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Roma, allo Spazio Diamante in scena "Aspettando Godot"

Giorgio Colangeli e Francesco Montanari sono un Vladimiro e un Estragone d'eccezione nella messinscena a pianta centrale di Filippo Gili di uno dei testi capisaldo della drammaturgia mondiale, quell' "Aspettando Godot" che continua a rivoluzionare...

Giorgio Colangeli e Francesco Montanari sono un Vladimiro e un Estragone d'eccezione nella messinscena a pianta centrale di Filippo Gili di uno dei testi capisaldo della drammaturgia mondiale, quell' "Aspettando Godot" che continua a rivoluzionare il nostro modo di sentire e intendere il teatro e l'uomo. Al loro fianco, Riccardo De Filippis eGiancarlo Nicoletti prestano voce e corpo a Pozzo e Lucky, completando un cast straordinario, per quello che si preannuncia uno degli eventi di questa stagione teatrale. Per sole sei esclusive repliche, l'appuntamento con Godot è allo Spazio Diamante di Roma, dal 24 Marzo al 2 Aprile, dal venerdì alla domenica.

Note di Regia - Aspettare Godot come aspettare 'il domani'. Un domani che 'ogni oggi' sarà domani. L'ombra che non s'afferra. Il cane che non se la può mordere, la coda. Nella trappola psichica di un futuro talmente vicino, 'domani', da sembrar prendibile. Ma che nessuno ha davvero voglia di veder comparire. Perché se li mettessimo sotto ipnosi, Didi e Gogo esprimerebbero la paura di vederselo inverato, questo domani, questo agire, questo futuro dietro un angolo costante e tondo, continuo, prossimo ma non afferrabile. E' il paradigma massimo di un ponte costante, questo testo; che come nessun'altra opera rappresenta lo 'statuto opaco' della contemporaneità. E non si può che tentare di favorirla, questa scarsa nitidezza. Mettere in scena la molle, elastica contraddizione fra positivismo del cervello e quel medioevo della psiche che vuole fermarla, la realtà: fosse anche una disgraziata realtà. Perché più del domani, sia il 'forse', a trionfare. Uno stagno mistico del vivere che la fischietta, la paura di morire; bleffandola di un infinito, ripetitivo oggi 'aperto'.

Sotto un albero 'unica cosa viva'.

E sopra una terra mobile, spaventata, angosciata d'essere la casa, di questa perversità.

Aspettando Godot

di Samuel Beckett - traduzione di Carlo Fruttero con Giorgio Colangeli - Francesco Montanari - Riccardo De Filippis - Giancarlo Nicoletti e con Pietro Marone FOTO Luana Belli GRAFICA OverallsAdv VIDEO David Melani SCENE Giulio Villaggio – Alessandra De Angelis UFFICIO STAMPA Rocchina Ceglia DIRETTORE DI PRODUZIONE Sofia Grottoli DISEGNO LUCI Daniele Manenti AIUTO REGIA Luca Di Capua - Luca Forte DISTRIBUZIONE & PROMOZIONE Altra Scena Art Management UNA PRODUZIONE Altra Scena Art Management e Viola Produzioni per gentile concessione di Editions de Minuit REGIA Filippo Gili Spazio Diamante – Via Prenestina 230b – Roma dal 24 Marzo al 02 Aprile 2017 Venerdì e Sabato 21.00 / Domenica 18.00 Info & Prenotazioni 06 – 80687231 / 393 – 0970018 Biglietti: Intero eur 20 + prevendita; ridotto eur 15 + prevendita

Aspettando Godot

di Samuel Beckett

traduzione Carlo Fruttero

con Giorgio Colangeli – Francesco Montanari

Riccardo De Filippis – Giancarlo Nicoletti

e con Pietro Marone

REGIA Filippo Gili

Spazio Diamante

Via Prenestina, 230B – ROMA

dal 24 Marzo al 2 Aprile 2017

Venerdì & Sabato h 21.00 / Domenica h 18.00

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