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"Abitò con sé stesso": la prima tappa verso i 1500 anni della fondazione della Abbazia di Montecassino

Mauro Buschini conferma "La Regione Lazio sarà al fianco del Padre Abate e supporterà questo progetto. Faremo in modo che Montecassino anche agli occhi dell’Europa sia sempre di più punto di riferimento per la sua storia bellissima"

Parlare di progetti futuri in un momento storico in cui le giornate scorrono all’insegna dell’incertezza e della precarietà, può sembrare anacronistico e fuori contesto. In realtà iniziare a progettare per il futuro e farlo alla luce di quanto Montecassino ha significato in termini di rinascita, può essere considerata quella spinta in più verso una ripresa che parta proprio dalle forti radici benedettine e dagli insegnamenti che il santo Patrono d’Europa ha lasciato al mondo intero.

Di questo si è parlato v penerdì pomeriggio, 30 ottobre, durante l’annuncio dell’uscita, entro la fine dell’anno, del catalogo della mostra Abitò con sé stesso inaugurata lo scorso 17 ottobre in Abbazia e visitabile fino al 28 marzo.

Contestualmente l’Abate di Montecassino, Dom Donato Ogliari, il Presidente del Consiglio della Regione Lazio, Mauro Buschini e il curatore della mostra Roberto Capitanio hanno svelato il progetto che c’è dietro questo primo appuntamento espositivo : un percorso artistico che porterà al 2029, data che segna i 1500 anni dalla fondazione dell’Abbazia di Montecassino.

 “Un percorso artistico – ha affermato l’Abate Donato- che vuole essere anche raffigurativo del percorso biografico di San Benedetto, che possa raccontare al mondo, attraverso i temi scelti di anno in anno per le esposizioni, la grandezza del nostro Santo Fondatore. Abbiamo voluto iniziare con un primo gradino, per così dire, che descrive un primo aspetto iniziale della vita monastica di san Benedetto e arriveremo quindi a tappe al 2029, anno in cui celebreremo i 1500 anni della fondazione di Montecassino. Ogni anno ci sarà un tema che arricchirà questo percorso e farà riflettere attraverso espressioni artistiche contemporanee anche su alcuni aspetti della vita dell’uomo non soltanto della vita monastica. In Abitò con sé stesso, ad esempio non c’è solo una solitudine fisica ma anche metafisica che va al di là della fisicità o della spazialità. Un’esperienza che abbiamo fatto nostra in questi giorni di chiusura in cui siamo stati tutti messi di fronte alla solitudine interiore e costretti a confrontarci con noi stessi su tante cose. Gli artisti, esponenti illustri dell’arte contemporanea, entrano a far parte della vita e dell’Abbazia, la conoscono e riescono a trasmetterne lo spirito attraverso la loro arte. Al termine dell’esposizione ogni artista dona generosamente una propria opera all’Abbazia,  che in questo modo potrà presto dedicare una nuova ala del museo proprio all’arte contemporanea, completando ed arricchendo ulteriormente quel percorso storico-culturale e artistico che diventa strettamente personale”, come evidenziato anche dal presidente Buschini che lo ha visitato quindici giorni fa:

“Ho visitato personalmente la mostra e posso dire che l’integrazione tra le opere contemporanee dei quattro artisti e il museo è straordinaria.  Questo dà il senso di quanta cura e attenzione sia stata messa nella scelta delle opere così come nel posizionamento. Segno di grande professionalità. Vorrei riuscire a trasmettere a tutti l’importanza di visitare il museo all’interno dell’Abbazia di Montecassino: attraversandolo si compie un percorso anche personale, che culmina con il racconto della storia dell’Abbazia e con la sua rinascita. E in questo momento è importante l’idea che dalle macerie si possa rinascere più forti di prima. Anche questo percorso, che abbiamo immaginato fino al 2029, dà il senso di qualcosa che si svolge a tappe, di un percorso personale, spirituale e storico, un racconto legato anche alla attualità che viviamo, per arrivare al 2029 in cui farò in modo che si possa svolgere tutto al meglio: la Regione Lazio sarà al fianco dell’Abbazia. Un appuntamento quello dei 1500 anni che dobbiamo preparare perché diventi un punto di attrazione importante per il nostro territorio. La Regione Lazio sarà al fianco del Padre Abate e supporterà questo progetto. Faremo in modo che Montecassino anche agli occhi dell’Europa sia sempre di più punto di riferimento per la sua storia bellissima. Presentare il progetto questo momento è stato, dunque, molto importante perché è il simbolo di un percorso e di una idea, un messaggio che attraverso la fede e gli esempi possiamo risollevare le sorti di una Europa intera, aiutarla ad uscire dalla situazione che stiamo vivendo.”

“Il tema di quest’anno – ha ribadito il prof. Roberto Capitanio- è stato scelto dall’Abate Donato in tempi in cui non era assolutamente prevedibile che la pandemia da Covid-19 ci avrebbe costretto ad una chiusura totale. Abitò con sé stesso è dunque la tappa numero uno di questo percorso, e non poteva esserci esordio migliore con i quattro artisti che hanno esposto, di cui due assoluti mostri sacri dell’arte contemporanea italiana, Elio Marchegiani e Riccardo Guarneri, - 5 biennali di Venezia in due - che insieme agli altri due artisti, Gioni David Parra e Carlo Rea fanno sì che nel museo dell’Abbazia di Montecassino ci sia attualmente la più importante mostra di artisti contemporanei in provincia di Frosinone.”

Un appuntamento dunque da non perdere per chi ancora non avesse visitato la mostra e un percorso da seguire con attenzione fino al 2029 in cui Montecassino sarà più che mai al centro del mondo.

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