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Martedì, 30 Aprile 2024
Cultura

Apertura straordinaria delle dimore storiche del Lazio. Qui i siti aperti in provincia di Frosinone

Porte aperte ai cittadini dal 2 al 3 dicembre 2023 con la novità dell’utilizzo delle tecnologie digitali

Sabato 2 e domenica 3 dicembre 85 dimore storiche del Lazio apriranno gratuitamente le porte a cittadini, famiglie, studenti e turisti. Tra queste, anche beni riconosciuti Patrimonio UNESCO come Villa Adriana e Villa D’Este e numerosi “gioielli nascosti” del nostro territorio, normalmente inaccessibili al pubblico.

L’iniziativa, voluta dalla Regione Lazio in collaborazione con Lazio Innova, ha l’obiettivo di valorizzare e far conoscere al grande pubblico la Rete regionale costituita da dimore, ville, castelli, parchi, giardini, complessi architettonici e paesaggistici di grande rilevanza storico-culturale, tra cui alcuni siti solitamente poco accessibili o conosciuti. L’intento è anche quello di promuovere luoghi e territori delle cinque province della regione e di creare nuovi percorsi turistici e culturali attraverso modalità di fruizione innovative. Novità del progetto è, infatti, l’uso delle tecnologie digitali.

Per favorire la conoscenza del patrimonio, la Regione realizzerà audioguide in italiano e in inglese, fruibili interagendo con una locandina innovativa e anche attraverso una app per smartphone e tablet, dove gli utenti troveranno informazioni, gallerie fotografiche e riferimenti geolocalizzati delle dimore.

Un importante strumento è il sito web retedimorestorichelazio.it  piattaforma online della Regione Lazio, che offre al visitatore un panorama sulla Rete regionale delle dimore storiche e informazioni dettagliate su ciascun bene della stessa. 

Qui l'elenco dei siti aperti in provincia di Frosinone: https://www.retedimorestorichelazio.it/dimora/fr/ Tra questi troviamo : Palazzo Gottifredo ad Alatri, Casa Barnekow ad Anagni e sempre nella città dei Papi Palazzo della Ragione (Palazzo D'Iseo) Palazzo Visocchi ad Atina, Rocca Janula a Cassino, la casa museo "Ada e Giuseppe Marchetti" a Fumone,  il Castello Baronale Alto di Piglio,  il convento di S. Francesco a Roccasecca, il parco della Torre di Colonna a Serrone e il Castello Teofilatto a Torre Cajetani.

«Quello delle dimore storiche – spiega Simona Renata Baldassarre, assessore alla Cultura, alle Pari opportunità, alle Politiche giovanili e della Famiglia, al Servizio civile della Regione Lazio – è un patrimonio che intendiamo tutelare e valorizzare, favorendo sinergie pubblico-private per far conoscere e proiettare nel futuro un’identità fatta di luoghi, bellezze e saperi legati al territorio. La nostra ambizione è raccontare questo autentico museo a cielo aperto e, al tempo stesso, preservare e sostenere questo patrimonio, che stimola lo sviluppo del turismo e di tanti comparti dell’economia locale». La Rete regionale delle dimore, ville, complessi architettonici e del paesaggio, parchi e giardini di valore storico e storico-artistico, è stata costituita nel 2017 in attuazione della Legge regionale 8/2016. Attualmente comprende 199 dimore, accreditate tramite avvisi pubblici periodici curati dall’Area Valorizzazione del Patrimonio culturale della Direzione regionale Cultura e Lazio Creativo.

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