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Lunedì, 29 Aprile 2024
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A Frosinone si guadagnano circa 80 euro al giorno

Un dato che posiziona la Ciociaria al 58esimo posto nazionale e al secondo in Regione. All'anno lo stipendio medio è di 18.576 euro

A Frosinone si guadagnano circa 80 euro al giorno e 18.576 euro all'anno. Un dato che posiziona la Ciociaria al 58esimo posto nazionale e al secondo in Regione. Con 22.971 euro di retribuzione media, Roma è la sesta provincia in Italia per quanto riguarda gli stipendi. E nel Lazio c'è un altro dato indicativo: gli occupati non regolari sono stimati in 384.300 unità (con il 14,3% di tasso di irregolarità). In cima alla classifica, le città del Nord, con retribuzioni medie giornaliere decisamente  più alte: Milano è a 124 euro, Bolzano a 104,8, Parma a 103,8.

A Roma invece la retribuzione media giornaliera è pari 101,31 euro e la retribuzione media annua di 22.971. Per quanto riguarda le altre province, Frosinone si trova in 58esima posizione nella raduatoria nazionale, con una media giornaliera di 80,80 euro e 18.576 euro annua. Latina è invece in 66esima posizione. I lavoratori pontini guadagnano in media 79,08 euro giornaliere e 17.736 euro all'anno. Fanno peggio Rieti, al 74° posto con 76,10 euro al giorno e 16.267 euro l'anno, e Viterbo, 86esima in Italia con una retribuzione media annua di 16.409 euro.

I dati sono commentati dal segretario generale della Cisl Lazio, Enrico Coppotelli: "In un momento delicato e cruciale come quello attuale dobbiamo chiederci quale sia il compito del sindacato. La Cisl Lazio non ha dubbi: quello del confronto finalizzato a ottenere buoni accordi che abbiano come obiettivo quello di migliorare le condizioni di lavoratori e pensionati. Guardando in prospettiva. Per questo motivo, con orgoglio e determinazione, ribadiamo la nostra disponibilità a confrontarci con la Giunta regionale guidata da Francesco Rocca. Abbiamo appreso che altre organizzazioni sindacali hanno seguito la linea della Cisl con la sottoscrizione dell'accordo sulla riduzione della pressione fiscale. Un accordo di natura sindacale che abbiamo preso in considerazione perché punta a ridurre la pressione fiscale, avendo come priorità i redditi più bassi. Con lo sguardo rivolto al 2024 da subito e alla diminuzione dell'addizionale Irpef. Gli obiettivi - spiega ancora il sindacalista - andranno verificati e discussi continuamente sui tavoli che verranno convocati a gennaio, marzo e aprile. In quei contesti si stabiliranno le somme che verranno impegnate concretamente, nell'ambito di un percorso fatto di verifiche, valutazioni e confronti sindacali".

"Tante, anzi troppe famiglie residenti nel Lazio sono schiacciate da una pressione fiscale che limita la capacità di spesa e quindi la qualità della vita - continua Coppotelli - Il punto di approdo finale di questa stagione di confronto è quello di rendere strutturale la riduzione della pressione fiscale. E nel momento in cui altre organizzazioni sindacali hanno seguito il nostro stesso percorso è importante ribadire che la Cisl Lazio è stata assolutamente coerente con il confronto avviato già a marzo con l'assessore regionale Righini. Già allora avevamo messo in chiaro che era fondamentale arrivare a definire tempi, modalità e obiettivi per garantire una riduzione della pressione fiscale a carico dei redditi più bassi. Abbiamo apprezzato il metodo della chiarezza e del confronto. Va ribadito con nettezza, senza se e senza ma, che questo è il momento dell'assunzione di responsabilità, non della polemica sterile. L'orizzonte è stato definito e da gennaio inizieremo ad entrare nei dettagli di questo importante Piano. Coerenza, confronto, determinazione e impegno: i parametri sono questi. La nostra linea era giusta: lo dimostra il fatto che altre importanti realtà sindacali sono venute sulle stesse posizioni".

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