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Cultura

Roma, esce il volume "la Terrazza". Artisti, storie, luoghi in Italia negli anni zero

Il primo atlante della giovane arte in Italia dopo il Duemila:le realtà culturali più dinamiche e gli artisti emergenti. Una miniera d’informazioni e d’immagini, con testi critici di quattro curatori di nuova generazione. Per provare a capire dove...

Il primo atlante della giovane arte in Italia dopo il Duemila:le realtà culturali più dinamiche e gli artisti emergenti. Una miniera d’informazioni e d’immagini, con testi critici di quattro curatori di nuova generazione. Per provare a capire dove sta andando la nostra arte.

Una visuale aperta, ampia sul panorama italiano dell’arte contemporanea, nel suo aggregato di realtà, iniziative, esperienze, protagonisti. Questo è il carattere principale, già racchiuso nel titolo, del volume appena uscito per Marsilio Editori in una doppia edizione italiano inglese.

“Terrazza” presenta gli esiti di due anni di lavoro, reso possibile grazie a una partnership di alto profilo istituzionale. Il volume è un’iniziativa congiunta Quadriennale di Roma e Associazione Civita, che hanno unito know-how e risorse per produrre un’indagine impegnativa (500 pagine, con 500 illustrazioni a colori per ciascuna edizione) sulla giovane arte italiana al giro di boa del primo decennio del Duemila.

Lo sguardo è affidato a quattro curatori di nuova generazione che, per formazione ed esperienza professionale, hanno contatto assiduo con le emergenze artistiche in ambiti istituzionali e in circuiti più indipendenti: Laura Barreca, Andrea Lissoni, Luca Lo Pinto, Costanza Paissan.

Dal loro confronto dialettico origina l’impostazione del volume: non un catalogo tradizionale di artisti e opere, selezionati secondo criteri di valore assoluti o con un approccio classificatorio. Piuttosto i nomi proposti scaturiscono da un’analisi del contesto della nostra scena artistica, che per gli autori è stato prioritario cercare di ricostruire nella sua trama diffusa, nonostante la ridotta prospettiva storica che li distanzia dal periodo di osservazione.

Dal Duemila in poi, quali sono stati gli spazi maggiormente catalizzatori di energia creativa? Com’è cambiato il percorso di formazione e accreditamento degli artisti? Chi sono oggi i nuovi committenti? Quali formule di produzione si sono rivelate più efficaci? Quali mostre collettive sono riuscite a proporre soluzioni narrative più innovative? Com’è cambiato il modo di informare e comunicare quando si parla e si scrive d’arte?

Questi sono alcuni degli interrogativi di Barreca, Lissoni, Lo Pinto, Paissan nella loro conversazione iniziale, che offre le necessarie chiavi di lettura delle altre due sezioni del volume, visivamente distinte ma in realtà in fluida comunicazione tra loro.

La prima sezione, “Storie, luoghi”, propone una carrellata scorrevole, in ordine cronologico, di oltre 150 realtà tra accademie, università, studi d’artista, archivi, artist run space, collettivi, associazioni, spazi non profit, borse e premi, case editrici, festival, fondazioni, gallerie, progetti d’arte pubblica, residenze, riviste e blog, mostre collettive, musei, che secondo gli autori hanno segnato un cambiamento di passo nel modo di produrre, creare, offrire arte.

La seconda sezione restringe lo sguardo su 60 artisti che, pur nella loro individualità, sono apparsi, per continuità e qualità di proposte, emblematici di nuove inclinazioni, rotte, submovimenti della nostra giovane arte. Il loro lavoro è presentato attraverso la descrizione di alcuni interventi-chiave nel percorso di ricerca di ciascun artista, particolare, questo, che conferisce inusitata chiarezza e leggibilità ai testi pubblicati.

“La mappatura dell’arte contemporanea italiana” – commenta Jas Gawronski, presidente della Quadriennale – “è nel dna della nostra istituzione. Con quest’opera rinnoviamo il nostro impegno a far conoscere la nostra arte, soprattutto all’estero dove più forte è il bisogno di presentare in modo sistemico alcune delle nostre migliori energie creative. E dove peraltro molti dei nostri artisti e curatori già operano stabilmente, con inevitabili interrogativi sull’interpretazione da dare al concetto di arte italiana in un contesto così globale. Colpisce la vitalità della rete di soggetti che a diverso titolo concorrono ad alimentare la domanda e l’offerta di arte contemporanea, soprattutto in circuiti periferici rispetto al cosiddetto sistema dell’arte”.

“Da questo lavoro” – afferma Gianni Letta, Presidente dell’Associazione Civita – “emerge un panorama dell’arte italiana delle ultime generazioni di grande interesse, attento non solo a quello che accade nel nostro Paese, ma anche a quel che viene prodotto nel mondo. Creare conoscenza intorno alla produzione artistica non significa solo produrre cultura, bensì generare nel pubblico la capacità di vedere quel che accade, di percepire il valore della creatività, di dare il senso di una civiltà viva. Ecco una prima ragione che ha spinto l’Associazione Civita a partecipare a questa produzione insieme alla Fondazione Quadriennale di Roma: presentare al pubblico, in linea con il proprio marchio Arte a te, un gruppo selezionato di artisti giovani che a partire dal 2000 hanno prodotto opere significative. Del resto Civita è attenta da sempre ai giovani artisti, come testimonia l’esperienza del premio 6Artista, il programma di residenze che offre loro concrete opportunità di affermazione attraverso un percorso formativo di alto livello e la creazione di relazioni con i principali attori del sistema dell’arte contemporanea nazionale e internazionale”.

“Terrazza. Artisti, storie, luoghi in Italia negli anni Zero”

di Laura Barreca, Andrea Lissoni, Luca Lo Pinto, Costanza Paissan, Marsilio Editori

496 pp, € 45

“Terrazza. Artists, histories, places in Italy in the 2000s”

by Laura Barreca, Andrea Lissoni, Luca Lo Pinto, Costanza Paissan, Marsilio Editori

496 pp, € 45

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