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Domenica, 28 Aprile 2024
Politica

Rifiuti, la regione punta su un nuovo biodigestore a Colleferro. Sarà pronto per il Giubileo

Verrà realizzato con fondi privati sull'area pubblica dell'ex termovalorizzatore

Un nuovo biodigestore per ridurre i conferimenti in discarica, in grado di lavorare 250mila tonnellate all’anno di scarti indifferenziati. Dalla regione arriva una notizia destinata ad avere importanti conseguenze anche sulla gestione dei rifiuti della Capitale.

Il biodigestore previsto nel piano rifiuti regionale

“Ci siamo, due anni dopo l’approvazione del piano rifiuti – ha annunciato l’assessore regionale Massimiliano Valeriani – l’impianto che avevamo pensato per evitare che tutto finisca in discarica o in termovalorizzazione, sarà realizzato a Colleferro, nell’area dell’ex termovalorizzatore”. Il biodigestore, secondo le intenzioni della regione, dovrà consentire di abbattere del 70% i rifiuti da conferire in discarica, con ricadute positive anche sulla qualità dell’aria. Questo impianto, grazie alla stabilizzazione anaerobica, limiterà infatti l’effetto serra che si avrebbe conferendo in discarica 250.000 tonnellate/anno, cosa che eviterà d’immettere in atmosfera 1,6 milioni di tonnellate di Co2.

Secondo una stima della regione, la creazione del nuovo termovalorizzatore, riducendo i conferimenti in discarica, eviterà a circa 10mila camion all'anno di mettersi sulla strada. Ridurre questa fetta di "turismo dei rifiuti" comporterebbe anche un ulteriore taglio di 4milioni di kg di anidride carbonica all'anno. La regione, inoltre, confida di produrre biocombustibile di qualità, cosa che renderà autosufficiente, sul piano energetico, l’intero compound. 

Un impianto in project financing

Il termovalorizzatore di Colleferro, ha fatto sapere Valeriani “sarà progettato e realizzato da un grande soggetto internazionale e l’investimento previsto è di 100 milioni di euro”. Il bando verrebbe pubblicato nel mese di novembre, con l’idea di arrivare all’aggiudicazione dei lavori, al privato che vorrà realizzarlo, entro l’inizio del 2023. L’area è di proprietà di LazioAmbiente, e quindi resta pubblica, la concessione sarà invece di 15 anni ed i lavori dovranno essere conclusi in tempo per il Giubileo. “Sarà una grande opportunità per il nostro territorio che apre una prospettiva green per tutta la regione”. E propri dalla regione fanno sapere che l’impianto, poiché prevede che il trattamento sia realizzato in ambiente chiuso con aspirazione, non avrà un impatto odorigeno sul territorio.

L'esempio da seguire

L’annuncio dell’impianto previsto a Colleferro, ha suscitato soddisfazione anche nella compagina pentastellata della regione. “Per me dovrebbe essere un progetto da prendere ad esempio” ha dichiarato Roberta Lombardi. L’assessora alla transizione ecologica della regione è tornata a ribadire il fatto che “Il termovalorizzatore non è assolutamente una strada inevitabile. Come abbiamo sempre sostenuto e come sostiene l'Europa con le nuove direttive e raccomandazioni che sta via via emettendo”.

Quindi la soluzione prospettata dal piano rifiuti della regione, potrebbe diventare “un progetto da prendere ad esempio” dal Campidoglio che, nel proprio piano rifiuti, prevede un termovalorizzatore da 600 tonnellate. “Gualtieri sia coraggioso e si assuma la responsabilità politica di ritornare sulla scelta dell'inceneritore, che forse andava bene 30 anni fa ma oggi è obsoleta, e di andare verso un'impiantistica che sia più in linea con i dettami europei”.

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