscardini di Frosinone. L'idea è stata accolta favorevolmente dal candidato a sindaco del PD Domenico Marzi  e dal suo campo largo di centrosinistra in vista delle elezioni amministrative di domenica 12 giugno 2022.

Aparf, associazione che da tempo si sta battendo per la realizzazione di un aeroporto civile a Frosinone, ha ribadito, tramite un comunicato, come sia importante mandare avanti lo sviluppo della propria idea che porterebbe innumerevoli opportunità lavorative nel territorio.

"Da diversi anni ormai - si legge nel comunicato -  Aparf studia la fattibilità di un aeroporto civile a Frosinone e, nel farlo, ha tenuto e tiene in considerazione le ovvie difficoltà che un progetto di questo tipo porta con sé ed ha fatto tesoro delle esperienze altrui, quando i tempi non erano oggettivamente ancora maturi.

Diciamo questo perché un'infrastruttura aeroportuale può anche nascere da un desiderio, ma poi deve essere contestualizzata, giustificata dalle reali esigenze del territorio, deve dare a questo un importante valore aggiunto".

"Oggi molte cose sono cambiate -prosegue l'Aparf - Il fortissimo ridimensionamento di Ciampino, deciso dal tribunale, ad aeroporto da dedicare al soccorso aereo ed ai voli di Stato, così come la saturazione di Capodichino e Fiumicino, rendono matura, se non addirittura improcrastinabile, la realizzazione di un terzo aeroporto civile nel Lazio che possa assorbire le importanti quote di traffico aereo che debbono essere necessariamente trasferite da Ciampino.

Rispetto al Nord Italia, il centro-sud della penisola si presenta con un grave gap infrastrutturale, che tende ad allargarsi. Come si può discutere con gli investitori di sviluppo, programmazione turistica, commercio, occupazione e mobilità, senza però avere risposte concrete e piani infrastrutturali che diano ad essi opportune reali? Considerato tale quadro, e considerati anche i limiti di diversa natura che insistono su territori di Rieti, Viterbo e Latina, Aparf propone fortemente Frosinone come unico sito logico nel Lazio atto ad ospitare un aeroporto civile.

Sviluppo e occupazione 

Fatta tale premessa APARF tiene a precisare che il progetto in questione non è in competizione con altre idee progettuali da destinare al territorio e per questo non accetta veti pregiudiziali da nessuno, specie se non adeguatamente motivati. L'aeroporto, così come concepito, a differenza di qualsiasi altro progetto di qualsivoglia natura, porterebbe sviluppo e occupazione dell'ordine dei 3000 posti di lavoro tra diretti ed indiretti, ma anche turismo, mobilità e prestigio per un territorio intero. L'aeroporto è progettato secondo gli ultimissimi criteri di sostenibilità e di riduzione dell'impatto ambientale. In esso saranno ammesse solo le compagnie aeree dotate dei vettori più moderni che già oggi adottano soluzioni molto performanti per ciò che concerne la combustione e la riduzione dell’impatto acustico.

D’altro canto, Aparf è conscia che, ad oggi, l'impatto zero ancora non esiste, come tuttavia non esiste neppure per l'energia eolica o fotovoltaica e per conseguenza anche per le auto elettriche. Fortunatamente la scienza e la tecnologia aerospaziale stanno proponendo soluzioni sempre più green, nonché carburanti che nei prossimi anni arriveranno a produzione di Co2 prossime allo zero. Chi dice il contrario mente o non è aggiornato. Per far proprie queste occasioni però, bisogna saper cogliere l'attimo.

Domani, a giochi fatti, trovare collocazioni diverse, sarebbe troppo tardi. Il futuro non aspetta ed è già fra noi. Per questa ragione noi rispondiamo a Legambiente che è libera di proporre il suo parco fotovoltaico sul sedime dell'Aeroporto Moscardini, ma non di attaccare pretestuosamente il nostro progetto. Facciano pure il loro percorso, per carità, ma visto che, di fatto, l'Aeronautica Militare non si è pronunciata sul destino dell'area (che presumibilmente resterà militare), il tutto ci sembra abbastanza incerto. Al punto che loro propongono un progetto fotovoltaico con ipotesi A, B e C in funzione di quella che sarà l’eventuale risposta dell'ARMA".

"Proposte che fanno viaggiare la fantasia dei cittadini in periodo elettorale"

"Loro sono liberissimi di farcire il loro progetto con scuole, università, centro ricerche e museo (noi le proposte degli altri le leggiamo) - continua l'associazione - Sono tutte cose, evidentemente, necessarie a far viaggiare la fantasia dei cittadini in periodo elettorale, ma che poi, nella realtà, necessitano di continuità, di accordi con il Ministero della Pubblica Istruzione, Università e di ingenti investimenti nel tempo. Facciano pure il loro percorso, ma se ci attaccano sapremo difenderci dal “NO” per partito preso a qualsiasi infrastruttura che apra allo sviluppo vero.

Noi di APARF vediamo il progetto di Legambiente in modo trasparente. Di fatto non ci riguarda e nemmeno lo consideriamo alternativo, perché il nostro è un progetto diverso, tanto da averlo pensato fuori dal sedime militare e più vicino all'Autostrada, alla linea ad Alta Velocità e quindi anche la futura stazione della TAV. Una contingenza di fattori sinergici che renderebbero unico il progetto dell'Aeroporto di Frosinone un vero “unicum” nel centrosud della nostra penisola.

"Marzi si è schierato contro l'idea di aeroporto, cosa che lui invece per anni aveva sostenuto. Posizione dettata da interessi di campagna elettorale"

"Lungi da noi voler politicizzare il progetto - conclude l'Aparf - siamo trasversali, ma se poi ci tirano per la giacchetta siamo anche costretti a dire che l'afflato politico si è materializzato all'interno del convegno di Legambiente, quando il candidato a Sindaco Marzi si è schierato contro l'idea di aeroporto, cosa che lui invece per anni aveva sostenuto. Una posizione non "ideologica", ma apparentemente dettata da interessi di campagna elettorale".

"Fatto per noi inaccettabile. Per ultimo, dobbiamo ricordare che, ad oggi, abbiamo raccolto più di 50 manifestazione di interesse di aziende con sedi tra Anagni, Ferentino e Frosinone. Importanti realtà imprenditoriali del nostro territorio che chiedono a gran voce un aeroporto. E se è vero che il caso Catalent ha gettato sconcerto su un territorio intero, allora è davvero arrivato il momento di creare quelle condizioni infrastrutturali che, non solo possano definitivamente scongiurare il reiterarsi di simili situazioni, ma che soprattutto possano ricreare le condizioni per genere valore aggiunto sull'intera area industriale.

Non a caso il nostro progetto di aeroporto gode già oggi del parere positivo espresso da Enac, dai sindacati, da buona parte del mondo politico, dal mondo imprenditoriale e dalle stesse compagnie aeree low cost, mentre restiamo in attesa di un pronunciamento della Regione".

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