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Al Teatro Manzoni di Cassino ‘sold-out del cuore’ per il viaggio con le emozioni di inCANTO di un MITO

Il soprano lirico Silvia Dolfi e l’orchestra dal vivo hanno reso ancora più immortale il M° Ennio Morricone

Non si trovano le parole, per qualche secondo e forse più dalla fine dello spettacolo. Non possono esserci, quando la musica ti attraversa e riesce a raggiungere i sentimenti più profondi. E’ la magia di inCANTO di un MITO, il docu-concerto andato in scena in tutta la sua maestosità al Teatro Manzoni di Cassino.

La geniale e originale trasposizione teatrale della vita, delle opere e della meraviglia degli spartiti del celebre Maestro Ennio Morricone, curata nei minimi particolari dal soprano lirico Silvia Dolfi che l’ha ideata e scritta, è qualcosa di inedito, di così profondo da dare un significato immediato a quel sold-out che si può solo definire ‘del cuore’.

“Mi sono emozionato nel sentire i commenti in sala” ha sottolineato dal palco l’Editore di Radio Cassino, Enzo Pagano, porgendo alla talentuosa cantante un omaggio floreale da parte della città di Cassino che l’ha applaudita a lungo. Consensi estesi anche alla magnifica orchestra e a tutti coloro che, attraverso i contributi audio e video, hanno reso sempre più inarrivabile, eppure così vicino a noi, il geniale compositore di decine e decine di colonne sonore da film.

I brani cantati magistralmente e con sentimento dalla Dolfi erano tratti (spesso scelti tra i meno noti) da Metti una sera a cena, Maddalena, La Califfa, Sacco e Vanzetti, Il segreto del Sahara, La Piovra, C’era una volta in America, Mission, Malena, La Leggenda del pianista sull’oceano, Nuovo Cinema Paradiso, Giù la testa, C’era una volta il west, Il buono, il brutto e il cattivo.

Sono stati molto più che l’annunciato viaggio nelle emozioni, perché alternati ai ricordi espressi da chi, con Morricone, ha condiviso un ventennio ed oltre di concerti e di lavoro. Come Bruno Battisti D’Amario oppure Nello Salza, che con chitarra e tromba hanno dato fascino alle scene più significative di film iconici. Sperimentando, sempre. O l’interprete del film premio Oscar Nuovo Cinema Paradiso, Leo Gullotta, e ancora Edda Dell’orso, che con i suoi vocalizzi ha fatto entrare nella storia i temi dei film più amati. Emozionandosi al solo pensiero di essere arrivata a quelle estensioni musicali.

Le stesse raggiunte da Silvia Dolfi nell’anfiteatro romano di Pompei che apre, attraverso un intreccio di fantastiche inquadrature, lo spettacolo teatrale diretto da Fabrizio Angelini, con arrangiamenti di Aidan Zammit e opere pittoriche di Giuliano Giuggioli. Rendendo così,  anche il Manzoni, uno spazio immenso nel quale riappropriarsi del valore dell’Arte e del talento. Attraverso un panorama di aneddoti, di ricordi, di curiosità sulla vita e l’opera di Morricone ascoltando anche le voci dei più celebri doppiatori cinematografici: Luca Biagini, Roberto Chevalier, Marco Mete, Fabrizio Pucci.

Se i contributi audiovisivi, così come le le luci e gli effetti speciali hanno dato completezza al racconto, l’inCANTO della voce di Silvia Dolfi, in tutta la sua potenza e avvolgente sonorità, ha avuto la miglior cornice musicale possibile grazie alla magistrale esibizione di tutti i componenti dell’orchestra dal vivo. Doverosa una menzione a margine per il chitarrista che, con i suoi virtuosismi, ha reso gli arrangiamenti ancora più spettacolari.  

Al “pubblico meraviglioso di Cassino”, invitato a godere della bellezza di un “magnifico teatro riaperto grazie alla professionalità e alla passione di tutta la famiglia Pagano”, Silvia Dolfi al termine ha voluto presentare ancora una volta, uno per uno, i musicisti che l’hanno accompagnata in questo inCANTO: alla Batteria Riccardo Butelli, al Basso Daniele Manini, alle Tastiere Enrico Rinnoci, Primo Violino Claudio Cavalieri, Secondo Violino Manuele De Luca, Viola Riccardo Cavalieri. Laura Bianchi violoncello, Paolo Battistini alle chitarre, Silvano Pioli al pianoforte.

Il Mito del M° Morricone, nella sua quotidianità persona umile e rispettosa della professionalità altrui, vive e continuerà a vivere grazie ai talentuosi artisti che, come a Cassino, ne interpretano con doveroso rispetto e grande riconoscenza le sue indimenticabili opere.

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