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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca Cassino

Processo Mollicone, il 7 maggio si torna in aula, per l'Arma dei Carabinieri confermata la costituzione di parte civile

La Corte d'Assise è stata aggiornata per consentire al pubblico ministero Maria Beatrice Siravo di replicare alle eccezioni presentate dalla difesa

L'Arma dei Carabinieri e il Comune di Arce resteranno tra le parti civili che hanno chiesto la costituzione nell'ambito del processo per l'uccisione di Serena Mollicone. Lo ha stabilito il presidente della Corte d'Assise Massimo Capurso, rigettando le richieste avanzate dalla difesa degli imputati.

 La seconda udienza per l'omicidio di Serena Mollicone a quasi 20 anni di distanza dalla morte della giovane si è svolta in una delle aule dell'Università di Cassino (Frosinone). Questo si è reso necessario per rispettare le norme anti Covid. Perché la Corte d' Assise si compone tra presidente, giudici, pubblico ministero e giuria popolare oltre che cancellieri di oltre 15 persone.

La difesa dei cinque imputati e le tanti parti civili hanno fatto superare di gran lunga la capienza dell'aula di tribunale. Per questo il presidente Capurso ha chiesto ed ottenuto il trasferimento in ateneo.

Il rinvio a giudizio

Le parole di Antonio, il fratello di Guglielmo

Prima di entrare in aula abbiamo incontrato Antonio Mollicone (video in basso) il fratello di Gugliemo che si è detto sereno perchè spera che da oggi i lavori dei magistrati procederanno spediti verso la ricerca della verità

In aula il 7 maggio

L'udienza ha trattato questioni tecniche mentre per entrare nel vivo del dibattimento sarà necessario attendere le prossime udienze a partire da venerdì 7 maggio. Il lasso di tempo si è reso necessario per consentire al pubblico ministero Maria Beatrice Siravo di controreplicare alle eccezioni presentate dalla difesa. In aule erano presenti sul banco degli imputati, l'ex maresciallo Franco Mottola, il luogotenente Vincenzo Quatrale e l'appuntato Francesco Suprano. Assenti Marco Mottola e la madre Anna Maria. I cinque sono difesi dagli avvocati Germani, Candido, D'Arpino, Mancini e Di Giuseppe. Le parti civili, tutte presenti, erano rappresentante dagli avvocati Dario De Santis, Sandro Salera (nel video in basso con Consuelo Mollicone) ed Federica Nardoni per Antonio, Consulo ed Armida Mollicone ed Elisa Castellucci per la famiglia di Santino Tuzi.

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