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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Colleferro, tutto pronto per la presentazione del Festival di fotografia Cosmo

Il festival si terrà dal 24 maggio al 24 giugno 2024 ma durante la conferenza sarà lanciata su stampa e canali social la call for entry rispondente al tema: “Il futuro della fantascienza? Ci viviamo dentro.

La fotografia, fin dal suo avvento, ha avuto un ruolo insostituibile nella costruzione di una nuova storia visiva del mondo con particolare riferimento al procedere inarrestabile del pensiero scientifico e alla sua divulgazione. È con pari consapevolezza che registriamo l’assenza di momenti di riflessione collettiva attorno a questo tema.

Da qui l’esigenza di colmare questo vuoto con la proposta di organizzare un festival internazionale che si concentri sulla fotografia e il suo rapporto tra Scienza ed Arte nella storia dell’uomo. La fotografia, tra le sue ambizioni, ha infatti anche quella di aver educato e comunque stimolato l'occhio umano a "vedere" sempre più in profondità, anche ciò che altrimenti sarebbe stato trascurato nel nostro vivere quotidiano.

Come dimostra, la fotografia, di possedere un’ultra-vista? Vedendo quello che al nostro occhio era sfuggito. La sua vocazione è raccogliere tracce visive del mondo inquadrato dalle sue lenti in misura maggiore rispetto a quello che il fotografo le aveva chiesto di fare. Ancora in fasce, la fotografia già voleva fare di più di quel che lo stato della tecnica le concedeva. Voleva il colore, il movimento, la profondità. Il bello è che, prima del previsto, ottenne tutte e tre le cose. Ma questo era solo il suo modo di sentirsi onnipotente. Poi, volle vedere di più. Più di noi.

La sovrabbondanza di dettagli non preventivati che l'occhio trova nelle sue stampe sta alla radice dell'unicità della fotografia e fonda il mito della sua superiorità rispetto alle dotazioni "antiquate" del corpo umano. La fotografia è "retina dello scienziato", per l'astronomo Janssen, e la sua non è solo una metafora: è davvero la protesi oculare che è sufficiente portarsi dietro ovunque, dalle ascensioni in mongolfiera alle esplorazioni del sottosuolo, puntare sull'infinitamente grande dell'universo come sull'infinitamente piccolo della microbiologia, e lasciar lavorare, perché ci porti a casa quello che non si poteva vedere prima.

La fotografia diventa, paradossalmente, una macchina per vedere l'invisibile. Oserei dire che la fotografia ha conquistato la propria credibilità non perché sembrava capace di riprodurre il visibile, ma proprio perché si vantava di mostrare l'invisibile. E il bello è che lo fa davvero, quando fruga dentro i corpi senza squarciarli col bisturi: il 1896, anno in cui Röntgen annuncia la scoperta dei raggi X, è per lui l'"anno zero" di quella svolta che fa uscire la fotografia dal campo del reale umanamente visibile e la proietta in quello del reale umanamente pensabile. Qualche sbandata (la fotografia spiritica, la fotografia mentale, la fotografia dell’Aura) consiglierà un po' di prudenza nel nuovo secolo. Ma il paradigma epistemologico fotografico che l'Ottocento trasmette al Novecento non è affatto quello del "pantografo del visibile", è al contrario quello di un medium assieme scientifico e medianico, che ci mette finalmente in contatto con le verità nascoste ai sensi. Bisogna forse rimettere un po' a posto le nostre categorie storiche, per quanto riguarda la fotografia, e spostare al Novecento l'affermazione del fotografico come riproduzione del reale visto, come registrazione, archiviazione e condivisione di una testimonianza. Un'ideologia che si afferma potentemente con il fotogiornalismo.

Il terzo secolo della fotografia cambierà ancora paradigma? Qualcosa dice che ci siamo vicini. Ma l'abbandono della fiducia nella fotografia come testimonianza non sarà, mi par di capire, un ritorno alla fotografia come ultra-percezione. I segni dicono che la fine, più o meno giustificata, del "paradigma indicale", insomma della fotografia come impronta di qualcosa che c'è (visibile o invisibile che sia) sta aprendo la strada a un ritorno della fotografia nel solco antichissimo delle immagini che reinventano la realtà. Che non raccolgono ma propongono immagini del mondo. Dopo il reale invisibile, attraverso il reale testimoniato, ora stiamo arrivando alla fotografia come visualizzazione del reale ipotetico. Il tema del festival, dunque, affronta la vocazione dell’uomo di abitare l’altrove, attraverso la scoperta scientifica non rinunciando alla dimensione onirica del sogno, quindi un incessante dibattersi tra curiosità e propensione alla meraviglia. Il festival come luogo di ricerca, di riflessione, dunque di cultura. Cultura, capace di dialogare ed esprimere in modo perentorio la vocazione storica di un territorio, quello di Colleferro, polo di eccellenza nella ricerca e nella realizzazione delle tecnologie spaziali. Territorio a vocazione fondamentalmente industriale, tecnico scientifica, alle porte di Roma e che nel corso del tempo, pur tra difficoltà e vicende avverse, è riuscita non solo a mantenerla, ma a rilanciarla in una prospettiva futuribile.

Un luogo che si confronta quotidianamente con istanze e politiche apparentemente inconciliabili, quelle conservative volte alla salvaguardia ed integrità del territorio e quelle della necessità di provvedere alla sua trasformazione. Cultura, come espressione di continuità con i recenti meritori interventi di recupero e rifunzionalizzazione dell’architettura Morandiana. Cultura in continuità con la designazione di Colleferro come capitale Europea dello spazio nell’anno 2022. La Cultura e la libertà creativa rappresentano per l’Unione Europea e i suoi cittadini mezzi vitali al fine di rafforzare le democrazie e i valori delle stesse. Per contribuire a sviluppare la cultura e l'identità europee occorre offrire maggiore sostegno ai giovani artisti e creatori, promovendo momenti di scambio e confronto interculturale atti a far crescere la consapevolezza che la ricchezza dell’Europa sono le diversità culturali e linguistiche. Questo intervento si muove in tale direzione.

Il Festival COSMO - la fotografia fra scienza e arte – a Colleferro mira alla creazione e individuazione di metodologie operative capaci di promuovere relazioni fra diversi soggetti, alla costruzione di reti, alla attivazione di percorsi di co-progettazione, condivisione e inclusione sociale attraverso il coinvolgimento delle comunità del territorio, degli enti pubblici, delle associazioni e dei gruppi informali di cittadinanza attiva. Un grande progetto che scommette sull’ individuazione di strategie orientate alla trasformazione e al cambiamento, capaci di essere generative di nuove iniziative e producenti processi di sviluppo con prospettive e ricadute a medio e lungo termine con indicazioni delle metodologie adottate in funzione di una possibile replicabilità delle stesse in altri contesti territoriali.

Il Festival COSMO - la fotografia fra scienza e arte – di Colleferro come modello virtuoso da esportare in realtà Europee. A tale proposito il Comitato Organizzatore e il Comitato Scientifico del Festival attiveranno fin da subito politiche di gemellaggio con altri festival Europei. La conferenza stampa si terrà presso la biblioteca Comunale di Colleferro nella giornata del 12 dicembre p.v. alle ore 17,00. Nella conferenza sarà illustrato il cronoprogramma e l’articolazione tematica del festival. La conferenza sarà per intero ripresa in video.

L’ufficio Comunicazione del Festival realizzerà interviste ai convenuti e ai giornalisti presenti. Il materiale prodotto sarà montato e distribuito sui canali social.

CRONOPROGRAMMA

Il giorno 12 dicembre sarà lanciata su stampa e canali social la CALL FOR ENTRY rispondente al tema: “Il futuro della fantascienza? Ci viviamo dentro. […]” (William Gibson) con chiusura alle ore 24,00 del giorno 2 aprile;

il giorno 4 maggio il comitato scientifico del Festival proclama il vincitore della CALL FOR ENTRY; al vincitore sarà data la possibilità di esporre la propria opera (foto, video o istallazione) all’interno del Festival; le opere dei partecipanti alla Call FOR ENTRY saranno esposte all’interno del Circuito OFF del Festival; a tale proposito saranno individuati luoghi che si caratterizzano per la funzione e vocazione alla socialità tipo Mercati, Ipermercati, Bar, Circoli Associativi, Centri Sportivi, Palestre…

24 -25 -26 maggio 2024 giornate inaugurali del Festival alla presenza delle Autorità, degli Autori e dei Curatori; durata del Festival prevista: dal 24 maggio 2024 al 24 giugno 2024; nel periodo di durata del Festival sono previste Visite Guidate a cura della Direzione Scientifico e Artistica di scuole di ogni ordine e grado del territorio

ARTICOLAZIONE TEMATICA DEL FESTIVAL

Il festival si articola in sei sezioni tematiche.

La prima sezione chiamata SEZIONE STORICA sarà realizzata in collaborazione con gli archivi fotografici di Enti di ricerca: ENI, ESA, ENEA, CNR, ICR.… nonché Aziende private. In questa sezione la fotografia dimostrerà di essere uno strumento fondamentale di supporto allo studio e l’analisi di fattori scientifici a partire dalla seconda metà dell’Ottocento.

La seconda sezione chiamata VEDERE LA SCIENZA sarà realizzata con lavori la cui finalità e vocazione è prevalentemente quella della divulgazione del pensiero scientifico. Le aree tematiche interessate spaziano dall’astronomia alla biologia e mineralogia, dai beni culturali, alle riprese riflettografiche IR e UV, ecc.

La terza sezione chiamata SEZIONE NUOVE FRONTIERE E NUOVE VISIONI presenterà una fotografia che si pone come ponte tra l’autorialità artistica e le istanze scientifiche. In questa sezione troveranno ospitalità anche narrative fotografiche di Science Fiction.

La quarta sezione chiamata COSMO A COLLEFERRO vedrà un intervento d’artista, scelto dal Direttore Artistico del festival, volto a produrre un’opera permanente, site specific, pensata per le caratteristiche del territorio e volta alla valorizzazione dello stesso.

La quinta sezione sarà riservata ad una CALL FOR ENTRY rispondente al tema:“Il futuro della fantascienza? Ci viviamo dentro. […]” (William Gibson). Partendo da questa riflessione consegnataci dal noto scrittore in questa sezione troveranno ospitalità narrative fotografiche che interrogano il presente, con particolare attenzione al rapporto tra l’essere umano, la tecnologia, la scienza e la fantascienza.

La sesta sezione sarà la realizzazione di una CABINA IMMERSIVA per esperienza MULTISENSORIALE, all’interno della quale saranno proiettati filmati NASA che simuleranno la visione dello spazio cosmico visto dagli oblò di una navicella spaziale. All’interno del festival sono previste proiezioni divulgative a carattere scientifico incontri seminari sulla fotografia, incontri con scienziati, presentazioni editoriali, ecc.

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